Un sacerdote e due studenti morti durante una scalata sulle Dolomiti di Enzo Pizzi

Un sacerdote e due studenti morti durante una scalata sulle Dolomiti La sciagura al Ptooolo Gir, net gruppo dette Odle Un sacerdote e due studenti morti durante una scalata sulle Dolomiti Un loro compagno, ventitreenne, s'è salvato - Il prete, di 34 anni, era insegnante al seminario di Roma - Le altre vittime (dì 29 e 25 anni) abitavano a Venezia - La loro cordata è precipitata in un burrone profondo 200 metri Bolzano, lunedì mattina. Tre morti in una sciagura alpinistica avvenuta in Val Gardena: le vittime sono il sacerdote Giovanni Bianchi di 34 anni, insegnante al seminario di Roma; lo studente Francesco Scarpa, ventinovenne, die frequentava la facoltà di matematica all'università di Padova e l'insegnante venticinquenne Luigi Varnier, da poco tempo laureato. Si è salvato un loro compagno, Maurizio Maddalena di 23 anni, studente di lettere all'università di Padova I quattro scalatori, tutti veneziani, si trovavano nella zona dolomitica da qualche tempo. Don Bianchi e Francesco Scarpa erano a San Casciano in vai Badia, ove partecipavano a un corso di teologia: Luigi Varnier e Maurizio Maddalena, invece, si trovavano a un campeggio a Passo Sella. Erano partiti sabato assieme a due ragazze veneziane, le sorelle Scarpa, per compiere una facile escursione: l'ascensione del Piccolo Cir, nel gruppo dell'Odle, una parete facile, alta non più di SO metri, che non presenta particolari difficoltà. Anche in questo caso, purtroppo, è stata l'inesperienza che ha tradito i quattro alpinisti di Venezia. Erano riusciti a raggiungere la cima, divisi in due cordate, e quindi avevano iniziato la discesa. Alle 17 erano stati scorti da altri escursionisti, poi non sono più stati notati. Mentre discendevano, sembra che ad un certo punto Francesco Scarpa, che conosceva la strada, abbia suggerito una deviazione. Durante il superamento di uno spigolo, uno dei quattro alpinisti (pare don Bianchi) ha perduto l'appiglio e ha trascinato con sé anche gli altri, perché le due cordate non procedevano, come suggeriscono le regole della prudenza, a una certa distanza l'una dall'altra.Le tre vittime hanno compiuto uno spaventoso volo di 200 metri in un baratro, rimanendo sfracellati sul fondo. Maurizio Maddalena invece t riuscito a mantenersi aggrappato ad uno spuntone, di' roccia e in questo modo ha potuto salvarsi. Le prime persone che hanno avuto sentore della tragedia sono state le sorelle Scarpa, che avevano rifiutato all'ultimo momento di unirsi ai quattro escursionisti poiché si sentivano stanche. Verso le 18,30 di ieri, non vedendoli giungere, hanno dato l'allarme ed è subito partito verso la zona del Piccolo Cir il gestore del rifugio alpino, Oskar Mutschlechner, mentre da Ortisei e da Selva Gardena muovevano le squadre di soccorso dei Castores. Quando è tornato, Muts-chlechner ha raccontato ciòche ha visto: lo studenteMaddalena, ancora aggrappa-to alla parete col viso stravolto e in uno stato di choc, gli aveva gridato piangendo che i suoi compagni erano ormai sfracellati sili fondo. E' stato possibile, quando sono giunte le squadre di soccorso, trasportare al fondovalle i giovane Maddalena, mentre il recupero delle salme delle tre vittime è avvenuto ieri, fra le 10 e le 13. I corpi sono stati trasportati in barella presso la casa di ricovero di Selva Gardena. Gli esperii sono concordi nel ritenere che si tratta, ancora una volta, di un dramma causato dalla inesperien za. Le due cordate, infatti, non avevano adottato le necessarie misure precauzionali, anche perché non erano dotate della necessaria attrezzatura. Magrado ogni anno, sulla montagna, avvengano a ripetizione drammatici incidenti, sembra che tutti gli appelli degli esperti, delle guide alpine e delle autorità rimangano inascoltati. Enzo Pizzi II sacerdote Giovanni Bianchi che guidava la cordata

Luoghi citati: Bolzano, Ortisei, Padova, Roma, San Casciano, Venezia