Interprete di «Banditi a Milano» sconta cinque giorni di carcere
Interprete di «Banditi a Milano» sconta cinque giorni di carcere Interprete di «Banditi a Milano» sconta cinque giorni di carcere Ezio Sancrotti condannato per disturbo della quiete pubblica (Dal nostro corrispondente) Milano, 23 settembre. Dovendo scontare una condanna a 5 giorni di reclusione Inflittagli dal pretore di Milano il 21 settembre dello scorso anno per disturbo della quiete pubblica, l'attore Ezio Sancrotti (interpretò la parte di Adriano Rovoletto nel film di Lizzani Banditi a Milano) è finito a San Vittore. Ezio Sancrotti abita con la moglie a Milano, in un appartamento di viale Brenta 24 dove da tempo ha creato un « centro artistico » per or ganizzare, istruire e lanciare piccoli complessi musicali. La sua abitazione pertanto è meta continua di giovani « beats », di suonatori di sassofono, chitarra elettrica, fisarmonica, batteria, che fanno un baccano d'inferno. A lungo andare la cosa ha esasperato gli altri inquilini e sul capo dell'attore sono via via piovute cinque denunce per rumori molesti, per schiamazzi, per violazione della quiete pubblica. L'ultima volta, a sollevarsi contro di lui furono due vecchine abitanti proprio nell'appartamento sottostante. La causa venne iscritta a ruolo e fu discussa nell'udienza del 21 settembre di due anni fa In quell'epoca Sancrotti si trovava a Roma e non si presentò nell'aula della pretura milanese dove il giudice lo condannò in contumacia, senza concedergli neppure il beneficio della sospensione condizionale della pena. L'attore dimenticò la condanna, mentre la giustizia faceva il suo corso. Contro di lui pertanto venne spiccato mandato di cattura, e questa mattina al l'alba due agenti si sono presentati per arrestarlo. Sancrotti era ancora a letto | Quando gli è stato mostrato il mandato di cattura era in credulo: « Guardate che ci deve essere un errore — ha detto — io sono stato arre stato solo una volta e per finta: quando ho girato il film Banditi a Milano. Io proprio non ho fatto niente ». g. m.
Persone citate: Adriano Rovoletto, Ezio Sancrotti, Lizzani
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