Tra Agostini e Hailwood un duello ad armi pari di Michele Fenu

Tra Agostini e Hailwood un duello ad armi pari Nel G.P. motociclistico di Monza Tra Agostini e Hailwood un duello ad armi pari Entrambi correranno su moto della stessa casa, MV-Agusta Agostini, pilota ufficiale della squadra, per nulla soddisfatto di questa «concorrenza in famiglia» - In prova a 200 all'ora (Dal nostro inviato speciale) Monza, 13 settembre. Giacomo Agostini e Mike Hailwood si ritrovano insieme domenica a Monza nel Gran Premio delle Nazioni. E' dall'aprile scorso che i due assi del motociclismo non partecipano ad una stessa gara. L'ultima volta fu a Milano Marittima: vinse Agostini contro un Hailwood giù di morale per il ritiro della sua Casa, la giapponese Honda, dal campionato del mondo. Questo nuovo confronto fra i due amici-rivali si deve soprattutto alla nostra federazione motociclistica, alla ricerca di uno spunto per dare maggior interesse al Gran Premio, ultima prova dei « mondiali ». Ormai, Agostini ha conquistato i titoli delle 350 e 500, Read quello della 125, soltanto nella 250 sì poteva sperare in un duello spettacolare, fra lo stesso Read ed Ivy. Poco per entusiasmare gli sportivi, ed allora si è pensato di contrapporre per l'ennesima volta l'italiano all'inglese. La MV-Agusta, marca per cui corre Agostini, ha offerto le sue moto ad Hailwood, che così domenica torna a correre per la Casa di Cascine Costa dopo un intervallo di tre anni. Il meno contento è Agostini. «Mino» deve impegnarsi contro il tradizionale avversario in una lotta, questa volta, in famiglia. Ha anche il timore, pur non affermandolo apertamente, che Hailwood possa essere assunto dalla MV il prossimo anno. Si limita a dire. « Se non fossi riconfermato primo pilota della MV, passerei all'automobilismo. I miei contatti con la Ferrari sono ottimi ». C'è un filo di polemica in queste parole del campione del mondo, che aggiunge: « Finora ho avuto un certo timore ad accostarmi alle vetture monoposto da corsa per motivi di sicurezza. E' molto meno pericoloso viaggiare a 260 all'ora su una moto che in una macchina. Ma ora mi sembra che siano allo studio efficaci rimedi, prima di tutto l'aumento dei pesi; sedermi al volante mi spaventerebbe di meno ». Il conte Domenico Agusta non svela i suoi piani per il prossimo anno, tanto meno parla di un'eventuale assunzione di Hailwood. Anzi, con tono amaro, dichiara: « Per ora, non abbiamo progetti. La MV potrebbe anche ritirarsi dalle competizioni, come la Honda. I nostri successi sportivi non ci portano grandi vantaggi pubblicitari, visto che altre Case, assenti dalle competizioni, ottengono egualmente buon'i risultati sul mercato. In più, noi impieghiamo tecnici, meccanici, collaudatori nel settore corse, con notevole dispendio di energie, sottraendo forze agli altri reparti. Soltanto il motore di una nostra moto è composto da 1200 pezzi, in cui sono utilizzati leghe e materiali speciali. Ricorriamo persino alle esperienze e agli studi della sezione aereonautica ». Come noto, la MV-Agusta non costruisce soltanto moto, ma anche vari tipi di elicotteri. Attualmente, ha quasi 2500 dipendenti, con una produzione annua di circa 20 mila motociclette e 500 elicotteri (il più caro costa sui 250 milioni). E' difficile, però, che il conte Agusta rinunci alle corse. Sono, forse, il suo unico divertimento. Le moto lo entusiasmano, vor-\ rébbe che sì parlasse più di loro, dei suoi bolidi a due ruote che pesano 130 kg, hanno 85 Cv di potenza e raggiungono i 300 all'ora. Ma sono Agostini e Hailwood, con le loro imprese, ad attirare l'interesse del pubblico sulle moto. « Mino » ha 26 anni, è di Lovere, un paese vicino al Lago d'Iseo, Mike ha 28 anni, vive a Londra. Scapoli entrambi, simpatici, si ammirano a vicenda, spesso si trovano al termine della corsa per una serata in allegria. Agostini dice di Hailwood, con sincerità: « E' un corridore senza difetti». Hailwood replica: «Giacomo ha un coraggio incredibile. In più ha una dote magnifica: gira su un circuito una volta e ne impara subito tutte le caratteristiche ». Nelle prove odierne, il confronto si è concluso alla pari, o quasi. Hailwood ha fatto segnare il miglior tempo nel¬ la 350 in l'45"l, alla media oraria di 196,955 km, mentre Agostini ha girato in cinque decimi in più. Entrambi hanno abbassato il record stabilito da Bryans, sulla Honda, l'anno scorso in l'45"7. Nella 500, primato dell'italiano in l'41"l alla media di 204.747 all'ora (record precedente: Hailwood, Honda, in Vii"A, nel 1967). L'inglese ha fatto registrare il terzo tempo (l'43"7), preceduto dal sorprendente Renzo Pasolini, che in sella alla Benelli ha realizzato un eccellente T43" e 4. Nelle altri classi, conferma di Ivy (l'55"3, media 179,531 nella 125 e l'44"8, media-primato 197,519 nella 250). Le prove, in cui sono caduti senza conseguenze Giuseppe Mandolini e il tedesco Heinz Rosner, proseguono oggi. Probabilmente, alcune fasi del Gran Premio verranno trasmesse domenica per tv. Michele Fenu Agostini, a sinistra, ed il suo amico-rivale Hailwood sulla pista di Monza (Tel.)

Luoghi citati: Hailwood, Londra, Lovere, Milano, Monza