Rita Pavone e il padre, fra le lacrime si abbracciano davanti al magistrato

Rita Pavone e il padre, fra le lacrime si abbracciano davanti al magistrato Tornata la pace e ma non completa] nella famiglia Rita Pavone e il padre, fra le lacrime si abbracciano davanti al magistrato «Non sa nemmeno lui quello che vuole. Lo hanno istigato», dice la cantante ai giornalisti nel Tribunale di Velletri - Il signor Pavone chiedeva 250 milioni per la propria attività di manager verso la figlia - Ora avrebbe ammesso che il vero impresario è sempre stato Teddy Reno - Burrascoso incontro fra la madre di Rita e l'altro figlio, Carlo, che vive a Torino (Nostro servizio particolare) Velletri, 5 luglio. Rita Pavone e suo padre si sono rappacificati. Una scena tutta lacrime ed abbracci, sulla soglia della stanza dove il giudice istruttore del Tribunale di Velletri, dottor Patera, aveva cercato di capire il motivo per cui fra i due, da oltre un anno, i rapporti fossero diventati così tesi da trasformarsi in lite giudiziaria (il padre chiede 250 milioni per la propria attività di manager nei confron¬ ti della figlia cantante). Hanno discusso per un'ora davanti al magistrato, poi hanno voluto dare l'impressione a tutti di essere sulla strada buona per trovare un accordo. L'iniziativa, in verità, l'ha assunta lei, la cantante. « Possiamo darci la mano? » — ha chiesto al padre, appena fuori dall'ufficio del giudice. E Giovanni Pavone, emozionato e frastornato, non si è fatto ripetere due volte la domanda. Cinque minuti dopo, conclusa la scena con gli ab- bracci e le lacrime, Rita ha concesso ai giornalisti un breve commento sulla situazione: « Non sa nemmeno quello che vuole. Lo hanno messo sù. Mi sono bastate poche frasi 11 dentro — ed ha accennato all'ufficio del magistrato — per capire che lui, in questa storia, c'entra davvero poco. Mio padre ha ammesso abbastanza ingenuamente di non avere svolto grandi attività nei miei confronti; di essersi limitato a firmare in mia vece, perché ancora minorenne, taluni contratti; di non aver mai amministrato i danari che ho guadagnato con la mia attività ed infine ha dato atto che il lavoro di impresario lo ha svolto sempre quello che oggi è mio marito: Teddy Reno ovvero Ferruccio Ricordi. Confesso che mio padre mi ha fatto tanta pena: comunque spero che si arrivi ad un accordo per il bene di tutti ». In tutt'altro modo è terminato l'incontro fra la madre di Rita e il secondo dei figli, Carlo, che è venuto da Torino a Velletri per essere accanto al padre in questo frangente. Oggi i due non avevano alcun ruolo nel Palazzo di Giustizia se non quello di accompagnatori: lei della figlia, lui del padre. Ma si sono trovali vicini nell'anticamera e dopo un'ora di silenzio hanno finito col parlarsi, anzi col litigare. Teddy Reno ha cercato di far da paciere, ma Carlo non lo ha quasi fatto parlare. « Tu sei capace soltanto di dire certe cose — gli ha detto — ma quando si tratta di passare al fatti... al¬ lora... il discorso diventa diverso ». Il silenzio fra i due è stato rotto quando la madre, Maria Macchia, parlando con un giornalista del figlio di Carlo che vive a Torino ha detto: « Vede, mio nipote non vogliono farmelo vedere neanche in fotografia ». Allora Carlo Pavone è scattato: « Se credi che sarò io a portartelo, devi aspettare molto tempo. Ma che credi? Mi hai preso per un ricco? Io per venire a Velletri debbo lasciare il lavoro: ed il lavoro per me significa poter vivere. Altrimenti chi mi mantiene? Cosa ti costerebbe, di venire tu a Torino? Voi viaggiate in aereo, fate il giro del mondo; avete le macchine di lusso. Eppure non hai mai sentito il bisogno di fare una sosta a Torino per vedere tuo nipote ». Teddy Reno è intervenuto ancora una volta, ha cercato dì calmare le acque, ha convinto la suocera ad allontanarsi. Poi sono usciti dalla stanza del giudice istruttore Rita Pavone ed il padre. Di questa storia se ne parlerà ancora il 7 ottobre, g. g. 4 La famiglia Pavone al completo nell'anticamera del giudice istruttore di Velletri, prima del colloquio di ieri. I due gruppi sono ancora divisi, non si parlano tra loro. Da sinistra l'avv. Luzzatti, la madre della cantante, signora Maria, Teddy Reno e Rita; poi il fratello Carlo ed il signor Giovanni Pavone (Telefoto «Ansa»)