Arrestato a Genova l'autista che rapinò la sua padrona a Roma

Arrestato a Genova l'autista che rapinò la sua padrona a Roma Colpì la donna al capo e le prese i gioielli Arrestato a Genova l'autista che rapinò la sua padrona a Roma Il giovane, ventunenne, si è arreso agli agenti dopo una emozionante fuga sui tetti - L'accusa è di tentato omicidio a scopo di rapina (Dal nostro corrispondente) Genova, 12 settembre. Giuseppe Nicotra, di 21 anni, il giovane che una settimana fa ha rapinato di alcuni gioielli la signora Renata Errico, di 64 anni, moglie di un professore universitario romano, è stato arrestato stamattina a Genova, dopo una rocambolesca fuga sui tetti della città vecchia. Nicotra, che è nato a Catania, ma vive a Genova in piazza Orti di Banchi 3, con la moglie e i due figli, è stato portato in serata a Roma, a disposizione dell'autorità giudiziaria, che ha emesso nei suoi confronti un ordine di cattura. L'accusa è di tentato omicidio a scopo di rapina. Nicotra era partito da Genova verso la fine di agosto « per trovare lavoro », in compagnia di altri due giovani a bordo di una « Mini Cooper », la quale, secondo i primi accertamenti della polizia, sarebbe frutto di una appropriazione indebita. A Roma, mediante un annuncio su un giornale della sera, aveva trovato lavoro, pochi giorni dopo, come autista del prof. Bruno De Finetti, insegnante all'Università di Roma. Il 6 settembre, circa una settimana dopo l'assunzione, Nicotra ha compiuto la rapina, approfittando dell'assenza del professore e della figlia: entrato in casa con il pretesto di prendere la giacca, ha aggredito la Errico stordendola con un colpo in testa. Prima di cadere svenuta, la donna aveva avuto la forza di gridare, mettendo in allarme i vicini: il rapinatore, perciò, ha avuto appena il tempo di sfilare un bracciale d'oro e un anello e di allontanarsi dall'appartamento approfittando del trambusto. Sceso nell'autorimessa, il giovane è salito al volante della « Simca 1000 » del prof. De Finetti e si è recato a Napoli, dove ha abbandonato l'auto e ha venduto i preziosi. « Non ricordo a chi — ha detto oggi in questura —. Ho incontrato un uomo, nei pressi di Porta Capuana, che lì ha comprati ». Da Napoli, con un biglietto di seconda classe, è tornato a Genova, dalla moglie. A Genova, la Squadra Mobile era in attesa del suo rientro: l'edificio di piazza Orti di Banchi e i posti abitualmente frequentati dal rapinatore erano sorvegliati fin dal giorno successivo alla rapina. Ieri sera, un agente di guardia all'abitazione del Nicotra, ha riconosciuto il ricercato mentre entrava nel portone di casa. Immediatamente è scattata la trappola: gli uomini della Mobile hanno circondato lo stabile e stamattina il dott. Nicoliello, accompagnato da sei agenti, è salito all'ultimo piano, dove è l'appartamento del Nicotra: «Dopo due o tre scampanellate — racconta il funzionario — ci è venuta ad aprire una donna, la moglie. Nel frattempo Nicotra aveva cercato di fuggire per i tetti: ma attraverso lo spiraglio della porta abbiamo fatto in tempo a distinguere la sagoma nel vano della finestra ». Gli investigatori sono entra ti nell'appartamento: sapevano che il ricercato non poteva sfuggire, perché l'edificio era circondato. Alcuni minuti dopo, mentre gli agenti lo inseguivano sul tetto, Nicotra si è nuovamente calato in casa sua, cercando di nascondersi sotto un letto, dove è stato sorpreso. Si è arreso senza resistere. f. d.