«Ricercheremo ogni via per la pace in Vietnam»

«Ricercheremo ogni via per la pace in Vietnam» Johnson dopo l'Incontro di Honolulu «Ricercheremo ogni via per la pace in Vietnam» H Presidente, rientrato nella sua fattoria del Texas, afferma che in attesa d'una schiarita occorre essere csempre pronti al peggio» • Per ora non verranno interrotti i bombardamenti sul Nord Smentito il ritiro delle truppe americane - le condizioni poste da Van Thieu per un armistizio Servizio particolare a Stampa Sera Washington, lunedì mattina. Il Presidente Johnson è tornato nel suo «ranch» nel Texas, dove trascorrerà qualche giorno; Johnson proveniva da Honolulu, dove ieri si è conclusa la conferenza dedicata al Vietnam, con l'intervento del Presidente sudvietnamita Nguyen Van Thieu e dei ministri degli Esteri e della Difesa degli Stati Uniti e del Vietnam del Sud. Prima di lasciare Honolulu, Johnson aveva parlato con 1 giornalisti, avendo al fianco Nguyen Van Thieu e smentendo nettamente che neUa conferenza sia. stata presa in considerazione la cessazione completa dei bombardamenti sul Vietnam del Nord e il ritiro delle forze americane dal Vietnam. Johnson ha poi detto: « Siamo fermamente risoluti a continuare per ogni via che possa condurre alla pace. I due presidenti cooperano pienamente a tal fine, ma slamo egualmente decisi a difendere il Vietnam meridionale. Speriamo sempre che le cose andranno meglio, ma saremo sempre pronti al peggio ». Durante i colloqui di Honolulu, durati complessivamente dieci ore, si è parlato fra l'altro del rafforzamento delle forze nordvietnamite in vista di nuovi attacchi. Né Johnson né Thieu hanno rin- venuto « prove serie » della volontà dell'avversario di prendere misure di riduzione deU'attività bellica, in risposta a quelle attuate dagli americani. Il comunicato diffuso al termine del colloqui riafferma gli obiettivi dei due governi e dei loro alleati: sconfiggere ogni azione militare e terroristica diretta da Hanoi; rafforzare le forze armate sudvietnamite; continuare la ricerca di una riduzione del livello delle ostilità e una pace sicura e onorevole. Questa deve assicurare il diritto del popolo sudvietnamita di decidere dei propri affari, in conformità ai principi essenziali degli accordi di Ginevra del 1954 e del 1062. Il comunicato informa pure che nel prossimo futuro saranno effettuate nuove forniture di armi alle forze sudvietnamite, che entro il 1969 saranno tutte dotate del nuovi fucili automatici « M16 ». La riduzione dei combattimenti registrata nelle ultime tre settimane viene spiegata con la necessità per l'avversario di raggrupparsi e con l'efficacia dell'azione svolta dalle forze alleate. Il punto di vista espresso da Nguyen Van Thieu, relativo alle condizioni essenziali per il ritorno alla pace, è il seguente: ristabilimento del 17' parallelo come linea di demarcazione fra il Nord e il Sud del Vietnam in attesa che i vietnamiti possano liberamente decidere della riunificazione del loro Paese; rispetto dell'integrità territoriale della Repubblica del Vietnam; rigida non ingerenza tra Nord e Sud Vietnam; ritiro dal Vietnam del Sud delle forze militari sovversive venute dal Nord; fine dell'aggressione e cessazione completa delle ostilità in tutto il Vietnam; efficace controllo internazionale Anche Nguyen Van Thieu è ripartito ieri da Honolulu per tornare a Saigpn e, prima di partire, ha parlato con i giornalisti. Egli ha ribadito che non si è parlato della sospensione totale dei bombardamenti sul Vietnam del Nord, né del ritiro delle truppe americane, ma a quest'ultimo proposito ha dichiarato che si pub pensare a una graduale riduzione degli effettivi americani durante l'anno prossimo, dato che l'esercito sudvietnamita aumenta le sue forze e prende parte più attiva ai combattimenti. Thieu ha detto di essere contrario a una normale partecipazione del Vietcong alla vita politica sudvietnamita. « Ciò — ha affermato — può i valere solo a titolo personale per quegli ex vietcong che hanno deposto le armi, rinunciato alla violenza e accettato la Costituzione ». (Ansa) 4