E' stato graziato Giorgio Vizzardelli che a 14 anni uccise cinque persone

E' stato graziato Giorgio Vizzardelli che a 14 anni uccise cinque persone 11 tÉMHO£SÌM*0 ili SSSk3*2£2È.3&&.99 & ÌOM*MiatO 1ÌM3GM*0 E' stato graziato Giorgio Vizzardelli che a 14 anni uccise cinque persone L'ergastolano, oggi quarantaseienne, commise i crimini fra il 1937 e il 1939: prima assassinò a rivoltellate il direttore e il bidello della sua scuola; poi soppresse i due uomini che avevano scoperto il suo segreto; infine uccise il guardiano d'un ufficio a scopo di rapina (Dal nostro corrispondente) La Spezia, 11 settembre. Giorgio William Vizzardelli,, lo studente di Sarzana che fra il gennaio 1937 ed il dicembre 1939 uccise cinque persone, è stato rimesso in libertà: il Presidente della Repubblica ha accolto la domanda di grazia che il « mostro di Sarzana » aveva inoltrato di recente dal manicomio giudiziario di Reggio Emilia. Oggi Giorgio William Vizzardelli, nato nel 1922, ha 46 anni. Era stato condannato all'ergastolo. Due mesi fa ottenne la libertà condizionata per buona condotta e attualmente vive a Fossola, (paese della Lunigiana) presso la sorella. Nessuno ha potuto finora avvicinarlo. I suoi parenti hanno detto: « Lasciateci in pace! Giorgio non vuole parlare, ha sofferto molto ed ha bisogno di tranquillità: desidera farsi una nuova esistenza, non chiede altro. Lasciatelo in pace ». Vizzardelli — è uno del sei figli del direttore dell'Ufficio del Registro di Sarzana — aveva 14 anni quando compì il suo primo delitto. La sera del 14 gennaio 1937 (era allora allievo del « Collegio delle Missioni » di Sarzana) irruppe nello studio del rettore dell'istituto, don Giuseppe Beruardelli. Il ragazzo portava una sciarpa attorno al viso ed un berretto calato sulla fronte. Rapinò il sacerdote di 50 mila lire e lo uccìse a colpi di pistola. Durante' la fuga sparò a due studenti ferendoli. Sulle scale della scuola si trovò di fronte un altro religioso, il custode fra' Mario Bruno, e lo uccise. Il sacerdote, prima di morire, pronunciò una sola parola: « registro ». Nessuno capì che cosa volesse dire. La terza vittima di Vizzardelli fu il barbiere Ilvo Delfini di Sarzana. Scoperto il terribile segreto del ragazzo, lo ricattò. Lo studente gli promise del denaro e, con un tassì, una notte i due raggiunsero Falsinello, una località isolata di Sarzana. Il ragazzo sparò contro il barbiere, poi, freddamente, eliminò anche l'autista, testimone del delitto. L'agghiacciante serie di crimini si concluse nel dicembre 1939. Vizzardelli, sottratte le chiavi al padre, si introdusse nella sede dell'Ufficio del Registro di Sarzana per commettere un furto e fuggire all'estero: sorpreso dal guardiano, Giuseppe Bernardini, lo uccise a colpi di scure. Scoperto e arrestato comparve alla Corte d'Assise di Genova nel 1940 e fu condannato all'ergastolo. I medici lo riconobbero « delinquente per tendenza ». Con la condanna del ragazzo iniziò il calvario del padre, il dottor Guido Vizzardelli, che, nell'immediato dopoguerra, lottò a lungo e con tutti i mezzi perché al figlio fosse concessa la grazia, in considerazione anche del fatto che, data l'età, avrebbe dovuto essere processato da un Tribunale per minorenni. Ora William Vizzardelli ha ottenuto la libertà ma non ha potuto riabbracciare il padre, deceduto due anni addietro dopo un'ultima disperata istanza al Capo dello Stato. Quello che è uscito di re cente dal manicomio giudiziario di Reggio Emilia, dopo 28 anni di detenzione, è certamente un altro uomo. Detenuto modello, Giorgio William Vizzardelli ha studiato letteratura inglese, conosce alla perfezione il latino e nei lunghi anni di carcere ha tentato anche la strada della letteratura. Adesso conduce una esistenza estremamente ritirata: essendo in libertà condizionata ogni domenica è tenuto a presentarsi ai carabinieri che gli appongono un timbro sul libretto personale ed una firma. E' una formalità che adempie uscendo di casa di buon mattino, quando le strade sono ancora deserte. E' sempre accompagnato dalla sorella; talvolta i due si imbattono in qualche persona mattiniera: ma nessuno potrebbe ormai riconoscere nell'uomo — ora quarantaseienne — il ragazzo che trent'anni fa fu l'incubo di Sarzana. e. r. Giorgio William Vizzardelli quando era al penitenziario di Saluzzo. Oggi ha 46 anni (Tel.)