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Thant propone che l'Orni intervenga per il Vietnam OGGI SI MUNISCE L'ASSEMBLEA GENERALE Thant propone che l'Orni intervenga per il Vietnam Secondo il segretario delle N.U., l'Assemblea dovrebbe chiedere agli Stati Uniti di sospendere i bombardamenti - Thant dichiara che gli americani hanno «maggiori responsabilità» in Vietnam di quante ne abbiano i russi in Cecoslovacchia - Vivace protesta di Washington (Dal nostro corrispondente) Washington, 23 settembre. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Thant, ha proposto oggi in una conferenza stampa che l'assemblea dell'Onu (che si riunisce domani) chieda con un voto agli Stati Uniti di interrompere i bombardamenti contro il Nord Vietnam. Comunque, ha aggiunto, la cosa non ha probabilità serie di essere realizzata. Per questo motivo Thant ritiene che «per circa un anno» i negoziati di Parigi non daranno risultati concreti. Thant ha criticato duramente il concetto delle « sfere d'influenza ». « L'idea — ha detto — è nata subito prima della seconda guerra mondiale in Europa. L'Europa sarebbe dovuta andare a Hitler, l'Africa a Mussolini e l'Asia al Giappone. Dopo la guerra abbiamo visto di nuovo un simile sviluppo: non più sfere di dominio ma sfere d'influenza. Se uno crede veramente nelle Nazioni Unite deve sforzarsi di combattere questa tendenza». Per ciò che riguarda la Cecoslovacchia, Thant ha detto che l'invasione sovietica rappresenta «un episodio deplorevole » che rischia di compromettere la politica di distensione: «Ha contribuito a creare un'atmosfera velenosa di cui sentiremo gli effetti qui dentro ». Comunque si è rifiutato di mettere sullo stesso piano l'attacco alla Cecoslovacchia e la guerra in Vietnam. A suo avviso le responsabilità americane sono maggiori di quelle sovietiche: « Se i russi cominciassero a bombardare e a coprire di napalm gli abitanti della Cecoslovacchia avrei altre cose da dire». La reazione americana è stata immediata e dura: l'ambasciatore degli Stati Uniti all'Orni. George Ball, ha protestato ufficialmente. « Non riteniamo — ha detto — che le parole del Segretario generale possano in qualsiasi maniera servire a far progredire i seri e difficili negoziati di Parigi ». Nicola Caracciolo