Il dramma nel paese invaso

Il dramma nel paese invaso Il dramma nel paese invaso Segue dalla pagina 1 informazione rimane l'agenzia Ceteka. Ore 10,32: L'agenzia Ceteka diffonde il testo di una dichiarazione inviata dal Praesidium del parlamento ai primi ministri e ai parlamenti dei cinque Paesi le cui truppe hanno invaso la Cecoslovacchia: « Il Praesidium della nostra Assemblea nazionale esprime il suo profondo e definitivo disaccordo per le azioni delle truppe alleate che oggi, senza ragione, hanno iniziato l'occupazione della nostra repubblica. Si tratta di una violazione della sovranità del nostro Stato intollerabile per le nostre future mutue relazioni. Vi chiediamo nel modo più risoluto, nel momento in cui spari vengono uditi per le strade di Praga, di ordinare immediatamente il ritiro di tutte le truppe dal territorio della nostra repubblica ». ORE 11,25: L'agenzia Ceteka annuncia che dal suo ufficio nel centro di Praga si odono colpi di arma da fuoco e che le sparatorie si vanno intensificando. ORE 12: Mezzi blindati sovietici stanno giungendo sotto le finestre dell'agenzia Ceteka, mentre la gente fugge per sottrarsi al tiro delle armi automatiche. ORE 12,51: Radio Pilsen lia continuato tutta la mattina a trasmettere messaggi di so-, lidarietà per Dubcek. Improvvisamente un uomo con forte accento russo annuncia che l'emittente sospeiide i programmi. Poco prima, l'annunciatore aveva esclamato con voce commossa: « Soldati stranieri sono giù in portineria. Da ora in poi non ascolterete più noi ma soltanto stranieri. Viva la Cecoslovacchia ». ORE 12,55: Un aereo russo « Tu 104 » sbarca all'aeroporto della capitale generali e ufficiali superiori sovietici che raggiungono subito l'ambasciata dell'U)ss a Praga. ORE 13,13: Un portavoce della presidenza della Repubblica annuncia che il presidente Svoboda è prigioniero nel castello di Praga circondato da carri armati sovietici. ORE 13,21: Il Praesidium del Parlamento invia una delegazione all'ambasciata sovietica per « stabilire contatti e trovare la possibilità di colloqui dell'ambasciatore Chervonenko con i dirigenti cèchi ». ORE 13,35: Bratislava è occupata. La strada principale della città è stipata di carri armati, mezzi blindati e altri veicoli militari. Migliaia di persone si sono ritmile sulla piazza centrale e gridano « Americani fuori dal Vietnam, russi fuori dalla Cecoslovacchia ». ORE 13,57: Il ministero degli Esteri cecoslovacco invia note di protesta a tutti i cinque paesi che hanno partecipalo all'invasione e chiede l'immediato ritiro delle truppe straniere per porre fine a questa «illegale occupazione». ORE 15: L'agenzia Ceteka annu7icia che dalle prime ore del mattino è in corso una riunione del Consiglio dei ministri. ORE 16,30: Il segretario del partito comunista, Dubcek, il presidente dell'Assemblea Nazionale, Smrkovsky, e i membri del Praesidium, Spacek e Kriegel, sono stati arrestati nella sede del Comitato Centrale da paracadutisti sovietici. "ORE 17,23: // Comitato Centrale diffonde una risoluzione con la quale convoca un congresso straordinario del partito per dopodomani alle ore 9. ORE 18,17: Undici ministri annunciano l'impegno di appoggiare « lo autorità legali della Cecoslovacchia ». ORE 19,55: Il ministro della Difesa, Dzur, proclama che l'esercito « è tutto al fianco del comandante supremo, il capo dello Stato, generale Svoboda e gli rimane fedele ». ORE 20,05: Circola voce che anche il Capo dello Stato Svoboda sia stato arrestato e portato via da due agenti in borghese.

Persone citate: Dubcek, Kriegel, Spacek, Svoboda

Luoghi citati: Bratislava, Cecoslovacchia, Praga, Vietnam