Vedono l'auto del figlio stritolata dal treno: il giovane esce illeso

Vedono l'auto del figlio stritolata dal treno: il giovane esce illeso Vedono l'auto del figlio stritolata dal treno: il giovane esce illeso Abbagliato dal sole non ha visto i segnali che annunciavano l'arrivo del convoglio: la macchina trascinata per 80 metri -1 genitori accorrono sconvolti • Il figlio, imprigionato fra le lamiere, li rassicura: « Non ho nulla » Gianfranco Vittorio abbraccia la madre: è uscito illeso dall'automobile stritolata e trascinata dal locomotore Padre e madre hanno visto l'auto del figlio travolta dal treno e trascinata per 80 metri; sono accorsi con il terrore che il giovane fosse moribondo fra le lamiere. Hanno visto la macchina distrutta, sfondata dai respingenti, il figlio stretto in una morsa di ferri, pallidissimo ma cosciente: « State tranquilli — ha mormorato — non ho nulla di grave ». Per liberarlo si è dovuto attendere l'autogrù dei vigili del fuoco, poi con un'ambulanza è stato portato alle Molinette. Guarirà In pochi giorni per contusioni e choc. E' accaduto ieri in via Onorato Vigliani dove passa la ferrovia Satti tra la Mirafiorl e lo scalo ferroviario del Lingotto. Il giovane è Gianfranco Vittorio, 21 anni, via Onorato Vigliani 136, impiegato ali'Aspera Motor. Alle 17 arriva in « 500 » da via Pio VII. All'incrocio si ferma per lasciar passare un'auto proveniente da destra. Poi riparte: abbagliato dal sole non vede i segnali che indicano l'arrivo del treno (una croce di sant'Andrea e un semaforo a luce intermittente). All'ultimo momento sente lo scampanellìo del locomotore: frena, ma è tardi. La « 500 » si blocca sul binari mentre sopraggiunge il convoglio carico di auto. Il macchinista — Piero Odetti, 43 anni, via Barletta 74 •— aziona i freni di emer- genza: le ruote si bloccano stridendo, pochi attimi e la locomotiva piomba sull'utilitaria. I respingenti sfondano l'abitacolo, le lamiere si accartocciano sotto la spinta del treno. Ridotta a un rottame la « 500 » viene trascinata per 80 metri, davanti alla abitazione del Vittorio. Il rumore fa affacciare gli inquilini, accorre gente. Fra gli ali tri, il padre del giovane che aveva assistito all'incidente. Sconvolta, le mani nel capelli, arriva gridando la madre: stava uscendo da un negozio quando ha visto l'auto del figlio scomparire sotto il treno. Attorno alla macchina c'è già il macchinista e il capo convoglio Giorgio Bruno, 38 anni. Spostano alcune lamiere ed ecco comparire il guidatore: è stravolto, ma sembra incolume. Dice con | un filo di voce: « Non mi sono ! fatto nulla, ma non riesco a muovermi », poi scorge i genitori e cerca di tranquillizzarli. Arrivano i vigili del fuoco con un'ambulanza. Non riescono a liberarlo. Il giovane consiglia: « Andate a prendere un verricello, qualcosa che faccia forza ». Quando giunge la gru, è lui che dice dove bisogna agganciare la macchina. Ancora un'ora di sforzi e finalmente è libero: esce dalla « 500 » da solo. Al pronto soccorso delle Molinette la prognosi è di 8 giorni. Mi passaggio delia ferrovia di via Onoraio Vigliasti

Persone citate: Gianfranco Vittorio, Giorgio Bruno, Piero Odetti