Lo scrittore Bevilacqua [secondo il previsto] ha vinto il più polemico premio "Strega,,

Lo scrittore Bevilacqua [secondo il previsto] ha vinto il più polemico premio "Strega,, Alcuni Umani dopo 11 verdello a Vallo aiullst Lo scrittore Bevilacqua [secondo il previsto] ha vinto il più polemico premio "Strega,, Molte schede bianche in segno di solidarietà con i quattro finalisti che si erano ritirati (Nostro servizio particolare) Roma, 4 luglio. Il ventiduesimo Premio Strega è stato assegnato con 122 voti ad Alberto Bevilacqua, autore del romanzo L'occhio del gatto edito da Rizzoli. Gli altri scrittori ammessi alla finale hanno ottenuto il seguente punteggio: Giulio Cattaneo (L'uomo della novità) 33 voti; Brunello Vandano (Addio alla grandezza) 19; Cesare Zavattìni (Straparole) 19; Pier Paolo Pasolini (Teorema) 11. La « nota scrittrice scheda bianca», come Luigi Barzini ha definito le astensioni, ha raggiunto il numero di 117. Quando è stato proclamato il vincitore del più polemico e tormentato Premio Strega, si è levato qualche fischio. Bevilacqua, chiamato al microfono, è apparso alquanto turbato. Si è detto felice di avere vinto, ancora di più dopo tante contestazioni e pettegolezzi: « I votanti hanno dimostrato di credere davvero nel mio libro e nella libertà della cultura». Il successo di Bevilacqua (capofila della cinquina nella penultima votazione) si era delineato fin dal primo spoglio delle schede, che venivano lette ai microfoni ad una ad una. A metà dello scrutinio, il gioco appariva fatto: Bevilacqua aveva infatti 72 voti, contro i 24 di Cattaneo, gli 11 di Vandano e Zavattini e 73 schede bianche. Neppure queste destarono sorpresa. Molti gruppi di «amici della domenica» avevano preannunciato il loro rifiuto di una scelta, sia per solidarietà con i protestatari, sìa per sollecitare una trasformazione delle strutture del Premio. E' stata una sera di clima tropicale, con poliziotti dissimulati tra alt alberi, (ci si attendeva un attacco degli studenti maoisti); l'atmosfera appariva eccitata e tesa. Donne eleganti, predominava il bianco, uomini importanti: i grandi editori, gli scrittori più famosi, tutto il bel mondo della cultura italiana, ad eccezione dei candidati protestatari, Pasolini, Zavattini, Cattaneo, Barolìni, che non si sono fatti vedere. Mancava tuttavia l'aria festaiola degli altri anni: Mafia Bellonci era meno sorridente del solito, preoccupata. Nella tornata decisiva del Premio Strega, i quattrocento giudici salgono ad uno ad uno sul palco per infilare la loro scheda, anonima, nelle apposite cassette. Ma è l'ultima volta che la premiazione avviene così. L'ha annunziato ai microfoni, in un gran silenzio, la stessa Bellonci, fondatrice con Guido Alberti dello Strega, dicendo che, «per uniformare il Premio quanto più possibile alle istanze sollevate da più parti in seguito alle dimissioni di ben quattro dei cinque candidati », d'ora in poi il voto non sarà più anonimo, ma porterà in chiare lettere la firma del votante. J Basterà a rasserenare gli animi questa modifica statutaria? E' ancora presto, per dirlo. Alberto Bevilacqua, l'unico dei cinque scrittori finalisti che non si sia ritirato e verso il quale fino all'ultimo andavano tutte le previsioni di vittoria, da noi intervistato, ha risposto: «E' vero che sono l'unico che non abbia fatto dichiarazioni esplosive. Ma in certi casi il silenzio può essere la protesta più esplicita. Comunque posso dire che mi è stato difficile tacere e persino doloroso. Ma mi piace restare fedele a me stesso fino in fondo». Parole un po' sibilline, per chi non sia addentro ai retroscena delle lotte tra fazioni in cui si è coagulata ultimamente la vita letteraria italiana. Qualche parola sulle opere in lizza. L'occhio del gatto, la vincitrice, è la storia di un operatore cinematografico che tornando dal Vietnam, dove ha compiuto la sua missione, ancor carico della violenza e dell'orrore di cui è stato testimone, trova la casa abbandonata dalla moglie che si è unita ad un altro uomo portando con sè i bambini Il romanzo, da questo dramma iniziale, trae lo spunto per il suo svolgimento: che è una confessione, in chiave amaramente ironica, delle reazioni psicologiche che il protagonista osserva in se stesso mentre tenta dì affrontare la nuova vita che il destino brutalmente gli ha imposto. L'uomo della novità di Giulio Cattaneo è la storia vera di un prete, don Tartaglia, che movimentò la vita religiosa negli anni dì guerra con il suo atteggiamento riformista verso la Chiesa, da cui fu sconfessato. Il contenuto di Teorema di Pasolini è ormai largamente noto: un Dio scende tra gli uomini a vivere con loro, lasciando alla sua scomparsa uno strascico di folli amori e irreparabili tragedie. Brunello Vandano, che ha preso il posto di Barolini (il suo romanzo è stato escluso dotta finale perché già pubblicato anni addietro negli Stati Uniti) si presentava con Addio alla grandezza, storia di un giovane che crede nel fascismo e nella guerra; ma le sue illusioni pian piano si sfaldano mentre sorge in lui un ideale nuovo, di democrazia e giustizia. Zavattini, infine, concorreva con Straparole, un misto di diario, brani lirici e narrativi che evocano in gran parte gli anni dell'ultima' guerra mondiale. Laura Bergagna Il vincitore dello «Strega», Alberto Bevilacqua, intervistato dopo la vittoria (Tel.)

Luoghi citati: Bevilacqua, Roma, Stati Uniti, Vietnam