Massima novità il «Diario» di Claudel di Sandro Volta

Massima novità il «Diario» di Claudel Traduzioni dì Sifone e Pavese nella € stagione d'autunno» a Parigi Massima novità il «Diario» di Claudel Parigi, settembre. Il primo volume del Journal di Paul Claudel, che l'editore Gallimard lancia nella collezione della Plèiade, era la pubblicazione più attesa dell'imminente apertura della stagione editoriale. Le lunghe permanenze di Claudel in Cina, in Giappone, negli Stati Uniti e in altri Paesi in veste di ambasciatore di Francia, non sono l'unico motivo di interesse di questo diario finora inedito. La tormentata personalità dello scrittore cattolico, le sue crisi di coscienza, perfino una certa ambiguità che si riscontra in alcuni momenti della sua esistenza, possono interessare ancora di più, nelle pagine annotate giorno per giorno e non destinate alla pubblicazione. Il suo Journal, infatti, non ha un andamento episodico, non è composto da una serie di quadretti più o meno pittoreschi: è, piuttosto, una raccolta di materiale grezzo ad uso personale, ossia un insieme di appunti che l'autore prendeva per se stesso, per servirsene poi nella propria opera. Offre, dunque, la chiave di molti dei suoi libri; e giunge a tredici anni dalla morte, nel centenario della nascita dello scrittore. Sempre nella collezione della Plèiade, Gallimard pubblica contemporaneamente il secondo volume della corrispondenza di Stendhal e il secondo volume delle opere complete di Karl Marx. Per gli scrittori contemporanei, la ripresa editoriale si annunzia piuttosto magra nel campo strettamente letterario, probabilmente a causa degli avvenimenti di maggio, che hanno distratto l'attenzione dalle opere di fantasia per spostarla su quelle che riflettono l'attualità più immediata. In estate, durante la stagione abitualmente morta, innumerevoli pubblicazioni erano già uscite sulla rivolta studentesca e sulle sue conseguenze politiche e sociali; ma il getto non si è ancora esaurito e si annunziano ora altre opere, più meditate di quelle che riflettevano soltanto gli echi della cronaca, mentre ora si tratta di saggi rivolti a un'interpretazione sociologica esauriente degli avvenimenti. I romanzi non sono forse in minor numero degli anni scorsi (il solo Gallimard sta per pubblicarne ventinove), ma sono quasi tutti di autori già noti: mancano, infatti, i nomi nuovi, quelli sui quali fanno affidamento i giudici dei premi letterari nella speranza di fare una scoperta. L'assenza di giovani romanzieri sembra dovuta all'aumento di circa l'otto per cento nel prezzo di fabbricazione dei libri, che rende più prudenti gli editori. Il più atteso, fra i romanzi nuovi di vecchi scrittori, è Ecoutez voir di Elsa Triolet (Gallimard), nel quale si ritrovano i personaggi del suo recente Le grand jamais. Di André Pieyre de Mandiargue, premio Goncourt dell'anno scorso, il Mercure de France sta per pubblicare Le marronìer. Di Raymond Queneau, uscirà presso Gallimard Le voi d'Icare. Da Grasset sta per essere messo in vendita Une femme au nom d'Étoiles, in cui Jules Roy continua la storia romanzata dell'Algeria, che aveva iniziato l'anno scorso con Les chevaux du Soleil. Usciranno anche numero- | se traduzioni di libri stra¬ nieri, tra cui quelle di due truculenti romanzi americani, che hanno avuto non poche difficoltà con la censura del loro paese: Candy di T. Soutern e Hoffenberg (editore Laffont) e L'homme de gingembre (Denoèl). Non meno scandalosa si annunzia la traduzione di L'homme qui vient de loin dell'inglese Anthony Burges (Denoèl). Ancora, ci saranno traduzioni dei tedeschi Gunther Grass, Rolf Hochhut, Peter Weiss; dei russi Pasternak e Ilya Ehrenburg; infine, con la traduzione di La plaisanterìe dello scrittore cecoslovacco Kundera, l'editore Gallinard ci farà conoscere uno dei più recenti esempi di contestazione dello stalinismo sovietico. Degli italiani, CalmannLévy pubblicherà Les aventures d'un pauvre chrétien di Silone, che proprio ieri ha vinto in Italia il Premio Campiello; Gallimard Le camarade di Cesare Pavese e « Les Èditions du Seuil » La bambolona di Alba de Céspedes. Sandro Volta

Luoghi citati: Alba De Céspedes, Algeria, Cina, Francia, Giappone, Italia, Parigi, Stati Uniti