La musica più moderna al festival di Venezia

La musica più moderna al festival di Venezia Il programma della rassegna internazionale La musica più moderna al festival di Venezia Concerti sinfonici, musica elettronica e balletti dal 7 al 14 settembre Classici del Novecento e opere recentissime, con molte novità assolute (Dal nostro corrispondente) Venezia, 13 agosto. La trentunesima edizione del Festival internazionale di musica contemporanea della Biennale si inaugurerà il 7 per concludersi il 14 settembre. La New York Philharmonic, sotto la direzione di Léonard Bernstein, inaugurerà la rassegna con un programma comprendente l'« ouverture » dell'Italiana in Algeri di Rossini, la Sinfonia n. 3 di William Schuman e la Sinfonia fantastica di Berlioz. La New York Philharmonic eseguirà un altro concerto la sera dell'8 settembre: in programma la Sinfonia n. 3 di Roy Harris e la Sinfonia n. 5 di Gustav Mahler. Due concerti saranno offerti anche dalla Het Residentie Orkest dell'Aia, diretta da Bruno Maderna, il 9 e 10 settembre. Il primo concerto riproporrà Le martyre de Saint Sébastien di Debussy e. i Cinque pezzi per orchestra d'archi op. 5 di Anton Weber, accanto ai quali verrà eseguito Figures, prismes, doubles di Pierre Boulez e, in prima assoluta, il Secondo concerto per oboe dello stesso Maderna, per l'interpretazione dell'oboista Lothar Faber. Lo stesso rapporto tra classici del Novecento e opere recentissime è nel secondo concerto dell'orchestra olandese: da un lato i Cinque pezzi per orchestra op. 16 di Arnold Schònberg e la Suite de danses di Bela Bartok; dall'altro le partiture dei giovani Jan van Vlijmen (Serenata II per flauto e orchestra, flautista Koos Verheul) e Valentin Silvestrow (Eschatophonieì. La serie dei concerti di musica da camera si apre, il pomeriggio del 9 settembre, con un concerto interamente dedicato a Goffredo Petrassi. Saranno eseguiti i Mottetti per la Passione e i sei NonsenSe (l'ultimo dei quali in prima assoluta) per coro misto a cappella, Tre per sette scritto cioè per tre esecutori e sette , strumenti a flato, i recenti Estri, per 15 esecutori e la nota Serenata per cinque esecutòri. Nel pomeriggio del 10 avrà luogo un concerto di musica corale, con la partecipazione dei solisti del coro della Radiotelevisione francese e degli strumentisti dell'orchestra del Teatro La Fenice diretti da Marcel Couraud. Oltre ad opere già note, quali Das Augenlicht di Webern, Stabat Mater di Penderecki e Requiem cantices di Strawinsky, saranno per la prima volta eseguiti in Italia i Cinq rechants di Olivier Messiaen e le attesissime Nuits di Iannis Xenakis. La giornata dell'I 1 settembre prevede due concèrti di musica da camera. Il primo, accanto a due lavori di Bruno Bartolozzi, Concertazioni per oboe e alcuni strumenti (oboista Lawrence Singer) e Tres recuerdos del cielo per voce e strumenti (solista Luisella Ciani), consta di tre novità assolute: Musica per quartetto di Boris Porena e String Quartet n. 6 dell'australiano Peter Sculthorpe nella interpretazione del Quartetto della Società cameristica italiana, e Koromogae per soprano e 19 strumenti di Yoritsunè Mutsudaira, nell'esecuzione del soprano Michiko Hirayama e dell'orchestra del Teatro La Fenice diretta da Ettore Gracis. Nel concerto serale, il pianista Alexis Weissenberg interpreterà i 24 Preludi di Claude Debussy. Il Gruppo d'improvvisazione di nuova consonanza terrà nel pomeriggio del 12 settembre. In collaborazione con lo Studio R7 di Roma, un concerto di musica elettronica e strumentale. Fanno parte del complesso i seguenti compositori:' Mario BertonCini, Walter Branchi, Franco Evangelisti, John Heineman, Roland Kayn, Eglsto Macchi ed Ennio Morricone. Karlheinz Stockhausen è presente al festival veneziano con l'imponente Hymnen, musica elettronica e concreta con solisti.- Il Dance Theater of- Alwin Nikolais presenta, la sera del 13 settembre, imago: coreografia, scene, costumi, suoni e luci sono a cura -li Alwin Nikolais. La giornata conclusiva del festival comprende due concerti, l'uno da camera e l'altro sinfonico. Il primo annovera cinque prime esecuzioni assolute: Berlin 31, per 12 strumenti, di Francesco Carraro; Fossile, per voce e otto strumenti, di Francesco Pennisl (baritono Therman Baile*y); Improvvisazione III, per otto esecutori, di Fausto Razzi, opere tutte eseguite dal Gruppo strumentale del Tea¬ tro La Fenice diretto da Giampiero Tavèrna; a conclusione del concerto, Sylvàno Bussotti propone, sulla scia del largo successo dello scorso anno e a completamento dei Cinque frammenti all'Italia, altri due lavori per sestetto vocale: La curva dell'amore e Rar'ancora, nella esecuzione del Sestetto Luca Marenzio. All'orchestra del Teatro La Fenice diretta da Ettore Gracis è affidato il concerto di chiusura. A parte Leonce und und... di Rolf Riehm. vincitore del Premiò Marzotto 1968, le altre quattro opere sono tutte in prima esecuzione assoluta: Sequenze, per orchestra da camera, di Armando Gentilucci; L'aredodese di Gianfrancesco Malipiero; Totale III, per voce femminile, contrabbasso solista ed orchestra, di Giorgio Gaslini, e infine Concerto per orchestra di Niccolò Castiglioni. g- gr.

Luoghi citati: Italia, Roma, Tres, Venezia