La Pro Vercelli verso la promozione ha pareggiato ad Asti col Macobì (0-0)

La Pro Vercelli verso la promozione ha pareggiato ad Asti col Macobì (0-0) Serie D ~ Domenica termina il campionato e i bianchi guidano la classifica La Pro Vercelli verso la promozione ha pareggiato ad Asti col Macobì (0-0) Brillante prova dei vercellesi nei confronto diretto con i rivali astigiani, secondi in graduatoria - Oltre duemila tifosi hanno seguito la Pro nella trasferta decisiva del torneo • Un rigore negato agli ospiti nel primo tempo, ed una rete annullata al Macobi a pochi minuti dal termine DAL NOSTRO INVIATO Asti, lunedì mattina. La festa c'è stata ieri ad Asti, festa grande, anche se a farla non sono stati i sostenitori locali del Macobi, ma quel paio di migliaia di appassionati vercellesi che hanno seguito la Pro nella trasferta decisiva del campionato. Il pareggio (0-0) ottenuto centro la squadra astigiana vale per i bianchi la promozione, pur se domenica nell'ultima di campionato sarà necessario un successo pieno sull'Alassio per averne la certezza matematica. Le vicende del torneo erano state sorprendenti per la Pro Vercelli, balzata alla ribalta del primo posto in classifica, quasi alla chetichella, dopo un avvio nemmeno troppo felice. E la sorpresa aveva contagiato il pubblico, ì tifosi erano tornati tali dopo anni di apatia, riempiendo ad ogni incontro il « Rob Diano » che con i suoi ottomila posti è uno dei più grandi campi del campionato di D. Sei punti di vantaggio a sette giornate dal termine del torneo sembravano costituire un margine di piena sicurezza e invece accadeva l'imprevisto: una sconfitta in casa con l'Omegna, un pareggio interno con il Gruppo C, uno 0 a 2 a Sestri, un nuovo risultato nullo con l'Asti. Il Macobi che inseguiva tenacemente non perdeva colpi e alla vigilia dell'incontro di ieri un solo punto dei sei rimaneva a dividere astigiani e vercellesi, impegnati in questa partita che aveva le caratteristiche di uno spareggio per la promozione. Pro Vercelli in declino, Macobi in gran forma, sembravano dire gli ultimi risultati, ma sul campo tutto è cambiato. C'è alle spalle della Pro una vita di società, una tradizione che data da oltre cinquant'anni, e sono proprio questi fattori imponderabili, queste caratteristiche che sembrano non avere alcun valore pratico, che mutano i vaiori sportivi. La Pro ha giocato con calma, con ordine, con una determinazione ed una concentrazione quasi incredibili: nessuna palla era perduta, nessuno scontro era rifiutato, in una sorta di dominio totale della partita e dell'avversario. Il Macobi è squadra vivace e intraprendente, ma tutte queste doti sono sparite al momento di affrontare i rivali più qualificati. La volontà non mancava, ciascuno cercava di fare del proprio meglio, ma c'era come una rassegnazione, un rabbioso riconoscimento della superiorità dei vercellesi, che annebbiava le idee anche ai più bravi a Zanelli e Graneris che sono stati gli artefici di un eccellente campionato, ai bravi difensori, ai generosi attaccanti. Sulle gradinate i tifosi un po' guardavano la partita e un po' discutevano, litigavano fino a venire alle mani, approfittando di una sorveglianza non proprio perfetta. Passavano i minuti, tutti a vantaggio degli ospiti. « La Pro Vercelli giocherà bene » diceva prima dell'inizio della partita il vice commissario Ressia, il dinamico ottuagenario che è l'anima di questa rinnovata società, ed ora i suoi atleti dimostravano che la previsione era esatta. Rossi, il ragazzo diciassettenne che è la grande speranza vercellese, effettuava due tiri pericolosi che Odasso parava con "bravura proprio nel primi minuti. Alla massa di azioni astigiane confuse e in definiti¬ va poco pericolose, si contrapponevano una serie di attacchi in profondità che raggiungevano quasi sempre il bersaglio per giunge¬ re al 28' all'azione che poteva dare il successo ai bianchi. Stara lanciava Rossi, spostato a centravanti, e il ragazzo scattava con per¬ fetta scelta di tempo a rete: Dorini lo atterrava senza esitazioni, sul limite dell'area, dentro o fuori è difficile dire. L'arbitro, per non dover decidere, preferiva ignorare del tutto il fallo. Nella' ripresa il Macobi sembrava scuotersi e al 6' Scarpelli tirava un vero bolide da una decina di metri: Branduardi volava a deviare il pallone in angolo con una vera prodezza. Per- duta questa occasione favo revole gli astigiani tornavano a subire l'iniziativa degli avversari fino a tentare in un convulso finale di superare la resistenza avversaria con un attacco in massa. Ne usciva un goaL di Zanelli annullato a otto minuti dal termine per il precedentemente sbandieramento del guardalinee, che serviva soltanto a rinfocolare qualche scambio di botte fra gli spettatori. Giorgio Viglino Pro Vercelli: Branduardi; Picardi, Benassi; Covre, Jussich, Bosetti; Rossi, Calvi, Dappiano, Stara, Zarino. Macobi: Odasso; Pitton, Borea; Testa, Dorini, Graneris; Bina, Zanelli, Zanellato, Scarpelli, Fabbiano. Arbitro: Lupi di Genova. ♦ Risultati e classifica RISULTATI: Macobl-Pro Vercelli ()■(); Cuneo-Castor 2-1; Casale-Sestrl Levante 0-0; Sanremese-Gruppo C 3-1; Ivrea-Ligorna 4-0; Alasslo-Astl 4-0; Sestrese-Albenga 2-1; Imperla-'BorRomanero 1-0; Cossatese-Omegna1-0. CLASSIFICA: Pro Vercelli 43; Macobi 42; Omegna 39; Castor, Sanremese, Sestrese 36-, Cossatese 35; Alasslo, Borgomanero 34; Cuneo 33; Albenga, Sestri Levante 32; Casale, Ivrea 31; Asti, Imperla 30; Gruppo C 26: Ligorna 14. Il vercellese Zarlno (a destra In maglia bianca) è stato uno degli attaccanti più pericolosi

Luoghi citati: Albenga, Asti, Borgomanero, Casale, Genova, Ivrea, Sestri Levante