E adesso possiamo goderci una settimana di tranquillità

E adesso possiamo goderci una settimana di tranquillità Bue terzi dei torinesi sono al mare o in montagna E adesso possiamo goderci una settimana di tranquillità Sono partite altre 200 mila persone, siamo rimasti meno di mezzo milione: la popolazione di Torino nel 1922 - Strade deserte, negozi chiusi, silenzio: comincia la settimana di Ferragosto Ultima ondata di partenze per le vacanze d'agosto, fra venerdì e ieri. Malgrado le pessimistiche previsioni del .meteorologo, ì temporali, la temperatura quasi autunnale, è stata un'ondata consistente: circa 200 mila persone. Anche chi fino ad ora aveva esitato, trattenuto dal timore del maltempo, ha finito col rompere gli indugi. Da Porta Nuova, i treni si sono avviati gremiti, con i corridoi pieni di passeggeri in piedi: è stato necessario organizzare otto convogli straordinari verso il Meridione. Anche sulle strade il traf¬ fico è stato intenso: « Ma — dice il maggiore Sandrone, comandante la polizia stradale — sempre fluido e senza intoppi ». Calcola che nel Piemonte e nella Valle d'Aosta le auto in circolazione siano state 250 mila sabato, quasi 400 mila ieri. Abbastanza da impegnare duramente le 230 pattuglie e l'elicottero, che hanno elevato 1300 contravvenzioni il primo giorno, 1600 ieri e compiuto 123 operazioni dì soccorso ad automobilisti in "panne" o vittime di incidenti. Comincia così, oggi, la set- limona di Ferragosto. Sette giorni di quiete e di silenzio anche per chi è rimasto in città. Quanti? La stagione inclemente non ha scoraggiato le partenze, si calcola che oltre 700 mila torinesi siano felicemente sulle spiagge, in montagna, all'estero o in crociera. Siamo rimasti meno di mezzo milione. E' la popolazione che Torino aveva nel 1922, quando per le strade c'erano ancora cavalli e carrozze e si contavano poche migliaia dì automobili. Ieri, inghiottite le carrozze dalla fuga del tempo, le vetture rimaste erano poche di più, e in gran parte con targa straniera. I lunghi corsi apparivano deserti, abbandonate le piazze, i parchi, i giardini. Tutta la città offriva un colpo d'occhio insolito: chiusi non soltanto i negozi, ma la maggior parte dei bar, dei ristoranti, dei cinematografi. Perfino le piscine, ultimo ri- i fugio dei rimasti, erano poco affollate: non più di 500 per-1 sone allo Stadio, fra 200 e 300 al Lido, al Sempiane, alla Pellerina. Sotto i portici di via Roma, via Po, piazza Castello i passi dei rari pedoni risuonavano solitari. Pace e silenzio dovunque, per lunghe ore. Soltanto verso sera la città si è rianimata, quando hanno fatto rientro coloro che si erano spinti per una breve escursione fino alle prime balze delle valli di Susa, di Lanzo, del Monfer¬ rato e del Pìnerolese. Nel pomeriggio, il cielo era tornato d'un azzurro di cobalto e il sole splendeva caldo: un buon auspicio per questa settimana, nel cuore delle grandi vacanze, che divide veramente, per tutti, due anni di lavoro. Corso re Umberto completamente deserto ieri nelle prime ore del pomeriggio. Così erano anche molte strade del centro

Luoghi citati: Lanzo, Piemonte, Susa, Torino, Valle D'aosta