Il vincitore scatta sul Monte Nevegal e giunge al traguardo dopo 90 km di fuga

Il vincitore scatta sul Monte Nevegal e giunge al traguardo dopo 90 km di fuga Il vincitore scatta sul Monte Nevegal e giunge al traguardo dopo 90 km di fuga Farisato ha ottenuto la prima vittoria come professionista - Second' il tedesco Altig a 3'44" - Il belga Planckaert si impone nella volata del gruppo - Nessun mutamento in classifica generale: Merckx sempre maglia rosa - Favaro in ospedale per una caduta - Oggi arrivo sull'Adriatico, a Marina Romea Vittorio Veneto, lun. matt. V ex - panettiere vicentino Lino Farisato ha vinto per distacco, ieri a Vittorio Veneto, la tradicesima tappa del Giro d'Italia, a poco più di due mesi di distanza da un pauroso incidente nel quale era scampato miracolosamente alla morte. Il ciclista veneto, partecipando ad una gara a cronometro durante la « Settimana Catalana » fa fine marzo in Spagna) si era visto improvvisamente tagliare la strada da un grosso camion. Farisato aveva disperatamente frenato, senza tuttavia riuscire ad evitare di finire sotto il pesante automezzo. Tutti si aspettavano che l'italiano venisse maciullato dal camion ed invece Farisato, strisciando sul terreno nella caduta, sbucò fuori dalla parte opposta senza venire nemmeno sfiorato dalle ruote. Il corridore « miracolato » ha compiuto nella CortinaVittorio Veneto un'altra specie di «prodigio» scattando insieme con Polidori, Taccone ed Altig a cinque chilometri dalla partenza, distanziando i compagni dì avventura sulla salita del Nevegal e proseguendo da solo, per novanta chilometri di fuga solitaria, senza accusare cedimenti né sulla seconda salita, il Bosco del Cansiglio, né durante la rìpidissima discesa verso il traguardo. L'azione di sorpresa sì era verificata all'inizio della vertiginosa discesa da Cortina su Longarone: Farisato, insieme, con Altig e Taccone, era stato pronto a portarsi sulla ruota di Polidori, inziatore della fuga. Nessuno dei quattro era pericoloso per la classifica, uno di essi anzi (proprio Farisato) era compagno di squadra di Eddy Merckx. La Maglia Rosa quindi ha la- sciato fare, anzi ha provveduto personalmente ad annullare un tentativo di inseguimento da parte di altri corridori, lasciando libertà soltanto allo spagnolo Mariano Diaz, anche egli in po_s-. sefiso-pliy.i^^tKar^Ui^zzaiiie ritardo in classifica. . Il quartetto guidato da Altig ha quindi proseguito indisturbato verso Belluno, dove il tedesco ha vinto il traguardo tricolore, mentre Diaz era ad V45" ed il plotone a 4'15". All'uscita della città, quando è stata imboccata la stretta stradina in terra battuta che, costeggiando inizialmente la riva sinistra del Piave si inerpica poi sui fianchi del monte Nevegal, Fariso{.CL.è scattato da solo. Forse, voleva, soltanto vincere un traguardo a premio piazzato qualche chilometro più avanti ma, trovandosi solo, ha insistito nello sforzo. Sul Nevegal il veneto è passato con l'50" su Polidori, 2'40" su Diaz e Taccone, 3'50" su Altig, sei minuti sul gruppo preceduto da Gabica e Jimenez. In discesa la situazione cambia poco. Farisato passa al rifornimento di Ponte nelle Alpi ancora solo, mentre gli inseguitori, che si sono nuovamente riuniti, hanno un ritardo di 2'50" ed il gruppo, preceduto di poco più di un minuto da Zanin, è a 6'15". Si va verso la seconda salita, quella del Bosco del Cansiglio, con Farisato ancora solo in testa, mentre alle sue spalle la situazione progressivamente cambia. Il gregario della Faema passa sotto lo striscione del Gran Premio della Montagna con 4'30" su Altig che ha staccato Polidori e Taccone, i quali vengono superati pure da Diaz. Nella discesa su Vittorio Veneto Rudi Altig resta solo ad inseguire. Il gruppo, che ha ravvivato la sua andatura per effetto di alcune brevi scaramucce tra Gimondi e Motta da una parte, Merckx e Adorni dall'altra, recupera gli altri fuggitivi sui primi tornanti. All'arrivo di Vittorio Veneto, Lino Farisato esulta per il suo primo successo da professionista. Il ventitreen¬ ne vicentino, racco- 'q rapidamente qualcosa di sé; l'incidente in Spagna, la sua delusione quando, dopo un anno di professionismo nella MainelH, si trovò disoccupa^ to perjla cessazione dell'attività ciclistica della ditta veneta, la sua gioia per l'ingresso nelle file della Faema, a cui serviva un italiano per completare la percentuale di corridori nazionali (rispetto ai belgi) in maglia biancorossa, la sua vita in un paesino presso Vicenza dove la sua famiglia — genitori, quat¬ tro fratelli ed una sorella — fa andare avanti una panetteria. Intanto che Farisato fa queste confidenze ai giornalisti arriva Altig, con 3'44" di ritardo, mentre il plotone, battuto allo sprint da Planckaert su Dancelli e Sels, si classifica a 6'07" dal vincitore. Dei centoundici corridori partiti da Cortina, ne manca uno solo: il padovano Giorgio Favaro della Filotex che, caduto in discesa ad otto chilometri dalla partenza, ha dovuto essere ricoverato in ospedale per un leggero trauma cranico e sospetta infrazione della mandibola. Dopo il controllo radiografico previsto per oggi lo sfortunato corridore potrà essere autorizzato a proseguire le cure a casa. Oggi il Giro con- partenza alle 11 prosegue da Vittorio Veneto, con traguardo a Marina Romea. sulle sponde dell'Adriatico a poca distanza da Ravenna; 194 chilometri completamente in pianura, con la maglia rosa Merckx ed i suoi compagni di squadra decisi a mantenere il controllo della corsa, lasciando libertà soltanto a qualche non pericoloso pretendente al successo di tappa. Gianni Pignata L'arrivo vittorioso di Farisato sul traguardo di Vittorio Veneto (Telefoto a «Stampa Sera»} ORDINE D'ARRIVO: 1) Farisato, km. 163 in 4 ore 31 33" (alla media di km. 35,620); 2) Altig a 3'44"; 3) Planckaert a 6H1"| 4) Dancelli; 5) Sels; 6) Van Den Bossche; 7) Bitossi-, 8) Van Neste; 9) Fantinato; 10) Taccone. Segue, sempre con 11 tempo di Planckaert tutto U gruppo (12» Gimondi, 15" Adorni, 18° Motta, 23° Merda, 24° Balmamion, 30° Zilioli). CLASSIFICA GENERALE: 1) Merckx, 64 ore 35'24"; 2) Adorni a 3'43"; 3) Dancelli a .von"; 4) Zilioli a 6'21"; 5) Van Neste a 7'56"; 6) Gimondi a 9'37"; 7) Jlmenez a 8*57"; 8) Motta a 10'59"; 9) Balmamion a 11'85";