Due merci si scontrano muoiono due ferrovieri

Due merci si scontrano muoiono due ferrovieri A tutta velocità viaggiavano sullo stesso binario Due merci si scontrano muoiono due ferrovieri Sulla linea Napoli-Reggio Calabria - Le vittime sono il macchinista e l'aiuto macchinista di uno dei convogli - Sembra che un capotreno non abbia visto il disco rosso alla stazione dove avrebbe dovuto fermarsi per dar via libera all'altro treno Óaìnòstro corrispondente Catanzaro, lunedì matt. Due treni merci, uno diretto in Sicilia e l'altro alla stazione di S. Eufemia Lamezia, ieri mattina poco prima delle 6,45 si sonò scontrati frontalmente in prossimità della stazione di Trainiti, e precisamente all'altezza del chilometro 289-267, all'altezza del ponticello di S. Anna di Vibo Valentia Marina, quasi di fronte allo stabilimento industriale della Nuova Pignone. Il bilancio dello scontro è di due morti e tre feriti, di cui due in gravissime condizioni; diciassette carri merci e due locomotori completamente distrutti; cinquantasei carri merci danneggiati; il traffico da e per la Sicilia interrotto, e danni per varie decine di milioni di lire. Un treno merci composto da un locomotore e da quaranta carri merci — il TMD 7841 — affidato alla guida del macchinista Gregorio Rogollno di 39 anni da Reggio Calabria e dell'aiuto macchinista Paolo Pace di 34 anni, an- ch'egli da Reggio Calabria, ' per cause non ancora accertate si scontrava con un altro merci direttissimo, il V.V.2, affidato ài capotreno Antonio Maglie di 52 anni nato in provincia di Lecce e residente a Reggio Calabria, e guidato dal macchinista Giovanni Cultropi di 42 anni da Reggio Calabria e dall'aiuto macchinista Francesco Cotroneo di 33 anni da Campo Calabro. L'urto è stato violentissimo tanto che i due locomotori si sono incastrati l'uno nell'altro. L'operazione di soccorso, immediatamente effettuata da carabinieri, agenti di P. S., vigili del fuoco e da operai delle ferrovie dello Stato, è risultata molto ardua. Per aprirsi un varco da cui estrarre i corpi dei feriti, i soccorritori hanno dovuto far uso della fiamma ossidrica. A mano a mano che un ferroviere veniva estratto dalle lamiere contorte, veniva adagiato su un'autoambulanza e trasportato all'ospedale di Vibo Valentia, dove è giunto cadavere il macchinista del « 7841 » Gregorio Rogolino, padre dì un bambino: è deceduto poco dopo il ricovero anche l'aiuto macchinista del V.V. 2, Francesco Cotroneo,'padre di due figli. Gli altri feriti, Giovanni Cutropi, Antonio Maglie e Paolo Pace, sono stati trattenuti in corsia: i primi due con prognosi riservata e il terzo con prognosi di settanta giorni. Giovanni Cutropi, macchinista del V.V. 2, è stato successivamente trasferito all'ospedale di Messina in considerazione della gravità delle sue ferite: sospetta frattura della base cranica, frattura bimalleolare sinistra, sospetta frattura dell'anca sinistra e dell'ulna, vasta ferita alla regione sacrale e ferite lacero contuse alla regione occipita le sinistra. Circa le cause che hanno determinato il sinistro nulla di preciso è dato sapere. Molte sono le voci, ma quella che sembra più vicina alla verità è che il capotreno del « V.V.2 » non si sia accorto che alla stazione di Trainiti era stato acceso il disco rosso, pertanto il suo treno aveva l'obbligo di fermarsi, mentre invece ha proseguito la corsa. Il traffico da e per la Sicilia è stato dirottato per la linea ionica; questa mattina dovrebbe tornare alla normalità. Sul posto, appena informati dell'accaduto, si sonò portati da Catanzaro il viceprefetto vicario Bottari, il questore dott. De Berardinis e il comandante del gruppo carabinieri ten. col. Racioppo. Gerardo Gambardella Vagoni infranti e accavallati per lo scontro (Tel. Ansa)