Consigliere d'ambasciata francese a colloquio con gli industriali torinesi

Consigliere d'ambasciata francese a colloquio con gli industriali torinesi Dopo le misure eccezionali decise da Parigi Consigliere d'ambasciata francese a colloquio con gli industriali torinesi Il signor Richard sottolinea la « provvisorietà » dei contingentamenti imposti su automobili, elettrodomestici e tessili - Da parte italiana si auspica una pronta ripresa della situazione oltralpe Il consigliere economicocommerciale dell'ambasciata francese a Roma, sig. Richard, si è incontrato ieri all'Unione Industriale di Torino con operatori economici dei tre settori (autoveicoli, tessili, elettrodomestici) colpiti dalle misure protezionistiche decise dal governo francese, ed entrate in vigore da lunedì 1" luglio. Il sig. Richard, che aveva a fianco il console di Francia a Torino, sig. Bouyssonie, ha annunciato che si svolgeranno analoghi colloqui con gli industriali milanesi e genovesi. ,- II direttore dell'Unione Industriale dott. Bargoni all'inizio ha espresso l'augurio che « si raggiunga presto la stabilizzazione in un Paese amico che ha avuto avvenimenti eccezionali ». Però ha anche sottolineato che i provvedimenti francesi «ha7i770 suscitato stupore e preoccupazioni non solo per la sostanza, ma anche per il modo come sono stati presi». Il consigliere commerciale sìt. Richard ha affermato che « si tratta di provvedimenti straordinari per fronteggiare una situazione eccezionale, non prevista dal trattato di Roma e che non si è mai verificata in nessun Paese del Mercato Comune Europeo ». Sotto l'aspetto formale « la procedura d'urgenza seguita dalla Francia è prevista dall'articolo 109 del trattato di Roma che consente appunto l'adozione di misure di salvaguardia in caso di improvvisa crisi della bilancia dei pagamenti ». Il diplomatico francese ha proseguito: « Il ricorso ai sistemi normali del Meo avrebbe significato una perdita di tempo prezioso. Era invece urgente il contingentamento per alcuni prodotti di importazione allo scopo di garantire i livelli di occupazione ». Sul piano generale il signor Richard ha dichiarato: « I provvedimenti, limitati nel tempo, non devono essere interpretati come un indebolimento del Mercato Comune Europeo. La Francia ha la ferma intenzione di contribuire all'ulteriore sviluppo della Comunità Europea. Ciò è dimostrato, tra l'altro, dal mantenimento della data del V luglio nel processo di eliminazione delle barriere doganali e dalla dichiarazione fatta sabato scorso dal gen. De Gaulle, il quale ha posto lo sviluppo della Comunità tra gli obiettivi primari della politica estera francese ». Il contingentamento, è noto, riguarda gli autoveicoli per quattro mesi ed i prodotti-tessili e gli. elettrodo^ mestici per sei mesi. Le quantità che è possibile esportare in Francia sono state fissate tenuto conto delle importazioni francesi dell'anno scorso maggiorate di una percentuale oscillante dal 10 al 15 per cento. Per le auto è il 15 per cento. La quantità globale sarà divisa tra le varie Case che esportano autoveicoli in Francia, in base alle quantità che ogni singola ditta ha esportato in Francia l'anno scorso. Una procedura analoga sarà seguita per gli elettrodomestici e per i tessili. II consigliere commerciale sig. Richard ha poi risposto a una serie di domande ' formulate dagli imprenditori presenti e ha assicurato il proprio interessamento per sveltire al massimo le pratiche e per risolvere con sollecitudine alcune situazioni tecniche particolari: ad esempio i prodotti ordinati prima dell'adozione dei provvedimenti restrittivi e non spediti in attesa dell'abbattimento delle dogane al 1" luglio. s. d. v. 6*

Persone citate: Bargoni, De Gaulle