Schiarita tra gli universitari francesi Sta per essere varata la riforma degli studi di Sandro Volta

Schiarita tra gli universitari francesi Sta per essere varata la riforma degli studi SltusLxlonG jpiik ci Issi ossa, essami vagolavi Schiarita tra gli universitari francesi Sta per essere varata la riforma degli studi Il progetto del ministro Faure (che soddisfa gran parte delle richieste dei giovani) è già passato al Consiglio superiore dell'Educazione - Ora va alla Camera - L'approvazione è ormai sicura perché il generale De Gaulle si è detto favorevole - Si è dimesso il decano di Nanterre, dove si è laureato senza esami l'anarchico Cohn-Bendit (Dal nostro corrispondente) Parigi, 18 settembre. Il professor Pierre Grappin, decano della facoltà di Lettere a Nanterre. si è dimesso: 10 scorso anno accademico il professore, che aveva fra i suoi studenti Cohn-Bendit, si era trovato coinvolto nelle agitazioni che, iniziate nella sua Facoltà, avevano propagato la rivolta in- tutte le Università e licei di Francia. Soprattutto si era trovato a disagio a causa dei dissensi sorti fra i suoi colleghl del corpo insegnante: poiché Nanterre minaccia di essere anche quest'anno al centro della contestazione studentesca, 11 professor Grappin ha preferito andarsene piuttosto che farsi nuovamente carico di una situazione che comporta gravissime responsabilità. Qualche schiarita incomincia tuttavia ad apparire sull'orizzonte studentesco. A mezzanotte, dopo una discussione durata quasi senza interruzione sedici ore, il Consiglio superiore dell'Educazione nazionale ha approvato infatti, con 30 voti e 4 astensioni, il progetto di legge sulla riforma dell'insegnamento superiore, proposto dal ministro Edgar Faure. In quel progetto, sono accolte le esigenze essenziali della massa studentesca e, se verrà approvato dal Parlamento, la normalità dovrebbe ritornare nel mondo degli studi. Finora, però, la maggioranza ' conservatrice dei parlamentari gollisti lo ha aspramente combattuto, tan- to che la governativa Parispresse, in un titolo su sei colonne, annuncia stasera: « Edgar Faure se ne andrebbe se la legge per la riforma non venisse approvata ». Sembra che la minaccia di dimissioni del ministro, sostenuto dalla piena fiducia del generale De Gaulle, abbia piegalo in parte l'opposizione dei deputati gollisti i quali si sono mostrati più concilianti ascoltando l'esposizione del progetto, che Edgar Faure ha fatto davanti alla Commissione dell'Educazione nazionale dell'Assemblea nazionale. « Il ministro — ha detto Robert Poujade. segretario del gruppo parlamentare gollista— è stato trattato bene dal gruppo. Se il deputato Sanguinetti ha ripetuto la sua ostilità al progetto, lo ha fatto con una perfetta dignità. E se Edgar Faure non ha convinto tutti, la sua esposizione, molto brillante e molto precisa, è stata giudicata soddisfacente ». Tutto lascerebbe credere, dunque, che il progetto Faure stia per arrivare in porto: c'è ancora il pericolo di emendamenti che potrebbero snaturarlo, ma se la solidarietà ministeriale riuscirà a impedirlo, il mondo degli studi dovrebbe avviarsi verso la riconciliazione. Gli studenti dell'Accademia di Belle Arti, che ieri ne avevano occupati i locali, li hanno sgomberati, dopo che le autorità hanno accettato finalmente le loro richieste: gli allievi, cioè, possono frequentare i locali dell'Accademia, che riaprirà i corsi il 4 novembre, per riunirsi a discutere la riforma dell'insegnamento di Architettura. Anche nelle diverse Facoltà gli esami proseguono regolarmente e il Quartiere Latino è calmo. Soltanto alla facoltà di Medicina c'è stato qualche incidente, d'altronde non grave, dovuto a un gruppo di agenti provocatori (non studenti) i quali hanno sequestrato il professor Bernard Herszberg, segretario generale del sindacato nazionale dell'insegnamento superiore, e lo hanno tenuto chiuso in una stanza. Sandro Volta I gendarmi controllano l'afflusso degli studenti parigini alla Facoltà di Medicina per gli esami (Telefoto A. P.J

Persone citate: Cohn, De Gaulle, Edgar Faure, Robert Poujade, Sanguinetti

Luoghi citati: Francia, Nanterre, Parigi