Ai funerali di Padre Pio folla di 30 mila persone

Ai funerali di Padre Pio folla di 30 mila persone A San Giovanni nel Fora del tramonto Ai funerali di Padre Pio folla di 30 mila persone Si pensava che accorresse maggior gente - C'erano i vescovi di Foggia e Manfredonia, nessun inviato del Vaticano - Le preghiere sono state scandite dal fisico nucleare prof. Medi - Tra i presenti il prof. Valdòni - La morte del cappuccino con le stimmate non sopisce la lunga controversia sulla sua figura (Dal nostro inviato speciale) S. Giovanni Rotondo, 26 sett. . Padre Pio riposa, nel sepolcro che I frati del convento di Santa Maria delle Grazie avevano preparato per lui nella cripta della basilica, dietro l'aitar maggiore, consacrata appena domenica scorsa. Il rito del congedo è stato solennemente celebrato, nell'ora del tramonto, sul piazzale antistante la nuova basilica, il convento e l'umile chiesetta che per cinquantanni furono animati dalla presenza di Padre Pio. Dall'alto delle gradinate immense della vicina Casa sollievo della sofferenza malati, medici e infermieri assistevano alle esequie. I fedeli erano stretti intorno alla bfira e all'altare, elevato all'aperto sopra un palco. La l'olla era convenuta dai pae-ji del Gargano, dalle regioni meridionali, ma anche da quelle centrali e settentrionali, e anche dall'estero. Difficile il calcolo dei pellegrini: I forse venticinquetrentamiia. Molti meno di quanti se ne prevedevano alla vigilia; forse la lunga esposizione della salma f» da lunedi a stamattina — ha allentato la tensione emotiva. Per i "funerali a S. Giovanni Rotondo si aspettava l'arrivo di un principe della Chiesa, ma non lo si è-visto. Le massime autorità religiose erano i vescovi di Foggia e di Manfredonia e il Generale dell'Ordine dei Cappuccini, padre dementino da Wlislngen. Fra le autorità civili, il prefetto, il questore, i sindaci di S. Giovanni Rotondo, di Pietrélcina, di Benevento, notabili e parlamentari della regione e, fra i sanitari, il prof. Valdoni, sovrintendente scientifico della Casa sollievo. v Alle 15,30 il feretro è apparso alla porta della chiesa, salutato da un'acclamazione commossa. La gente grida: «Padre Pio benedici! Padre Pio grazie! ». La bara, di zinco color olivigno, sovrastata da un coperchio di cristallo, era immersa in una moltitudine di garofani rossi, e deposta su una lunga « Citroen » scoperta, ornata con sacri addobbi. Mentre il corteo funebre si avviava, il fisico atomico prof. Enrico Medi (già vice presidente déll'Euratom) ha guidato dall'altoparlante-le. preci dei fedeli. A passo lento il corteo ha percorso la strada daila chiesa al centro di San Giovanni Rotondo (8 chilometri tra andata e ritorno), sostando numerose volte. Si sono avute scene di pianto, qualche svenimento. Nel suo estremo tragitto Padre -Pio è stato accompagnato da personaggi che, ta vita, gli erano stati amici devoti e anche avversari flerlssimi. Nel gruppo dei frati cappuccini per esempio si notavano Padre Carmelo da Sessano e Padre Crispino da Dèliceto, che anni or sono denunciarono la installazione di microfoni, segreti nella cella di Padre Pio; e Padre Giustino da Lecce e Padre Rosario da Allmenusa che, per ordine dei superiori, avevano organizzato la vigilanza stretta intorno alla persona del frate, e infine Padre Clemente da S. Maria in Punta, « Provinciale » dei Cappuccini di Foggia, che i devoti di Padre Pio accusano di avergli resa la vita difficile fino all'ultimo istante. Nel gruppo del clero locale si notavano due vecchi sacerdoti, l'arciprete don Michele De Nittis e il vice-parroco di S. Giovarmi Rotondo canonico Domenico Palladino, che nell'altro dopoguerra avevano mosso al frate l'accusa di lanciare sguardi troppo intensi, dall'altare, alle sue devote (ma l'accusa si ritorse su di loro). E c'erano nel corteo anche due giovani preti, ma in abiti civili, che testimoniano un altro aspetto della tormentata vicenda di Padre Pio: don Attilio Negrisolo, già insegnante di storia naturale al Seminario maggiore di Padova, e don Nello Castello già vice parroco di Ca Urano (in diocesi di Padova). Tutti e due devotissimi di Padre Pio, tutti e due furono colpiti dalla condanna del vescovo di Padova, il cappuccino mons. Bortignon. avendo rifiutato di obbedire alle sue diffide e alle sue esortazioni. Secondo il vescovo Borti gnon. Padre Piò era « maestro di' eresia » é sobillatore dei fedeli contro l'autorità ecclesiastica e i « gruppi di pre ghiera » costituivano una società segreta costituita al fine di rovesciare il trono pontificio. La presenza di questi due preti in sospetto di eresia è uno strascico del tracollo di Giovan Battista Giuffrè, l'ini- provvisato finanziere che die- ci anni or sono trascinò centinaia di religiosi, specialmente cappuccini, nelle sue imprese speculative, fondate sul prestito di denaro ad altissimo interesse. All'improvviso scoppiò lo scandalo, e i frati non poterono fare fronte ad ima situazione debitoria di- ventata soffocante. Il vescovo di Padova Bortignon, che s'era impegnato per centinaia di milioni nella costruzione di un Cottolengo per la regione veneta, mosse la sua j attenzione verso i « Gruppi di preghiera », che accusò di cospirazione contro l'unità della Chiesa, e tentò di dirottare le offerte dei fedeli di padre Pio verso le proprie iniziative. A sua volta l'Ordine del cappuccini, sull'orlo del fallimento, si rivolse a padre Pio, strappandogli la delega in bianco delle azioni della « Casa sollievo della sofferenza », la cui proprietà fu ceduta al Vaticano. I devoti di padre Pio temono adesso per la sorte dell'istituzione, tanto cara al suo fondatore, e insistono perché il frate « delle stimmate » sia riabilitato post mortem con l'abrogazione formale dei decreti del S. Uffizio che lo colpirono. Sarebbe questo, a loro avviso, il primo indispensabile passo per iniziare la procedura di beatificazione. Su molti punti, se non su tutti, della spinosa vicenda, la posizione dei devoti di padre Pio è certamente discutibile, tranne su quello che riguarda l'atteggiamento dei frati cappuccini in questa circostanza: perché la salma dello « stigmatizzato » non è stata sottoposta ad autopsia? Perché non si è voluto sciogliere alla luce della scienza l'enigma delle sue mani piagate, del costato e dei piedi feriti? • g. gh* Il feretro di Padre Pio passa tra la folla durante i funerali ieri a S. Giovanni Rotondo (Telefoto Ansa)

Luoghi citati: Benevento, Lecce, Manfredonia, Padova, San Giovanni Rotondo