Abolita in Inghilterra la censura sul teatro

Abolita in Inghilterra la censura sul teatro Dopo oltre duo secoli di vita Abolita in Inghilterra la censura sul teatro (Dal nostro corrispondente) Londra, 26 settembre. Si è'estinta una delle più antiche istituzioni inglesi, quella della censura teatrale ad opera del Lord Ciambellano. Dal 1737 fino ad oggi, senza interruzione, questo funzionario di Corte ha cancellato, con la sua matita blu, migliaia di parole e di frasi da commedie, drammi, satire. Ma il suo ufficio è stato adesso abolito, benché non scompaia con esso ogni forma di censura. I lavori teatrali saranno d'ora in poi sullo stesso piano dei libri: potranno cioè essere incriminati su denuncia del Procuratore Generale dello Stato. La scomparsa del Lord Ciambellano — il cui intervento ha impedito la rappresentazione d'interessanti opere e ha esasperato autori, registi e critici — è stata accolta con entusiasmo dal mondo artistico ma con minore letizia dagli impresari. Questo perché il Lord Ciambellano, dovendo autorizzare lo spettacolo, agiva preventivamente: mentre la nuova legge obbligherà polizia e magistratura a intervenire solo quando il lavoro è già in scena, quando i finanziatori hanno già investito migliala di sterline. Vi saranno ancora delle restrizioni: sarà vietato violare le normali leggi sull'oscenità, sarà vietato « ogni incitamento all'odio razziale » e sarà ancora vietato, per lo meno in teoria, « oltraggiare » la regina e i suoi familiari. Ma è già chiaro che nei prossimi mesi e anni si vedranno e si udranno nei teatri scene • parole prima impossibili. Domani stesso, vi sarà la première dello spettacolo americano Hair (Capelli o chioma) in cui ventisette attori e attrici si presenteranno, non si sa se una volta o più, in stato di totale nudità. (Ma il palcoscenico sarà oscurato). m. ci.

Persone citate: Capelli, Hair

Luoghi citati: Inghilterra, Londra