Finanziere precipita e si uccide mentre scala il «Grand Capucin»
Finanziere precipita e si uccide mentre scala il «Grand Capucin» Finanziere precipita e si uccide mentre scala il «Grand Capucin» Aveva 20 anni ed era di Merano - Due compagni hanno assistito alla sciagura • Perduto un appiglio, il giovane è piombato su un ghiacciaio dopo un volo di 200 metri (Nostro servizio particolare) Courmayeur, 2 settembre. Un giovane finanziere, istruttore di alpinismo alla Scuola della Guardia di Finanza di Predazzo, è morto stamane precipitando su un ghiacciaio, mentre scalava la parete Est del Grand Capucin. Si chiamava Renato Reali, era nativo di Merano e aveva 20 anni. 'Seguiva un corso di addestramento di soccorso alpino organizzato dalla Scuola di Predazzo nel massiccio del Monte Bianco, al rifugio Monzino. Stamane il Reali aveva raggiunto la base del Capucin con i finanzieri Luciano Bridi e Marco Valentin!, del comando di Entrèves. « Aveva in animo, per finire in bellezza il corso, dì ripetere in " solitaria " la via BonattiGhigo, aperta nel luglio del 1951 — ci dice il ten. Giovarmi Dassori, direttore del corso. — Alpinista preparato, è stato tradito da un appiglio ». Testimoni della tragedia sono stati i due compagni, che dal ghiacciaio del Dente del Gigante seguivano la sca lata del giovane. « Erano cir ca le 9.30 — racconta il Bridi. — Reali in poco più di un'ora aveva superato circa 200 metri Ad un tratto l'ab¬ biamo visto cadere all'indietro, finire su un terrazzino e poi precipitare sul ghiacciaio. Siamo corsi in suo aiuto, ma quando siamo arrivati sino a lui abbiamo capito che non c'era più nulla da tare ». Il Reali, dopo un volo di circa 200 metri, è sprofondato nel ghiacciaio ed è morto sul colpo. Al ricupero della salma hanno provveduto gli stessi finanzieri del corso, subito avvertiti dai due colleghi. Poco prima di mezzogiorno il corpo è stato calato a Courmayeur e deposto nella camera mortuaria, dove è vegliato dai compagni. Il corso sarebbe dovuto terminare mercoledì 4 dopo 15 giorni di intensi allenamenti sulla catena del Monte Bianco. Vi avevano preso parte una quarantina di finanzieri, appartenenti a undici stazioni della catena alpina. Si erano esperimentati nuovi materiali e compatibilmente con le condizioni atmosferiche le giovani « fiamme gialle » di Predazzo, tutti provetti alpinisti, avevano compiuto ripetizioni di rilievo. Renato Reali, uno dei più preparati, aveva al suo attivo tre « solitarie » di sesto grado nel gruppo del Sella: la via Italia 61, l'Irma e la Zeni, portate a termine tutte quest'anno. Con altri alpinisti aveva scalato inoltre lo scorso anno, nelle Dolomiti e in prima assoluta, la parete Sud della Cavallazza e aveva aperto una nuova via sul Cimon della Pala. i. v. Renato Reali, il giovane morto in montagna
Persone citate: Bridi, Dassori, Luciano Bridi, Marco Valentin, Monzino, Renato Reali, Zeni
Luoghi citati: Courmayeur, Merano, Predazzo
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