Il psu contraria ad agni rinvio della Mostra del cinema di Venezia

Il psu contraria ad agni rinvio della Mostra del cinema di Venezia Sempre aperta la cria! del festival sulla Laguna Il psu contraria ad agni rinvio della Mostra del cinema di Venezia Varie personalità del partito e lo stesso «Avanti!» affermano che non bisogna fare il gioco del cinema «commerciale» che si vuole combattere (Nostro servizio particolare) Roma, 7 agosto. Attraverso dichiarazioni di suoi esponenti, il psu si è oggi detto contrario ad un rinvio della XXIX Mostra cinematografica di Venezia (25 agosto-7 settembre), ed ha in tal modo sconfessato la richiesta fatta domenica dall'Acanti.' e lunedi dall'on. Querci, della corrente lombardi ana La duplice iniziativa aveva suscitato la reazione di cin¬ que dirigenti della federazione socialista veneziana che, pur sollecitando la sostituzione del prof. Luigi Chiarini, hanno chiesto al psu di agire in difesa della rassegna. Oggi, a complicare le cose, un comunicato della Federazione precisa che i cinque componenti del direttivo non hanno espresso il punto di vista degli organi locali del partito. Stamane, però, il responsabile nazionale della sezio¬ ne Cultura del psu, dott. Guido Ruggiero, ha dichiarato che un rinvio della Mostra «finirebbe per favorire proprio quelle forze ' del cinema commerciale che si dice di voler combattere » attraverso il boicottaggio. Ancor più recisa la polemica dell'ex ministro delle Finanze Preti: « La questione non è stata sollevata dal psu — ha detto — ma da alcuni redattori deZZ'Avantil, che non hanno una particolare qualificazione politica». I problemi culturali vanno affrontati con serietà, ha aggiunto, e i difetti della Mostra e il temperamento estroso del prof. Chiarini « non sono buoni motivi per associarsi a gente che chiede, sema plausibili motivi, il rinvio della rassegna ». Anche l'ex ministro Tolloy, che è parlamentare veneto, lamenta in una lettera che uscita domani sull'Atlanti.', che il giornale del psu abbia «espresso pareri che non provengono da organismi centrali del partito e sui quali la federazione di Venezia non è stata nemmeno consultata, né i parlamentari veneti del psu che pure si sono interessati della questione, fra cui il sottoscritto ». Secondo Tolloy, la conseguenza di « tale disfunzione è che il partito — come già per il Sifar — riesce ad apparire perdente in battaglie vinte ». Pur addossando a Chiarini il torto delle dimissioni, la lettera le inquadra nelle difficoltà dei psu. Conclude affermando che la linea seguita da Chiarini « era l'unica valida per salvare, se possibile, il Festival di Venezia ». Dal canto suo 1'AuanÉt.' pubblicherà domani un articolo del critico cinematografico Lino Miccichè, che è anche presidente del Festival di Pesaro. Egli sostiene che « i più accaniti nemici di Chiarini ora strumentalmente lo appoggiano » e riconosce che, se pure insufficiente per il futuro della rassegna, « la linea Chiarini è stata e resta la più avanzata espressa dalla Mostra dalle sue origini ad oggi nell'ambito delle sue invereconde strutture». La sostituzione dell'attuale direttore non risolverebbe le difficoltà, forse le aggraverebbe. Quindi VAvanti! chiede che il governo o i dirigenti della Mostra, se davvero non vogliono lo scontro, facciano un deciso gesto politico, anziché osservare in silenzio 11 caos che si sta creando attorno a Venezia. Lamberto Fumo

Persone citate: Chiarini, Guido Ruggiero, Lamberto Fumo, Lino Miccichè, Luigi Chiarini, Querci

Luoghi citati: Pesaro, Roma, Venezia