La cortesia non costa nulla

La cortesia non costa nulla La cortesia non costa nulla SI va negli uffici statali e parastatali sempre con fastidio, qualche volta con angoscia. SI va a portare soldi all'Esattoria o a ritirare la pensione, si va a spedire una « raccomandata » o a chiedere lo stato di fami-, glia o a denunciare la nascita del figlio, e si teme di fare coda davanti a uno sportello. E c'è la preoccupazione di essere trattati in maniera brusca o rude dall'impiegato, che talvolta sembra scontento di vederci. C'è il timore di essere giudicati rompiscatole. Spiace ammetterlo: l'utente, il contribuente, l'abbonato, il pensionato, il cliente troppo spesso si sente meschino davanti a uno sportello, glt capita di essere strapazzato da chi sia dall'altra parte. Le cose stanno per cambia¬ re. La Società dei telejonì ha aperto la sede in corso Inghilterra (sostituisce quella di via Conflenza) dove i'« utente » è padrone. Non più code. Se c'è da aspettare, ci sono poltrone. Aboliti gli sportelli. Si tratta con l'impiegato seduti con lui ad una scrivania, dove si sbrigano tutte le pratiche, invece di essere mandati da uno sportello all'altro Ida tre, perfino quattro sportelli) come accadeva fino alla settimana scorsa. Il nuovo servizio della SipStìpel nasce a Torino come esperimento. Verta allargato ad altre città. Ci lusinga che la scelta sia caduta su Torino, che una volta aveva fama di essere « gentile e cortese ». Ci auguriamo che altri uffici pubblici seguano l'esempio della compagnia telefonica. Abbiamo detto bene della SipStipel. ■ Adesso parliamone male. Diciamo che . ogni giorno « utenti » ci telefonano infuriati perché da venti minuti, da quaranta tentano invano di chiamare il numero delle interurbane. Se riescono a farsi sentire, gli capita di aspettare parecchie ore prima di avere la comunicazione. E' tempo di vacanze. Forse qualche centralinista è in ferie. Ma è proprio in questi giorni, quando molte famiglie sonò separate, che le « interurbane » sono più frequenti. Le. linee sono sovraccariche? Che almeno una signorina risponda subito: «C'è da aspettare tre, quattro ore ». Le si risponderebbe: « Pazienza, comunque grazie ». Davvero la vita sarebbe più bella con più efficienza e cortesia.

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