Uno sposo di 78 anni condannato a scontare otto mesi per bigamia

Uno sposo di 78 anni condannato a scontare otto mesi per bigamia Uno sposo di 78 anni condannato a scontare otto mesi per bigamia Nel 1913 si sposò in Austria, ed ebbe 3 figli - Nel '23 si uni a un'altra donna e nel '65 la sposò - Anche lei, ora settantenne, è condannata a 8 mesi, ma con la condizionale Un'anziana coppia è stata condannata ieri per bigamia. L'uomo. Emanuele Fabbrini, 78 anni, ha avuto 8 mesi; la donna, Teresa Regis, 70 anni, è stata condannata alla stessa pena, ma con la condizionale e la non iscrizione. La storia comincia molti anni or sono, il 27 dicembre 1913, quando il Fabbrini sposò in chiesa, a Bregenz (Austria) l'allora cittadina austriaca Erminia Angeli. L'unione durò circa 10 anni: nacquero Lina, Mano e Luciano. La famiglia si trasferì nel Blellese, dove il Fabbrini trovò lavoro. Nel 1923, per contrasti con la moglie, l'uomo se ne andò di casa e si stabili a Torino dove, dopo qualche tempo, prese a convivere con la Regis. I due ebberi tre figli. Nel '35 Erminia Angeli denunciò il marito per « violazione degli obolighi di assistenza familiare » Il pretore di Biella lo condannò, ma 11 Tribunale, due anni dopo, dichiarò estinto il reato per amnistia. Con il passare degli anni, 1 figli della Angeli si formarono una famiglia e la loro madre fini per dimenticare la sua infelice esperienza matrimoniale. Il 22 marzo '65, a Torino, Emanuele Fabbrini sposò civilmente la Regis Poco dopo si rivolse al ! Tribunale di Biella chiedendo che ! il suo matrimonio austriaco fosse ] dichiarato Inefficace in Italia e cho 1 figli avuti dalla Angeli, si- | nora legittimi, fossero riconosciuti « naturali ». La donna e 1 suoi figli, con l'assistenza dell'avv Caretta, reagirono denunciando 11 Fabbrini e la Regis per bigamia. I due imputati, ieri, erano assenti. Li rappresentava il difensore, l'avv. Bodo, di Biella, che ha chiesto la sospensione del processo penale in attesa dell'esito di quello civile. Il matrimonio austriaco, secondo la difesa, fu celebrato senza il rispetto di formalità sostanziali e quindi sarebbe nullo. Inoltre non fu mal trascritto in Italia. La parte civile ha replicato che, in ogni caso, la pretesa e non ancora dimostrata « invalidità » del matrimonio austriaco non lo rende « giuridicamente inesistente ». Quindi, sussiste il reato di bigamia.

Luoghi citati: Austria, Biella, Bregenz, Italia, Torino