Danza del fuoco a Cervinia «per fare tornare il sereno»

Danza del fuoco a Cervinia «per fare tornare il sereno» Ime grandi ierie in montagna Danza del fuoco a Cervinia «per fare tornare il sereno» Giovani villeggianti in costume hanno improvvisato la « cerimonia » propiziatoria sulla piazza del paese - Troppa pioggia quest'anno in Valle d'Aosta - Tuttavia non basta a scoraggiare chi ama passare le vacanze nelle località alpine - Tutto esaurito in parecchi alberghi (Dal nostro inviato speciale) Aosta, 13 agosto. Sulla piazza di Cervinia giovani e ragazze in pittoreschi costumi hanno improvvisato danze esotiche attorno ad un grande falò. La signora Gasperl, moglie del grande Leo, ha voluto lanciare nel rogo anche alcuni dischi della canzone Luglio vincitrice del recente concorso radiofonico di St-Vincent « Un disco per l'estate ». I turisti, a passeggio, osservavano incuriositi lo strano rito. Il Cervino era assente, avvolto in una pesante coltre di nubi. La originale manifestazione voleva avere carattere propiziatorio « per cacciare il maltempo e far ricomparire il sole ». Era sottintesa una sottile vena di scherzosa protesta contro le pubblicazioni turistiche della Valle d'Aosta che dicono: « La media annua è di 585 millimetri di pioggia. Bisogna scendere nelle Puglie per ritrovare medie così basse di precipitazioni atmosferiche. Essa è fra le più basse d'Europa ». Un villeggiante ha soggiunto: « Non si deve promettere se poi non si è in grado di mantenere ». Ha siglato la battuta con un cordiale sorriso ed ha proseguito la sua passeggiata. Il maltempo non cancella l'amore per la montagna. L'aria è balsamica e ristoratrice anche se è un pochino umida. Quelli che non hanno voglia di sorridere sono gli albergatori, negozianti, titolari di esercizi pubblici, dirigenti delle Aziende di soggiorno. Nelle ultime settimane le giornate di sole sono state rare. Il cattivo tempo ha compromesso il turismo della seconda metà di luglio e crea preoccupazioni, in tutta la Valle d'Aosta, anche per le « presenze » di agosto. Al momento molti alberghi hanno raggiunto il « tutto esaurito » e gli altri sono quasi al « completo ». I campeggi, nella Valle, sono molto frequentati; gli alloggi in affitto in gran parte occupati. C'è però la paura che se il cattivo tempo tornasse i villeggianti anticipino le partenze per rientrare in cittàT Si tratta di preoccupazioni giustificate. Le presenze di agosto rappresentano, da sole, un terzo di tutto il turismo annuo della Valle, che nel '67 è stato di 2 milioni e mezzo di presenze, di cui 300 mila riguardanti gli stranieri. E' chiaro che se ad un luglio poco buono si aggiungesse tutto un agosto cattivo, la situazione potrebbe diventare assai pesante. Nel primo semestre di quest'anno, fino a giugno, le cose non erano andate male: le presenze italiane, in tutta la Valle d'Aosta, risultavano 393 mila (57 mila in più del corrispondente periodo dell'anno scorso) e quelle straniere 96 mila (cifra analoga al 1967). Le statistiche di luglio non sono ancora note. Si parla di un calo del 15-25 per cento a seconda delle località. Al maltempo si sono purtroppo aggiunti altri fattori. La crisi francese ha dimezzato il flusso dei turisti transalpini ed ha stroncato il « va e vieni » dei francesi che venivano a far la spesa in Valle d'Aosta perché il cambio favorevole rendeva i prezzi convenienti (oggi in parecchi locali il franco è cambiato alla pari con la lira). Le restrizioni valutarie hanno ridotto gli arrivi dall'Inghilterra. Belgi e olandesi invece sono in aumento, ma si tratta di apporti modesti, almeno per ora. L'effetto delle autostrade (per la fine di settembre si dovrebbe passare anche sotto la Mongiovetta) è stato positivo. L'apertura della « bretella » Santhià-Ivrea ha avuto conseguenze persino sorprendenti: i milanesi arrivano nella Valle in numero crescente ed è invogliato anche il turismo da Roma e dall'Italia del Sud. Sull'asfal to bagnato abbiamo visto correre parecchie macchine targate Firenze, Roma, Napoli, Bari. C'è però una minoranza che teme il completamento bell'autostrada della I Valle d'Aosta e di quella da | Torino a Fossano, per Ceva e Savona: « Quando il sistema autostradale sarà ultima lo si andrà da Berna al mare \ in una giornata e non sarà più necessaria la tappa di Aosta ». Le autostrade, anche se an- j cora incomplete, hanno de I terminato un sensibile au mento del numero dei cam- evsnosm4candi'llPnAsgaetmvdlsdgnpoggiatoli italiani, con tende j e con roulottes. Il fenomeno viene registrato ma non suscita particolare soddisfazione perché gli albergatori, è ovvio, preferirebbero il turista che vive a pensione in camera d'albergo. Nella Valle esistono oltre 42 mila posti letto di cui circa 20 mila negli alberghi (gli altri sono nelle pensioni e nelle case private). L'indice di utilizzazione è basso: circa il 19 per cento in relazione ai giorni di apertura effettiva degli alberghi (in Svizzera l'indice è del 50 per cento). « La scarsa utilizzazione degli impianti — si afferma — impedisce di battere la concorrenza puntando sui prezzi ». Anche se la stagione del '68 dovesse essere grama le prospettive di sviluppo del turismo in Valle d'Aosta, nel prossimo futuro, appaiono promettenti. L'opera di promozione svolta dall'assessora¬ to al Turismo presieduto dal dott. Balestri è vivace e gli appoggi alle iniziative alberghiere consistenti (la Regione autonoma paga interamente gli interessi sui mutui fino a 10 milioni; i due terzi: fino a 25 milioni e la metà fino a 50 milioni. Per l'anno prossimo è previsto l'inizio dei lavori per il grande centro turistico di Pila, con la capacità di 4500 posti letto. In tutta la Valle si moltiplicano le richieste di permessi di costruzione per villette e condominii. anche in vista dell'entrata in vigore della nuova legge urbanistica, più restrittiva. Servizi aerei ed autostrade consentiranno quest'anno di rivolgersi agli stranieri con uno slogan suggestivo: «In 200 minuti da Bruxelles alle grandi stazioni sciistiche delle Alpi italiane». Sergio Devecchì Ogni pretesto serve ai giovani villeggianti per trascorrere in allegria la vacanza. La foto, scattata nei giorni scorsi a Cervinia, mostra un gruppo di ragazzi attorno ad un falò acceso per propiziare il bel tempo (Moisio) ' iiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii iiiimiiiiMiimmniiiiiiiiiMiiiiiimiiiimiiimiMnmiiiiminimiimiii^

Persone citate: Gasperl, Moisio, Sergio Devecchì