Danzati al festival di Nervi gli amori di «Romeo e Giulietta»

Danzati al festival di Nervi gli amori di «Romeo e Giulietta» Danzati al festival di Nervi gli amori di «Romeo e Giulietta» La musica di Prokofiev interpretata dal Balletto dell'Opera di Zurigo - Inedita in Italia la coreografìa di Nicolas Beriozov (Nostro servizio particolare) Nervi, 5 luglio, (a. b.) Il folto pubblico convenuto stasera al Teatro dei Parchi di Nervi non ha lesinato i consensi a Romeo e Giulietta, un balletto presentato nella versione coreografica, inedita per l'Italia, di Nicolas Beriozov da parte del Balletto dell'Opera di Zurigo, anch'esso nuovo per il nostro paese. La stupenda musica di Prokofiev, ripartita in tre atti e quattordici scene, ha finora ispirato numerose coreografie, a cominciare da quella di Lavrovsky, creata nel 1940. Negli anni più recenti il favore del pubblico di tutto il mondo è andato soprattutto a quelle dello Jugoslavo Parile e del sudafricano Cranko: quest'ulti¬ mo ne ha fatte addirittura due, ben note ai frequentatori della Scala. La coreografia di Beriozov dimostra in maniera evidente l'influsso di Parlic e di Cranko. Cosi, pur seguendo con notevole fedeltà il testo del dramma scespiriano, fa di Tebaldo quasi un bandito da strada. Invece, per Shakespeare, egli possiede un carattere impulsivo e facile alla violenza, ma non è uomo da colpire l'avversario a tradimento come avviene qui e nelle altre citate coreografie, con una inutile forzatura. Autonomo e originale è al contrario Beriozov nei passi a due, a tre e a quattro. L'inglese Gaye Fulton e il giavanese Ben de Rochemont hanno impersonato Giulietta e Romeo. Lei, piccola ma ben proporzionata e dotata, come il suo compagno, di un'ottima tecnica, è apparsa un po' rigida nei movimenti delle gambe, pur compiendo un eccellente lavoro sulle punte. Lui è un ballerino di molto stile e anche un ottimo porteur, purtroppo freddo quasi fosse preoccupato di sbagliare, mentre invece non sbaglia mai. Eccellente Mercuzio è stato l'uruguaiano Nestor Mondino; Tebaldo era il romeno Gabriel Popescu, prigioniero di una parte concepita in modo psicologicamente errato. Frate Lorenzo ha trovato un convenzionale interprete in Dominique de Ribeaupierre, tecnicamente sovrastato dal Benvolio del sudafricano Stefan Schuller.

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