La Procura generale interviene nell'inchiesta per il col. Rocca

La Procura generale interviene nell'inchiesta per il col. Rocca La morte dell'ex ufficiale del Sitar La Procura generale interviene nell'inchiesta per il col. Rocca Il Procuratore capo di Roma avoca a sé le indagini - Il colonnello era stato trovato morto nel suo ufficio il 27 giugno - Secondo la polizia è un suicidio - Ma non tutto appare chiaro (Nostro servizio particolare) Roma, 27 luglio. Le indagini sulla morte del colonnello Renzo Rocca, già del Sifar, sono state avocate dalla Procura generale. La decisione è stata presa dal dott. Guarnera, capo di questo ufficio. Ai giornalisti ha spiegato: « Si tratta di una decisione che rientra nei miei poteri discrezionali. D'altra parte non è la prima volta che la Procura generale avoca a sé dei procedimenti. Quello che posso assicurare è questo: l'iniziativa è stata presa nel supremo interesse della giustizia ». Le prime indagini sul caso Rocca erano state condotte dal sostituto Procuratore della Repubblica Pesce. La morte del colonnello era stata attribuita a suicidio dalla polizia (dopo il referto dell'istituto di medicina legale). Ma alcuni punti apparivano oscuri, e la Procura della Repubblica aveva voluto approfondire l'inchiesta, nella quale si erano inseriti anche alcuni ufficiali del servizio informazioni della Difesa, come ha confermato lunedi scorso alla Camera il ministro della Difesa Gui. Il magistrato aveva ordinato l'autopsia, aveva fatto sequestrare nell'ufficio di via Barberini numerosi documenti, aveva interrogato testimoni. Ora l'incarta^ mento da lui raccolto è passato nelle mani del dottor Saverio Gabriotti, il sostituto Procuratore generale incaricato dal dottor Guarnera di interessarsi del caso. Renzo Rocca fu trovato ucciso nel suo ufficio dalla segretaria alle 17,30 di giovedì 27 giugno. Il cadavere era steso sul pavimento, dietro la porta d'ingresso. Accanto aveva una pistola « Beretta » calibro 6,35, dorata e con il calcio di madreperla, dalla quale mancava un proiettile. Il colpo, accertarono i medici legali, era stato sparato da breve distanza. Si pensò immediatamente al suicidio. Ma successivamente la personalità del colonnello, il ruolo che aveva ricoperto al Sifar per parecchi anni, l'attività da lui svolta dopo aver lasciato il servizio, alimentarono dubbi e interrogativi. L'intervento della Procura generale sembra confermare la complessità e la delicatezza del caso nei suoi riflessi per la sicurezza del Paese. I deputati socialproletari Lami, Lattanzi e Luzzatto hanno presentato alla Camera un'interrogazione per sapere « se corrispondono a verità le notizie relative all'avvenuta avocazione da parte della Procura generale della Repubblica del procedimento relativo alla morte del colonnello Rocca, affidato in istruttoria sommaria alla Procura della Repubblica di Roma, quando le indagini istruttorie erano in pieno svolgimento ». Chiedono inoltre di sapere « quali ne siano state le ragioni e se presso la magistratura inquirente vi siano state interferenze o pressioni di uffici a essa estranei ». r. s. li colonnello Rocca trovato morto nel suo ufficio (Tel.)

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