Ragazzo scivola, piomba nel burrone e muore dopo un volo di cento metri

Ragazzo scivola, piomba nel burrone e muore dopo un volo di cento metri Ragazzo scivola, piomba nel burrone e muore dopo un volo di cento metri La vittima è un tredicenne di Moretta - Le scarpe di gomma che calzava sono la causa della caduta: è sdrucciolato su un pendìo erboso - La disgrazia sui monti di Acceglio, nell'Alta Valle Maira (Nostro servizio particolare) Acceglio, 8 luglio. Uno studente tredicenne di Moretta, è morto sfracellato in un burrone, sui monti di Acceglio, nell'alta valle Maira, dopo un volo di oltre cento metri. Il ragazzo, Luciano Burgaretta, alunno della terza media, è stato tradito dalle scarpe di gomma che calzava: scivolando su un pendio erboso è piombato nel vuoto. La disgrazia è accaduta ieri pomeriggio in località Roccia Peire, a 1600 metri di quota, a monte del bacino di carico della centrale idroelettrica di Acceglio. Il ragazzo che abitava in via Craveri, con il papà Mario, verniciatore, la madre ed il fratello maggiore Concetto, di 14 anni, apprendista tipografo, si trovava da alcu[ ni giorni in vacanza ad Acceglio ospite della famiglia del cugino Domenico Scipioni, un operaio di 32 anni, anch'egli di Moretta. I due cugini nella mattinata si erano recati in gita alla Roccia Peire e, giunti ai piedi del monte, lo Scipioni aveva invitato Luciano, inesper to di escursioni e con scarpe da ginnastica ai piedi con suole di gomma piatta, ad attenderlo sul pianoro dove erano appena arrivati. Quindi l'operaio aveva iniziato la ascensione della breve cresta rocciosa. Un'ora dopo, al suo ritorno, lo Scipioni non trovava il cugino. Dopo averlo ripetutamente chiamato, il giovane alpinista scendeva a valle convinto, che stanco di attenderlo, Luciano fosse rincasato. Qui però nessuno aveva visto il ragazzo, per cui lo Scipioni subito ripartiva per la montagna assieme ai cognati Matteo Busso e Giancarlo Serafini. Due ore dopo i tre scoprivano il ragazzo che giaceva bocconi, orribilmente sfracellato, in fondo ad un canalone. Sul posto giungevano poi i carabinieri al comando del brig. Militello e il pretóre di Dronero, dott. Squarciaflchi, che autorizzava la rimozione della salma. La sciagura può essere cosi ricostruita. Rimasto solo, il Burgaretta abbandonava il pianoro avventurandosi lungo un pendio erboso. Qui la gomma liscia delle scarpe lo tradiva: lo studente scivolava sull'erba secca rotolando poi in un canalone sassoso per oltre cen¬ to metri. E' morto per frattura del cranio. Questa è la seconda disgrazia alpinistica avvenuta nella giornata di ieri. In mattinata lo studente cune e se Oscar Occelli, di 18 anni, aveva perso la vita precipitando dalla Cima Savoia nel gruppo dell'Argenterà, n. m.

Luoghi citati: Acceglio, Dronero, Moretta