Il Papa anticipa quel che dirà ai sacerdoti dell''America Latina

Il Papa anticipa quel che dirà ai sacerdoti dell''America Latina In un discorso prima di lasciare Castel Gandolfo Il Papa anticipa quel che dirà ai sacerdoti dell''America Latina La situazione di quelle terre, riconosce, è tristissima - Ma gli enormi bisogni e le legittime aspirazioni non si risolvono né con forme di reazione né con il ricorso alla violenza - La rivoluzione cruenta porta con sé delitti e pesanti dittature - Solo un amore che sa sacrificarsi è in grado di costruire un nuovo mondo di giustizia sociale (Nostro servizio particolare) Roma, 21 agosto. Paolo VI in un discorso al fedeli riuniti a Castel Gandolfo ha anticipato quanto dirà in Colombia al Congresso eu caristlco internazionale, già in atto da lunedì, e alla seconda assemblea generale dell'episcopato latino americano. Il Congresso eucaristico, ha detto Paolo VI, mancherebbe al suo scopo « se non si risolvesse in una lucida presa di coscienza delle condizioni reali della società in cui si celebra. Ed ecco allora apparire, a seguito ed in virtù della sua efficienza religiosa, l'efficienza potenziale che esso deve avere nel mondo umano, specialmente quando questo presenta desolanti situazioni, bisogni enormi, aspirazioni legittime, fremiti inquieti ». Il Papa ha aggiunto che « non mai forse, come nel Congresso eucaristico di Bogotà, il dovere e l'urgenza di provvedere alle necessità temporali e spirituali delle moltitudini premeranno sui cuori cristiani ». Dopo essersi detto commosso al pensiero che egli stesso sarà associato a questa visione di povertà e a questa ansia di portarle effettivo soccorso, ha detto: « Si dice che troveremo laggiù fermenti di insofferenza e di ribellione anche nelle file del elei -> e dei fedeli. Quanto ci pare di comprendere queste impazienze in ciò che hanno di generoso e di positivo! Ma non potremo non essere sinceri con quanti fanno della verità e della carità legge a se stessi. Noi pensiamo che la soluzione di quelle tristi situazioni, tristissime in certi luoghi, non sia né la reazione rivoluzionaria, né il ricorso alla violenza. Per noi la soluzione è l'amore; non l'amore debole e retorico, ma quello che Cristo, nell'Eucarestia, ci insegna, l'amore che si dà, l'amore che si moltiplica, l'amore che si sacrifica. Diciamo questo, non solo per un semplice calcolo obiettivo delle causalità storiche in gioco, prevedendo quali danni, quali delitti, quali rovine, quale peggiore decadimento civile e religioso porterebbe con sé il ricorso alla rivoluzione e poi a qualche pesante dittatura, ma per impegno con Cristo ». Paolo VI ha dichiarato di non voler giudicare il fatto che In altri tempi la Chiesa e gli stessi Papi abbiano fatto ricorso alta forza delle armi anche per cause buone e con ottime Intenzioni; « per noi non è più tempo di usare la spada e la forza, fossero pur queste sorrette da scopi di giustizia e di progresso, e confidiamo che tutti i buoni cattolici e tutta la sana opinione pubblica moderna siano dello stesso parere. Noi siamo invece convinti, e lo diremo laggiù, che è maturo il tempo dell'amore cristiano fra gli uomini; questo deve operare, questo deve mutare la faccia della Terra, questo deve portare nel mondo la giustizia, il progresso, la fratellanza e la pace ». L'aereo, sul quale domani mattina alle 5 il Santo Padre parte per Bogotà, è giunto oggi alle 13 all'aeroporto di Fiumicino proveniente dalla capitale colombiana ed è staro parcheggiato in un'ala riservata, adiacente al piazzale Kennedy. Si tratta di un Boeing 7071320 B deH'Avianca, contrassegnato con la sigla HK 1402, che reca sulla fusoliera in alto a destra del portello principale lo stemma pontificio: il monte e l gigli in campo rosso vermiglio con le chiavi di San Pietro. Il Boeing, dai colori argento e bianco divisi da una fascia blu scura, è stato posto sotto la sorveglianza di agenti dell'ispettorato di p.s. presso Il Vaticano In collaborazione con la polizia aerea di Fiumicino. Per coprire i 9506 chilometri della trasvolata il jet impiegherà dodici ore ma, a causa della differenza di sette ore nel fuso orario, l'arrivo a Bogotà è previsto fra le 9,30 e le 10 di domattina. Poiché la capitale colombiana si trova a 2640 metri sul livello del mare, sono state adottate particolari misure per agevolare l'acclimamento del Papa: due ore prima dell'atterraggio verrà aumentata la pressurizzazione. Una nota autorevole dell'Osservatore Romano dice che anche questo viaggio « è positiva testimonianza di sollecitudine per tutti i popoli, per tutti gli uomini, risposta operante alle attese dell'umanità e specie dell'umanità più bisognosa ». Con palese riferimento al¬ l'invasione della Cecoslovacchia, ti giornale aggiunge che « la preghiera di Paolo VI all'altare eucaristico di Bogotà sarà ardente per il ristabilimento della pace nella libertà, dignità, indipendenza ed autodecisione dei popoli ». 1. f.

Persone citate: Paolo Vi

Luoghi citati: America Latina, Bogotà, Castel Gandolfo, Cecoslovacchia, Colombia, Roma