Un movimentato film di gangsters arresterà la circolazione in Torino

Un movimentato film di gangsters arresterà la circolazione in Torino Un movimentato film di gangsters arresterà la circolazione in Torino E' una produzione internazionale, con Michael Caine, Noel Coward, Rossano Brazzi e Raf Vallone; regista l'inglese Collinson - Due bande avverse si disputano un furgone d'oro nella nostra c:.ttà - Ieri le prime riprese a Caselle i \ i j ' Har Vallone e il regista Collinson, con la segretaria di produzione, ieri a Caselle lancio internazionale. Il titolo è « The Italian job », una frase che potrebbe essere tradotta « Un lavoretto all'italiana ». La vicenda si presenta come qualcosa di mezzo fra « Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo » e « I sette uomini d'oro»: con molto movimento, rivalità fra bande di gangster, caccia al tesoro, belle donne e ingorghi di traffico. Le riprese in esterno dureranno tre mesi, dei quali due mesi e mezzo nella nostra città; con qualche escursione in Val d'Aosta, fra Courmayeur e SaintVincent. Torino è stata trascurata per anni dal cinema; ma adesso i produttori italiani ed esteri sembrano averla d'un tratto scoperta. Ha fatto da sfondo a molte scene di Banditi a Milano; ha ospitato per due mesi la troupe di Pietrangeli per « Come, quando e perché ». E adesso è arrivato lo squadrone della Paramount: 150 personaggi tutti inglesi, capeggiati dal giovane regista Peter Collinson. Maglione a righe bianche e celesti, lunga barba e capelli rossi, Collinson, ha appena 29 anni, e potrebbe essere facilmente confuso con uno degli ultimi esponenti della più rumorosa « protesta » giovanile. Ma, nella sua patria, è già un personaggio ragguardevole. Ha diretto tre film, uno dei quali, « Un attico sopra l'inferno », ha ottenuto un notevole successo anche in Italia: e un altro, «The long day's dying» (Il lungo giorno sta morendo), doveva rappresentare l'Inghilterra all'ultimo Festival di Cannes. Benché venga dalle file del « Free cinema », Collinson ha accettato volentieri di dirigere un film che avrà presumibilmente un notevole richiamo commerciale. Il soggetto è avventuroso, e di attualità. Si impernia sulla lotta fra due bande, una inglese ed una italiana, per la conquista di un furgone contenente quattro milioni di dollari in oro: è la cifra pattuita per un immaginario contratto fra un committente estero ed un'azienda di importanza internazionale (poiché le riprese avvengono in Torino, lo sceneggiatore Troy Kennedy Martin ha pensato di identificare l'azienda con la Fiat). La scena più movimentata del film, e che si rifletterà più visibilmente nella vita cittadina, sarà quella del furto del vagone blindato, ad opera della banda di Michael Caine. La sceneggiatura prevede che i gangsters mettano fuori uso il « computer » e gli impianti televisivi che regolano il traffico, provocando un gigantesco ingorgo stradale. Per evitare uno choc troppo violento al disciplinati automobilisti torinesi, si è deciso di girar» queste scene nel periodo della « morta » estiva. Ma adesso la produzione è all'affannosa ricerca di alcune centinaia di comparse con automobili disposte a rimaner* alcune ore bloccate ad un incrocio del centro, sotto il sole di luglio. g. c. Michael Caine, Noel Co ward, Rossano Brazzi, la bei la Margareth Blye « gireran no » nei prossimi giorni per le strade più centrali di To rino. Per adesso è già arri vato Raf Vallone, che ieri ha partecipato alle prime riprese all'aeroporto di Caselle. Il film in lavorazione si annuncia importante, sul mercato. Lo produce la Paramount, ha un bilancio di oltre due miliardi, si avvarrà di un

Luoghi citati: Cannes, Courmayeur, Inghilterra, Italia, Milano, Torino, Val D'aosta