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Come un grande pianista suonava Chopin e Debussy Un disco di Vladimir Horowitz Come un grande pianista suonava Chopin e Debussy « Il giovane Horowitz ». Kabalevski « Sonata n. 3 op. 46 »; Cìaikovski « Dumka op. 59 »; Domenico Scarlatti - Tausig « Capriccio »; Chopin « Mazurka in do diesis minore op. 30 n. 4 » e « Valzer in do diesis minore op. 64 n. 2 »; Paganini-Liszt « Studio in mi bemolle »; Debussy « Serenata alla bambola » dalla « Children's Corner Suite »; Horowitz « Danse excentrique »; Dohnanyi « Capriccio in fa minore op. 28 n. 6 »; Vladimir Horowitz pianoforte. RCA Victor LM. 2993. Solo edizione monoaurale. Trasferendo coraggiosamente su un long-play moderno le incisioni del 1928 e degli anni '40, i tecnici della Rea americana hanno realizzato un disco modello. Quante volte infatti, di fronte al trasognato ricordo degli anziani di un « concerto indimenticabile », i giovani alzano le spalle con l'espressione ironica ed incredula. Ebbene eccone un documento veritiero; ascoltino i giovani melomani questo « Valzer » di Chopin op. 64 n. 2 o la « Serenata» di Debussy e mai più saranno ironici quando udiranno i racconti dei concerti d'altri tempi. Così si sapeva suonare una voltai Manca forse oggi la genialità? I grandi virtuosi non nascono più? No, di certo. Solo che questo russo venuto in America con tutto il bagaglio dell'insegnamento musicale romantico e slavo ebbe forse la fortuna di conservare ancora qualche legame ideale con il mondo ottocentesco di Chopin, con il pianismo virtuosistico di quei tempi. Ma in America egli seppe anche epurare il proprio modo di suonare da ogni incrostazione romantica deteriore. E il delizioso, cristallino Debussy ne è una sicura conferma. Che poi si tratti di un grande pianista, ci si convince ascoltando la difficile e bella sonata di Kabalevski (incisa, nel 1947) che apre il disco. Peccato che sia se¬ guita da una insipida composizione di Ciaikovski, che stride accanto a tanta bellezza. Il disco verrà prossimamente importato in italia. r. la.