Le canzoni dei giovani

Le canzoni dei giovani Le canzoni dei giovani * RITA PAVONE lancia in anticipo, rispetto ai colleghi, le sue canzoni dell'autunno. E' uscito ieri un 45 giri Ricordi con due brani sentimentali Nella mia stanza e II grammofono. Romanticismo si, ma sempre a ritmo di shake. La Pavone non dimentica infatti che i consumatori più accaniti di microsolchi sono i giovani. Lo stile della cantante è immutato: c'è foga vocale, il rozzo istintivo swing, gli ormai noti « strappi d'ugola ». Nuova è la linea ritmomelodica (di inconsueta lunghezza) più difficile e meno orecchiabile dei precedenti successi. * IKE e TINA TURNER, benché in America siano noti quanto Otis Redding, Wilson Rickett e Aretha Franklin, non godono di altrettanta popolarità in Italia. Non si capisce la ragione dal momento che la coppia costituisce un punto di forza del « rhythm and blues ». Nel 45 giri London, che annovera due prestigiosi brani, So fine e So blue over you, i due interpreti offrono una nuova dimensione al ritmo in voga oggi. Si tratta infatti di « beat sinfonico ». Per tale esperimento le due voci sono coadiuvate dal quartetto delle Ikettes. * SCOTT WALTER è un solista di grande talento che Oltreoceano sta conquistando di giorno in giorno un pubblico sempre più vasto di giovani. L'ultima incisione, un 45 giri Philips, presenta Joanna, una melodia d'ampio respiro e di taglio classico. Nel retro, il cantante offre Always comìng back to you, meno convincente. * Gli SLICKERS, nonostante il nome, è un nuovo quartetto italiano che sembra specializzarsi nello stile London look; questo è anche il titolo del brano inciso sul 45 giri FP4. I giovani appassionati di musica anglosassone lo hanno già accolto nella martellante interpretazione degli Herman's Hermits. La versione italiana è garbata. Valido anche il motivo cho troviamo nella seconda facciata, di ispirazione casalinga: Il mondo alla rovescia. * AFRODITE'S CHILD debbono a questo disco 45 giri Mercury, la loro improvvisa popolarità. La canzone Rain and tears ha già conquistato i nostri ragazzi. Al suo apparire, infatti, costituì una vera e propria sorpresa per la sobrietà dell'esecuzione. D'effetto immediato e di facile presa è pure il secondo brano: Don't try to catch a river. * FOUR TOPS continuano a perfezionare lo stile « Detroit sound » che molti ritengono ormai sorpassato. Ma è sufficiente ascoltare L'arcobaleno (45 giri Tamia Motown) e soprattutto You keep running aweay per convincersi della validità di questo genere di musica, specialmente quando la si utilizza in funzione di ballabile. * BOBBY SOLO affronta dopo « Siesta » un altro brano parafolcloristico intitolato Una granita di limone (45 giri Ricordi) che non è altro che il grazioso successo americano « If you can put that in a bottle ». Alla versione italiana hanno collaborato il jazzista Sanjust e Ricky Gianco. Ottimo l'arrangiamento; piacevole l'ascolto. Con uno stile personale e convincente, Bobby Solo ha scelto come secondo brano il collaudatissimo Vaya con Dios. Il raffronto con le altre pregevoli interpretazioni non è sfavorevole al divo italiano. u. s.

Persone citate: Aretha Franklin, Bobby Solo, London, Motown, Otis Redding, Ricky Gianco, Sanjust, Scott Walter, Wilson Rickett

Luoghi citati: America, Italia