Due inchieste per il latte venduto alla Centrale a Genova
Due inchieste per il latte venduto alla Centrale a Genova Una della Provincia, l'altra dei carabinieri Due inchieste per il latte venduto alla Centrale a Genova La Centrale, per aiutare i contadini, paga il prodotto 88 lire il litro (trenta lire più del prezzo di mercato) - Una cooperativa accusa i due assessori dimissionari di aver favorito alcuni agricoltori: questi potevano consegnare più latte di altri (Dal nostro corrispondente) Genova, 4 settembre. Da oggi sono due le inchieste sulle presunte irregolarità amministrative denunciate da alcune cooperative di produttori nella raccolta del latte: a quella dei carabinieri, aperta due mesi fa, s'è ora affiancata l'inchiesta disposta dalla Giunta provinciale e affidata ad una commissione della quale fanno parte 1 cinque capigruppo del Consiglio provinciale (Egidio Ferralasco per la de. Michele Buonvino per il psu, Giorgio Marzocchi per il pei, Antonio Repetto per il pli e Andrea Arata per il msi) e due consiglieri della maggioranza di centro-sinistra, Saverio Bozzano per la de e Secondo Pessi per il psu. Compito della commissione, che terrà la sua prima riunione il 6 settembre, è di accertare se gli assessori responsabili del settore e gli uffici dipendenti « hanno rettamente operato nell'ambito del mandato ricevuto ». Gli assessori chiamati in causa sono due: il democristiano Andrea Chiappe e il socialista Michele Bianchi, rispettivamente incaricati dell'assistenza ai comuni e dell'agricoltura. Entrambi hanno già rassegnato le dimissioni, il primo «per poter più agevolmente svolgere un'azione in propria difesa». Il secondo «per favorire l'accertamento della verità e la rettitudine del proprio operato ». La commissione provinciale d'inchiesta esaurirà 11 suo mandato presumibilmente entro un mese e non * improbabile che nel frattempo intervengano provvedimenti da parte della magistratura. I carabinieri, infatti, sono in procinto di consegnare alla procura della Repubblica il rapporto giudiziario che darà l'avvio all'istruttoria penale. La loro Indagine, come s'è detto, riguarda la raccolta del latte nel comprensorio di Chiavari e il suo conferimento alla « nuova centrale » di Genova, la quale paga un prezzo « politico » sensibilmente più alto di quello di mercato per sostenere i piccoli agricoltori ed attenuare lo spopolamento dell'entroterra. Fer stabilire un regime di equità tra tutti i produttori di latte, sono in vigore da anni « quote » di conferimento alla « nuova centrale » in modo che ogni agricoltore sappia di poter consegnare ai raccoglitori un quantitativo di prodotto prestabilito. La determinazione delle quote viene compiuta da una commissione di cui fino a ieri facevano parte gli assessori Andrea Chiappe e Michele Bianchi. > L'interesse dei produttori per la raccolta « politica » è notevole poiché il prezzo pagato dalla « nuova centrale » è attualmente di 88 lire a) litro, mentre quello degli acquirenti privati (che in gran parte avviano il prodotto alle industrie cascarle) oscilla tra le 50 e le 60 lire. L'inchiesta dei carabinieri sarebbe nata da un esposto nel quale, elencando cifre, una cooperativa di produttori chiavaresi sosteneva che vi erano stati dei favoritismi nel diversi quantitativi consegnati alla «nuova centrale» Alcune cooperative avrebbero cioè potuto conferire maggiori « quote » di latte a prezzo « politico », a danno di altre per le quali le quote sarebbero state diminuite. Il risultato dell'indagine è segreto, ma tutto lascia supporre che gli inquirenti abbiano ravvisato delle irregolarità nella gestione del sistema di raccolta del latte. I socialisti sono scattati in difesa del compagno inquisito, Michele Bianchi, facendo rilevare che « i due assessori dimissionari si trovano in ben diverse condizioni rispetto all'inchiesta in corso ». Michele Bianchi, è stato precisato, si è dimesso dalla carica soltanto al fine « di lasciare la massima libertà alla commissione provinciale di accertamento ». Andrea Chiappe, da parte sua, ha rivendicato la paternità dell'indagine del consiglio provinciale. « Dato che si parlava di irregolarità — ha detto — e poiché vi è stato un esposto che accusava la commissione del latte di favoritismi, ho chiesto al presidente della Provincia di nominare una commissione pei accertare la veridicità dei fatti. Al termine di questa vicenda, ovviamente, adirò le vie giudiziarie». f. d.
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