Commedia, giallo e problemi razziali

Commedia, giallo e problemi razziali SULLO SCHERMO Commedia, giallo e problemi razziali « Come far carriera senza lavorare »: film leggero americano - « Scacco internazionale »: storia di contrabbandieri - «Tarahumara, la vergine perduta»: opera messicana sulla disperata vita degli indios negli altipiani (Romano) — Nell'originale americano, Come far carriera senza lavorare (da un romanzo di Shepherd Mead) ha la veste di un musical cui le canzoni di Abe Burrows hanno fruttato grande successo negli Stati Uniti; ma perché da noi quel « genere » è in declino, il film si presenta sui nostri schermi come mera commedia, senza inserti cantati. Poco danno, che anzi la favola, raccontata dal regista David Swift, corre così più lesta e saporita. E' quella del giovane Flinch, un modesto pulitore di vetri, che avvenutosi a leggere un trattatello sul « Come far carriera senza lavorare », decide di applicarne gli insegnamenti; e la cosa gli riesce così bene che in poco tempo, da umile impiegato di archivio, si arrampica fino alla poltrona di presidente del consiglio d'amministrazione di una grande azienda. Di suo il giovanotto non ha messo che nativa scaltrezza e una certa dose di simpatia; il resto è il frutto d'una filosofia sociale che insegna a conquistare i « posti » senza riempirli di nulla. Gli unici impedimenti che Flinch trova nella sua scalata gli vengono infatti dalla concorrenza di chi ha letto lo stesso manuale e dall'invidia dei pezzi grossi che si sentono incalzati dal nuovo venuto. Quantunque paradossale e non sostenuta da trovate straordinarie, la vicenda si sgomitola piacevolmente mettendo capo a una satira del¬ l'impersonalità, quale toccasana per « arrivare ». Vi si rivede con piacere l'ottimo Robert Morse, protagonista del « Caro estinto », cui danno man forte il divertente Rudy Vallee, Michele Lee e Maureen Arthur nella parte della segretaria scriteriata * ★ (Astor) — Scacco internazionale, diretto dall'italiano Niny Rosati, è un altro prodotto sfornato all'insegna del cinema d'evasione. Il fermo nelle acque di Civitavecchia di una nave clandestina getta lo scompiglio in una banda di contrabbandieri d'arme annidati in Berlino, i quali temono che il capitano di essa abbia rivelato i loro segretucci a un giornalista americano, Patrick, residente a Roma. Dopodiché la vicenda fa onore al titolo, si imbroglia alla maledetta, con intervento di sicari scesi dalla Germania e guai su guai per il povero giornalista, accusato d'omicidio, e malsicuro persino della moglie. Interpol e Cia sudano con lui sette camicie intorno a un mistero in cui hanno parte anche due donne, candide in apparenza, ma in realtà « agenti » di potenze straniere che vogliono la guerra. Un film che è piuttosto un enigma, ma tenuto in corsa con bravura di mestiere, vivacità di sfondi e foga di avventure. Tab Hunter e Daniela Bianchi. 1. p. * * (Metropol) - Non inganni l'ambiguo titolo di Tarahumara, la vergine perduta. Si tratta di un austero film mes¬ sicano, che anni fa ebbe un premio speciale della critica al festival di Cannes ed affronta coraggiosamente l'impegnativo tema delle minoranze razziali. Sessantamila indios vivono miseramente sugli altipiani della Sierra: quando la fame e il freddo li spingono verso la pianura, trovano i bianchi pronti ad ingannarli ed a sfruttarli. Il regista Luis Alcoriza ci racconta le vicissitudini dì un gruppo di nomadi, ponendo al centro del racconto la figura di Raul, un bianco che vuol dividerne e migliorarne la sorte. Alcoriza non commette l'ingenuità di presentarci un eroe del tutto positivo: Raul era un fallito tra la sua gente e non esita a sedurre la moglie di un amico indio. E' un uomo con le sue miserie e le sue grandezze. Riesce ad ottenere l'interessamento del governo ed a rimuovere la diffidenza dei migliori tra i bianchi. Finirà poi ucciso a tradimento, senza che nessun altro sia pronto a portare avanti la sua missione. vice

Persone citate: Burrows, Daniela Bianchi, David Swift, Luis Alcoriza, Maureen Arthur, Michele Lee, Robert Morse, Rudy Vallee, Shepherd Mead, Tab Hunter

Luoghi citati: Berlino, Cannes, Civitavecchia, Germania, Roma, Stati Uniti