Verso la paralisi tutti i ministeri

Verso la paralisi tutti i ministeri Non rispettato il «riassetto» Verso la paralisi tutti i ministeri I consigli di amministrazione non hanno potuto essere rinnovati entro il 14 agosto come prescrive la legge - Sospesi stanziamenti, nomine ed ogni decisione sul personale (Nostro servizio particolare) Roma, 20 agosto. L'attività di quasi tutti i consigli di amministrazione dei ministeri è completamente bloccata. Provvedimenti ordinari e straordinari riguardanti i più diversi settori di competenza della amministrazione statale sono accantonati. Sono sospesi gli stanziamenti per Iniziative di vario genere nell'ambito del bilancio di ciascun dicastero, le nomine, le promozioni ed ogni decisione riguardante il personale. La paralisi dei consigli si rifletterà in breve sull'andamento della gestione e produrrà fatalmente danni e disagi anche all'esterno. La maggior parte del ministeri non ha potuto rispettare, per differenti ragioni, il termine del 14 agosto stabilito dalla recente « legge sul riassetto » per la ricostituzione dei consigli di amministrazione secondo nuove norme. Queste prescrivono, fra l'altro, l'inserimento di almeno tre rappresentanti dei dipendenti. I vecchi consigli di amministrazione hanno cessato il loro lavoro, i nuovi non sono ancora costituiti e non potranno entra/e in funzione prima di alcune settimane. I sindacati manifestano perplessità sulla validità delle deliberazioni di amministrazione « non ordinaria » adottate dopo l'entrata in vigore della « legge sul riassetto », cioè dal 14 aprile 1968 in poi. Sicuramente illegittime sarebbero considerate le decisioni che dovessero essere eventualmente prese dopo il 14 agosto. Su questo delicato problema la Presidenza del Consiglio ha inviato una circolare urgente a tutti i ministri. Dopo la scadenza fissata dalla legge (ossia a partire dal 15 agosto scorso) — avverte la circolare — « i consigli di amministrazione non potranno legittimamente funzionare se non nella composizione prevista dalle nuove norme ». I ministeri vengono, poi, sollecitati a provvedere prontamente alla ricostituzione di questi importanti organismi sulla base di precise direttive dettagliatamente illustrate nella circolare. I rappresentanti del personale dovranno essere designati, su richiesta del ministro, dalle organizzazioni sindacali a carattere nazionale maggiormente rappresentative, le quali indicheranno ciascuna tre nominativi di dipendenti della Amministrazione. Il ministro procederà, nell'ambito della terna, alla scelta dei dipendenti. Il «meccanismo» è già in moto, ma — come 6i è detto — occorrerà ancora qualche tempo perché i consigli possano riprendere la loro attività. La data del 14 agosto è la prima scadenza non rispettata fra quelle stabilite dalla « legge sul riassetto ». Le organizzazioni sindacali dei pubblici dipendenti chiedono ora con insistenza che siano trascurati gli altri termini fissati dalla legge. Fra questi il più vicino è quello del 31 dicembre. Riguarda il problema più importante per statali, ferrovieri, postelegrafonici, insegnanti, magistrati, dipendenti da altre amministrazioni e da aziende autonome: la definizione dei «parametri» (rapporti fra le varie categorie), delle tabelle retributive e delle norme esecutive del riassetto degli stipendi e delle carriere, f 4 _

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