Le atomiche d'un solo aereo Usa superiori a tutta la «force de frappe»

Le atomiche d'un solo aereo Usa superiori a tutta la «force de frappe» De Gaulle vuole le armi nucleari, ma... Le atomiche d'un solo aereo Usa superiori a tutta la «force de frappe» Secondo ì calcoli più complessiva di quasi gatoni l'una) - Qua ottimistici, le bombe atomiche di Parigi avranno nel 1975 la potenza 30 megatoni (ogni «B-52» americano porta tre bombe da 10 mento costa ai francesi l'ambizione di diventare potenza nucleare (Nostro servizio particolare) Parigi, 11 luglio. Nel Pacifico sono iniziati i nuovi esperimenti nucleari francesi, che si concluderanno in autunno: un altro passo di Parigi verso il completo controllo delle armi atomiche. La prossima serie di prove si svolgerà nel 1970 (ma si spera di compiere alcuni esperimenti anche nel 1969). .1 risultati sono tali da ripagare gli sforzi dei tecnici e gli imponenti sacrifici finanziari? La « crisi » provocata dagli avvenimenti di maggio ha imposto un riesame del programma nucleare e, in alcuni casi, di rinviare (se non proprio annullare) la realizzazione di obiettivi considerati essenziali, fino a ieri, per la difesa della Francia. Nella corsa agli armamenti gli scienziati hanno dovuto scegliere tra la costruzione delle più potenti bombe « H » (come quelle possedute da Stati Uniti e Russia) che avrebbero richiesto un tempo considerevolmente lungo, o la produzione di bombe « A », meno efficaci ma di cui era possibile dotare le forze armate entro pochi anni. Fu seguita questa seconda via. Il primo ordigno nucleare francese, al plutonio e a fissione pura, venne fatto esplodere a Reggane (nel Sahara) nel 1960. La prima bomba ii A» fu costruita nel '62 ma fu provata solo quattro anni dopo, nel Pacifico, alla presenza di De Gaulle. Gli esperimenti di quest'anno sono destinati alla messa a punto degli ordigni da installare sui missili terra-terra, di cui saranno dotate le forze aeree in Alta Provenza, ed a sperimentare una bomba «A», più potente della precedente, che utilizza l'uranio arricchito prodotto negli impianti nucleari di Pierrelatte. Tra il 1971 e il 1973, secondo un programma stabilito da diverso tempo ma che la « crisi » di maggio ha costretto a rivedere, questi due nuovi tipi d'arma completeranno l'arsenale nucleare francese, attualmente limitato ai bombardieri « Mirage IV ». Entrati in servizio alla fine dell'anno scorso, cinquanta di questi bireattori sono stati divisi fra una dozzina di basi. Raggiungono il doppio della velocità del suono e possono lanciare da bassa quota una bomba atomica della potenza di 60 chilotonl (tre volte quella di Hiroshima). Dieci altri « Mirage IV » sono di riserva per sostituire gli apparecchi danneggiati o sottoposti ai controlli periodici. Quattro « Mirage IV » formano una squadriglia; tre squadriglie più tre aerei da rifornimento formano una squadra di bombardamento strategico. I « Mirage » sono in grado di compiere 4 mila km senza essere riforniti, ma in effetti sono poche le azioni che non richiedano l'intervento degli aerei-cisterna « Boeing-C 135 F », di cui sono stati acquistati dagli Stati Uniti dodici esemplari. il pilota e l'ufficiale-navigatore d'un « Mirage » sono posti in « stato d'allarme » per otto giorni al mese, ma per periodi non superiori alle 48-72 ore consecutive. Durante l'allarme, l'equipaggio vive il più vicino possibile al suo aereo in attesa dell'ordine di partenza del. comando sotterraneo di Tavemy (Val d'Oise). All'occorrenza, una dozzina di « Mirage » sarebbero in grado di decollare ih pochi minuti. Nel complesso, ogni equipaggio vola per 25-30 ore al mese. Al momento, 1 « Mirage IV » rappresentano tutta la forza di « dissuasione » francese. Dopo il 1971 dovrebbero entrare in funzione due nuove « armi » atomiche: una prima batteria di missili balistici terra-terra, di base in Vaucluse, con una portata di 2500 chilometri ed una testata nucleare da 150 chilotoni; ed il sottomarino a propulsione atomica « Redoutable », equipaggiato con sedici missili della portata di duemila chilometri ed una testata da 500 chilotoni. In un secondo tempo, il « Redoutable » sarà affiancato da tre unità gemelle (ognuna sempre con 16 missili) e altre batterie di missili (in tutto 37 razzi) verranno installate in Provenza. A questo arsenale nucleare, dopo il 1972, si aggiungeranno altre « armi atomiche tattiche »: in totale 150 ordigni con una potenza di 25 chilotoni ciascuno. Essi saranno installati dapprima sul missile a breve gittata « Pluton » in dotazione all'è serclto ed impiegato anche dal i Mirage III ». Tuttavia, parecchi militari temono che il governo, se non proprio annullare, almeno ritarderà di molto questo programma. Nella ipotesi più ottimistica, nel 1975 la Francia possiederà una capacità nucleare di quasi 30 megatoni. Vale a dire circa l'attuale forza di un solo « B-52 » americano. I recenti incidenti (in Mediterraneo ed in Groenlandia) in cui sono stati coinvolti i « B52 » hanno rivelato che essi trasportano quattro bombe « H » da 10 megafoni ciascuna. La « force de frappe » americana può oggi essere valutata intorno ai 30 mila megatoni, cioè 8 tonnellate di trinitroglicerina (l'esplosivo classico della seconda guerra mondiale) per ogni abitante della terra. La forza russa dovrebbe raggiungere i 25 mila megatoni. Senza dubbio, l'armamento francese ha scopi diversi ed il suo potere di distruzione sarà superiore a quello di un solo « B-52 » ma l'arsenale atomico degli Stati Uniti è molto più vario e completo: dalla « granata » nucleare di un solo chilotone al missile intercontinentale di svariati megatoni. Per ottenere questi risultati gli Stati Uniti vi hanno destinato una grossa « fetta » del bilancio annuo. Si calcola che Washington abbia stanziato per la « force de frappe » tra il 1962 e il 1967 oltre 38 mila miliardi di lire. Un quinto di questa somma è stata impiegata per la costruzione di sottomarini strategici. Di contro, là Gran Bretagna nell'ultimo decennio ha speso per l'armamento atomico una quarantina di miliardi di franchi (circa 5 mila miliardi di lire). Dal 1960 al 1968, la Francia ha speso circa 500 miliardi di lire per i « Mirage IV », circa 850 miliardi per lo studio e le prove dei missili/e circa 300 miliardi per la costruzione dei sottomarini nucleari (e queste cifre non comprendono le spese per il personale). Secondo un calcolo delle Nazioni Unite, entro il 1970, la Francia avrà speso circa 3300 miliardi di lire per produrre le ogive nucleari ed il materiale fìssile. Copyright di « La Monda a e per l'Italia de «La Stampa» *

Persone citate: De Gaulle, Monda