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Accusata di aver bruciato vivo il marito rapisce il figlio affidato a un istituto Drammatico scena in un collegio sulla strada di Superga Accusata di aver bruciato vivo il marito rapisce il figlio affidato a un istituto Il bimbo, 5 anni, era stato tolto alla donna per ordine del Tribunale - Prosciolta in istruttoria a Cagliari, la sventurata è venuta a Torino per riottenere il ragazzo - Glielo negano - Allora decide l'azione di forza: va a trovare il bimbo e fugge con luì scavalcando il muro di cinta - Poi lo affida a un conoscente che lo porta nel Sud - Ci ha detto': «Il mio sangue, è mio dirittoi canto suo, aveva presentato do Una madre ha rapito il figlio di 5 anni che era stato affidato dal Tribunale del minorenni alla sezione di Superga dall'Istituto per l'Infanzia. Protagonisti della vicènda sono Pasqualina Stara vedova Melis, 46 anni, via Artom 99, e 11 suo bimbo Carlo. La donna e la figlia Loredana, 26 anni, erano state arrestate lo scorso novembre sotto l'accusa di avere ucciso, appiccandogli fuoco, il rispettivo marito e padre Eflsio. La fosca vicenda risale a 8 anni fa. Nel gennaio del '60, a S. Gaetano di Quartuccla (Cagliari), Eflsio Melis fu trovato nella cucina di casa sua, coperto da tremende ustioni. Mori senza riprendere conoscenza. L'Inchiesta del carabinieri fece sorgere dubbi sulla versione fornita dalla moglie e dalla figlia dello sventurato, ma non furono raccolte prove sufficienti per un'incriminazione. Lo scorso novembre le indagini vennero riaperte e le due donne, dà parecchi anni residenti nella nostra citta, portate in carcere. In seguito, assolte In istruttoria, riacquistarono la libertà. Nel periodo in cui la vedova rimase in prigione, 11 piccolo Carlo, nato da una sua relazione successiva alla tragica fine del .maritò, venne affidato a un'altra figlia di lei, Filomena Beltrame, 21 anni, via Artom 99 e poi, per ordine del magistrato, all'Istituto per l'Infanzia. « Non capisco perché hanno voluto portarlo via — dice ora la Melis —. Filomena era in grado di badargli e non gli mancava nulla ». Ma il Tribunale riteneva che la donna non fosse In grado di assicurare una tranquilla esistenza al bambino. L'Istituto, dal manda per ottenere lo « stato di adott abilità » del bimbo. Messa al corrente della decisione mentre si trovava in carcere, la Melis vi si era opposta vivacemente, scrivendo ad avvocati e giudici. Tornata in libertà, la donna si è precipitata a Torino per riprendersi 11 figlio. Racconta: «All'Istituto mi hanno risposto che non potevano consegnarmelo se prima non dimostravo di poterlo mantenere. Allora ho cercato un lavoro ». Assunta nel giorni scorsi in una fabbrica alla barriera di Francia, ieri la donna è andata a Superga, decisa a portare via il bimbo a qualunque costo. Ha approfittato dell'assenza della suora, Impegnata al telefono, si è .presa Carlo in collo, ha scavalcato 11 muro di cinta e si è dileguata nel prati. L'abbiamo avvicinata a tarda sera, nell'alloggio di via Artom. Ci ha detto: « Ho ripreso mio figlio perché volevano portarmelo via. Ritengo di non avere fatto nulla di male: una. madre ha pure 11 diritto di stare accanto al suo sangue ». Carlo non era con lei. Stando alle sue dichiarazioni mezz'ora dopo il « ratto » l'avrebbe affidato ad un conoscente che gestisce un servizio abusivo per il trasporto di viaggiatori diretti a Foggia. « Laggiù ho del parenti che gli vogliono bene. Carlo non mi lascerà mai più ». — Il girovago Teresio De Claudio, 24 anni, è entrato Ieri, ubriaco, nella trattoria di via Valdellatorre 120. Alla proprietaria Alessandrina Colombatto, 29 anni, ha chiesto un bicchiere di vino, poi ha cominciato a infastidire gli avventori. Poiché nessuno gli dava retta ha estratto un coltellino minacciandoli. Gli sono balzati addosso e Io hanno trattenuto fino all'arrivo di una radiomobile. E' stato arrestato per minacce e ubriachezza molesta. Pasqualina Melis: « Carlo non mi lascerà mai più ». Il bimbo fotografato pochi giorni fa con la sorella Loredana