Cadavere con due coltelli nel petto e un crocifisso sorretto dai manici

Cadavere con due coltelli nel petto e un crocifisso sorretto dai manici Allucinante delitto in un casolare della Val Varaita Cadavere con due coltelli nel petto e un crocifisso sorretto dai manici La vittima è un pensionato, 71 anni, di Rossana - Viveva solo - Il figlio lo ha trovato addossato all'angolo di una stanza, quasi in piedi, il corpo appoggiati preso un crocifisso di legno e gliel' quasi in piedi, il corpo appoggiato su una bicicletta - L'assassino, dopo avergli:conficcato nel torace i due coltelli, ha^ liel'ha adagiato sul petto - L'omicida, un giovane dr Busca', è stati? arrestato e ha confessato" (Dal nostro inviato speciale) Saluzzo, 6 agosto. Un anziano pensionato è stato trovato cadavere (ucciso da due coltellate) nel primo pomeriggio di oggi dal figlio, che era andato a fargli visita: si chiamava Giovanni Rinaudo, di 71 anni, meglio conosciuto col nomignolo di « Bricasot ». I carabinieri di Costigliole hanno arrestato, sotto l'accusa di assassinio, un giovane di Busca, il bracciante venticinquenne Pietro Villar. II Villar ha dichiarato che domenica era salito dal Ri- naudo e a un certo momento fra loro era scoppiata una lite. « Il Rinaudo mi si è avventato contro — ha detto Pietro Villar — e io mi sono trovato nella necessità di difendermi. Allora ho afferrato un coltello che era sul tavolo della cucina e l'ho colpito al petto. Purtroppo l'ho ucciso». ire realtà — secondo quanto appurato dai carabinieri — il giovane ha piantato un altro coltello nel petto del pensionato e ha messo poi un crocifisso tra l'uno e l'altro per far credere a un allucinante suicidio. Il delitto sarebbe maturato in un'atmosfera di sordida amicizia. Il Rinaudo. rimasto vedovo qualche anno fa, viveva solo in una casetta in località Ambrosi 79, della frazione Madonna delle Grazie di Rossana, in Valle Varaita. Aveva una modesta pensione arrotondata dal reddito di un piccolo appezzamento di terreno. Viveva con queste poche migliaia di lire al mese e, a quanto si dice, aveva anche risparmiato un gruzzoletto, che sembra custodisse in casa. L'avevano visto l'ultima volta a Rossana domenica mattina; era sceso in paese per presenziare al funerale di un suo coetaneo. Nessuno dei pochi abitanti della borgata l'aveva visto nel pomeriggio di domenica o durante la giornata di ieri. L'ha trovato, oggi, cadavere suo figlio, in un angolo della stanza, a pianterreno. Il medico legale, dott. Mario Del Pont, ne ha fatto risalire il decesso alla notte tra domenica e lunedì. Il cadavere del Rinaudo era in un angolo della stanza, quasi in piedi, il corpo sorretto dalla ruota anteriore di una bicicletta, le mani sollevate all'altezza del viso, quasi in un estremo tentativo di difesa. Sulla parete l'impronta di una mano insanguinata. Due coltelli da cucina, col manico di legno, gli erano stati piantati nel petto: uno nella zona sottosternale, l'altro a una distanza di quindici centimetri, nella regione cardiaca. L'assassino aveva poi staccato da una parete un crocefisso in legno e lo aveva messo sul petto della vittima. 1 manici dei due coltelli servivano da sostegno ai bracci del crocefisso. Sul posto si recavano immediatamente il procuratore della Repubblica di Saluzzo. doli Salis. il sostituto procu ratorc dott. Ignesti. il questo re di Cuneo, i carabinieri di Cuneo. Saluzzo e Costigliole Agli inquirenti il locale abi tato dal pensionato appariva in ordine. L'arredamento, co¬ stituito soltanto da un tavolo, quattro sedie, un letto e un armadio, era apparentemente al suo posto. Sul tavolo una bottiglia di vino e due bicchieri; sotto una sedia un'altra bottiglia di vino, rovesciata. Il cappello del Rinaudo era sul pavimento vicino a un portafogli, vuoto. Così era apparsa agli inqui reuti la raccapricciante scena, così come l'aveva vista, verso le 16.30, il figlio Co stanza Rinaudo, di 31 anni, che abita a Verzuolo e fa l'operaio in uno stabilimento locale. Il giovane era salito alla casetta, subito dopo pranzo, a trovare il padre. Lo faceva spesso. Gli altri figli del Rinaudo Maria Maddalena, di 37 anni, sposata a None, Giuseppe, di 40 anni, che fa il bracciante a Busca, Renato, di 32, operaio alla Fiat dì Carmagnola, e Margherita, di 29. pure abitante a None, andavano molto più di rado a trovare il loro genitore. Dopo il sopralluogo, la salma del Rinaudo è stata portata all'obitorio del cimitero di Rossana. Vincenzo Isasca La vittima Giovanni Rinaudo, di 71 anni, ed il figlio Costanzo che l'ha trovato morto nella casa sui monti