Ore decisive per il Portogallo Salazar In coma, si cerca II successore di Sandro Viola

Ore decisive per il Portogallo Salazar In coma, si cerca II successore Ore decisive per il Portogallo Salazar In coma, si cerca II successore Il primo ministro (79 anni) avrebbe ricevuto i Sacramenti - Il presidente della Repubblica Thomaz riunisce in segreto il Consiglio di Stato: è l'organo che ha il potere di designare il nuovo capo del governo, comprende tutti i probabili candidati - Lisbona è tranquilla (Dal nostro inviato épeciale) Lisbona, 17 settembre. Le condizioni di Salazar permangono gravissime. Benché il bollettino medico diramato a mezzogiorno parli di una notte tranquilla e di un leggerissimo miglioramento, le previsioni che circolano nell'atrio della Casa de Saude de la Cruz Vermelha, dov'è ricoverato, sono assolutamente pessimistiche. Le facce dei visitatori ammessi al sesto piano della clinica (il Presidente della Repubblica, ministri, alti ufficiali), con i quali i medici faranno certo discorsi molto Ghiari, non potrebbero essere più eloquenti. Sono le facce di chi segue un funerale. Stamani alle 9 Salazar si sarebbe confessato. Il padre benedettino Gregorio Woerdon l'aveva annunciato qualche minuto prima: <( Sono venuto a confessare il Presidente del Consiglio... ». Conviene tuttavia usare il condizionale, perché è difficile immaginare che un uomo di 79 anni, colpito da embolia cerebrale, sia nello stato di coscienza necessario ad una confessione. Lisbona vive apparentemente un giorno identico agli altri: traffico regolare, nessun segno di concitazione, non un •capannello. Ma certo, pur nel torpore provocato da quasi quarant'anni di regime autoritario, di totale assenza di vita politica, la gente sta provando l'incertezza e le ansietà dei momenti decisivi. Perché questo, per i portoghesi, è un momento decisivo. Solo la Spagna ha una vicenda politica cosi indissolubilmente, in modo tanto innaturale, legata alla vita del suo Capo dello Stato. Salazar è stato per trentotto anni, da solo, la politica portoghese: le cose fatte, le cose non fatte, il bene, il male. Quando morirà (anche se si può prevedere che in un primo momento non vi saranno nel regime cambiamenti sostanziali) niente sarà uguale a come era prima, a come è stato per quasi un quarantennio. Il primo atto del « dopo Salazar» è già cominciato. E' cominciato alle quattro del pomeriggio, alla periferia di Lisbona, nel palazzo dove abita il presidente della Repubblica, Americo Thomaz. Il Presidente della Repubblica (cui la Costituzione portoghese elaborata da Salazar nel '33 conferisce poteri meramente rappresentativi) ha riunito il Consiglio di Stato. E' il primo fatto politico che si svolga in Portogallo senza Salazar, e a quanto pare non si tratterà affatto di un episodio formale, di una fase puramente rituale della success* . Anzi. Nel Consiglio di Stato siedono infatti la maggior parte dei probabili successori di Salazar. Esso è formato da cinque membri che P3 hanno diritto per la lo.o carica (il presidente del Consiglio, i presidenti dell'Assemblea nazionale e della Camera delle Carporazioni, il presidente del Tribunale supremo, il procuratore generale della Repubblica) e da dieci membri « a vita ». E' tra questi che si trova forse l'uomo che governerà il Portogallo. Un generale, un contrarnmiraglio, e per il resto professori universitari: gli esponenti di quella cated; -ada che a Salazar (ex cattedratico di Economia po¬ litica all'Università di Coimbra) erano parsi l'unica élite degna di reggere il destino del paese. In questo gruppo di persone sono rappresentate le varie tendenze che il regime potrebbe manifestare nel prossimo '"turo. L'estrema destra è impersonata dal generale Santos Costa, ex ministro della Difesa, la cui influenza si estende dalla - guardia nazionale repubblicana » (una specie di milizia volontaria per la sicurezza nazionale) alla polizia politica, la celebre Pide e al gruppo dichiaratamente fascista del giornale Agora. Molto legato a Santos Costa sarebbe l'ammiraglio Henrique Tenreiro, uno degli uomini più ricchi e potenti del regime, anche lui molto legato agli uomini della Pide. Il 'centro è rappresentato da Marcelo Caetano, ex commissario alla gioventù, ex presidente del Banco d'Angola, varie volte ministro e da tre anni rettore dell'Università di Coimbra. Mesi fa, qui a Lisbona, alcune personalità dell'opposizione mi parlavano di Caetano come di un uomo col quale le forze contrarie al regime avrebbero potuto tentare un dialogo o forse una collaborazione. Quella che molto approssimativamente abbiamo chiamato sinistra, dovrebbe essere rappresentata, salvo sorprese, da Antunes Varela, ministrò della Giustizia sino ad un anno fa. Varela fu costretto a lasciare il governo perché non volle affossare un grosso scandalo scoppiato al sommo dell'establishment, una storia abbastanza squallida di « balletti ròsa » in cui sembra che fossero implicati vari personaggi del regime. Lasciando il suo posto egli fece alcune dichiarazioni assai critiche nei confronti della situazione portoghese Un'altra previsione, e piuttosto fondata, viene avanzata stasera da varie parti. Successore di Salazar potrebbe essere il professor Mota Veiga, segretario alla presidenza del Consiglio. Veiga è un uomo incolore, senza nemici, e costituirebbe una soluzione temporanea: quel che serve ai vari pretendenti per misurare le proprie forze e medi¬ tare una strategia, senza che un'immediata lotta per il potere possa provocare una ere pa, una debolezza nel corpo dei regime. Perché nessuno degli uomini dell'esfac-Hs/iment cerca avventure, questo è chiaro, e ciò che devono avere in mente almeno per ora è, tutto sommato, un salazarismo senza Salazar. Sandro Viola

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