La tragedia di un gerarca

La tragedia di un gerarca C R Q N A CU TELEVISIVA La tragedia di un gerarca Drammatico e teso documentario di «Almanacco» sul diario di Galeazzo Ciano - Un film quasi comico di Lizzani • Stasera "show" di Claudio Villa in «Senza rete» e "reportage" sulla California Veramente eccellente, ieri sera, il lungo servizio di « Almanacco » sul diario di Galeazzo Ciano: un pezzo che vorremmo definire televisivamente esemplare. L'autore, Francesco De Feo, ha adottato un procedimento semplice ed efficace: ha ricostruito con immagini di repertorio, molto ben scelte e molto ben montate, una breve storia del fascismo e dell'Italia come l'aveva vista Ciano nel suo diario: e le ha commentate con le parole del « delfino » del duce, senza aggiungervi una sola frase. L'effetto è stato notevole. Si è partiti dall'esaltazione del regime, delle parate, dei salti nel cerchio di fuoco, dall'entusiasmo incondizionato e fanatico per il suocero Mussolini « che ha sempre ragione », si è passati attraverso i primi dubbi, le prime esitazioni, le battute ironiche, e si è arrivati infine al disgusto per i nazisti, all'odio per la Germania, alla tristezza per una. guerra non sentita, al presentimento della catastrofe personale e collettiva. «La vicenda di Ciano è la tragedia di un uomo e di una famiglia — s'era detto nella breve introduzione del documentario — ma la tragedia del popolo italiano è stata assai più grande ». E' sorprendente come in quaranta minuti circa si sia potuta condensare una materia cosi complessa e così vasta. La ragione sta nell'esatta rispondenza tra la parte visiva e quella parlata, in genere difficile da ottenere. Non si insisteva mai troppo su una sequenza: le immagini erano rapide, ma significative ed essenziali, e ora assecondavano le osservazióni di Ciano, ora le contrastavano bruscamente e brutalmente. Anche il sottofondo musicale era apprezzabile, in un'alternativa amarosarcastica di inni marziali e di banalissime canzonette dell'epoca: * ★ Si è tentato sul secondo canale il recupero di un assai discusso film di Carlo Lizzani, Lo svitato (1956). Anche rivisto a distanza di dodici anni, il film resta quello che è: un film sbagliato perché vuole essere comico e la comicità non è nelle corde di Lizzani. Tuttavia bisogna riconoscere a Lo svitato il tentativo di svincolarsi dall'umorismo, di grossa grana che dominava il cinema italiano di allora; e riconoscere inoltre che in mezzo a troppe sequenze meccaniche e cerebrali e quindi' gelide ci sono momenti, due o tre, di autentico divertimento, quando la storia riesce ad attingere gustose dimensioni surreali. In coda, una personale di Otello Frofazio, un cantautore . che • lavora con estrema serietà' facendo rivivere*— e interpretandole con ardore e insieme con tecnica raffinata — bellissimi motivi popolari del Sud. ★ * Stasera si ripresenta sul canale nazionale la trasmissione canora « Senza rete », adatta alla stagione estiva. E' di turno Claudio Villa, reduce da un Cantagiro non precisamente trionfale. Canterà le sue melodiche canzoni assistito da Ombretta Colli e circondato dal consueto manipolo di ospiti d'onore. Alle 22 circa seguirà « Controfatica », una rubrichetta delle vacanze che sino ad ora non è riuscita a- convincere. Stavolta ci dovrebbe essere, per lo meno, un ar¬ gomento concreto: ossia il costo medio ' delle vacanze degli italiani. Inoltre dovrebbe andare in onda il servizio sull'isola di Lampedusa, già promesso la settimana scorsa. Secondo canale. Alle 21,15 debutterà l'inchiesta a puntate « California » di Antonello Branca: si tratta di un'indagine sul famoso Stato americano considerato il « polso » dell'intera America presente e futura. Il titolo dell'esordio è molto indicativo «Los Angeles, una città in automobile ». Indi, registrazione di uno show di canzonette effettuato al Lido di Venezia, presentatori Aba Cercato e Mike Bongiorno. ★ ★ Per martedì prossimo è annunciato il giallo-comico Hanno ucciso il miliardario, con Nino Taranto, Bianca Toccafondi, Mario Valdemaro e Ernesto Calindrl. La commedia è stata realizzata negli studi di Torino, con la regìa di Alda Grimaldi. Si sta allestendo a Milano La piccola città di Thorton Wilder. La regìa sarà di Siiverio Blasi, il cast è formato da Raoul Grassilli, Mario Carotenuto, Edda Albertini, Gabriele Antonini, Giulia Lazza- rini. u. bz.

Luoghi citati: California, Germania, Italia, Lampedusa, Lido Di Venezia, Milano, Torino