Si aggravano i contrasti nella dc per la nomina del nuovo sindaco
Si aggravano i contrasti nella dc per la nomina del nuovo sindaco La Giunta è sempre in crisi, la città attende Si aggravano i contrasti nella dc per la nomina del nuovo sindaco Ieri a Roma, presso la direzione nazionale, si sono incontrati i rappresentanti delle diverse correnti Dorotei e fanfaniani di Arnaud hanno proposto come sindaco il dottor Dotti o Farcii. Picco - La sinistra ha insistito sul • prof. Grosso - Mancato l'accordo, si ritorna alle discussioni in sede locale Ci telefonano da Roma: Nuovo rinvio nella soluzione della crisi comunale di Torino. I rappresentanti del-le diverse correnti della de si sono riuniti a Roma presso la direzione nazionale del partito, ma non hanno trovato un accordo. All'incontro hanno partecipato i dirigenti torinesi della de Calieri, Fiore e Borgogno; gli onorevoli Donat Cattin, Curti, Arnaud e Bodrato. Era il secondo scambio di idee dopo il primo incontro avvenuto la settimana scorsa e doveva essere decisivo. Si sarebbe dovuto trovare un accordo sul nome del sindaco. Invece l'intesa non c'è stata. Secondo notizie raccolte negli ambienti democristiani i dorotei ed i fanfaniani che fanno capo all'on. Arnaud avrebbero proposto alcuni nomi in sostituzione del prof. Grosso. Tra le altre candidature sono state avanzate quelle del dott. Dotti e dell'architetto Picco. Ma gli onorevoli Donat Cattin e Curti hanno insistito perché sia riconfermato sindaco il prof. Grosso. Essi ritengono che non esistano motivi per un cambiamento del sindaco e affermano: « Con l'attuale direzione del Comune si può benissimo realizzare il programma concordato con i socialisti per l'ultimo periodo del ciclo amministrativo in corso prima delle elezioni del prossimo anno ». Se verrà seguita un'altra linea «z consiglieri della sinistra non entreranno in Giunta ». Hanno annunciato che «ì consiglieri della sinistra de non sono disponìbili per una giunta presieduta da un altro sindaco ». Questo atteggiamento contrasta, con lè richieste del socialisti che Sostengono la necessità di « cambiare la conduzione della Giunta per darle maggior efficacia nella realizzazione di un programma preciso e limitato nel tempo». Com'è noto, la crisi ha avuto inizio il 17 giugno con la presentazione al Consiglio, che le ha accettate, delle dimissioni del sindaco e degli assessori. Il prof. Grosso ed i 18 consiglieri de e psu avevano deciso di rassegnare il mandato in seguito alla proposta socialista di un « rinnovamento degli orientamenti politici » e di trattative per un rilancio programmatico. Pochi giorni dopo la seduta del Consiglio, le segreterie dei due partiti di maggioranza hanno deciso di aprire i colloqui per una nuova Giunta di centro-sinistra. Sono iniziati gli incontri e le delegazioni della de e del psu hanno concordato un programma stralcio che deve essere ora sottoposto agli organi di partito. Sulle opere da realizzare l'intesa è facile. Più delicata la distribuzione degli incarichi e la scelta del sindaco. I socialisti aspettano propc^ ste dalla de. I democristiani sono divisi ed hanno chiesto l'intervento della direzioneiiiiuium romana, che però non è stato conclusivo. ★ * La discussione sulla crisi al comune di Torino torna ora in sede locale. Nella de torinese abbiamo raccolto ieri sera due tesi. C'è chi sostiene che la designazione del sindaco e degli assessori spetta al comitato cittadino: « Il gruppo consiliare dovrà ade¬ guarsi per disciplina di partito ». Una parte dei consiglieri comunali difende invece le prerogative del gruppo. « Siamo noi — affermano — che dobbiamo scegliere i componenti della Giunta». Oggi e domani si riuniranno il comitato provinciale e quello cittadino della de. Formuleranno indicazioni sul programma e sugli incarichi. Lunedi è convocato il gruppo consiliare. Nel frattempo i dirigenti socialisti esamineranno il testo programmatico concordato dalle delegazioni. La riunione dell'esecutivo del psu è prevista per venerdì. Ma allo stato dei fatti la soluzione della crisi, che si trascina ormai da 37 giorni, appare ancora lontana.
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