Le malattie di malassorbimento intestinale discusse al congresso dei pediatri a Budapest di Paolo Durand

Le malattie di malassorbimento intestinale discusse al congresso dei pediatri a Budapest Le malattie di malassorbimento intestinale discusse al congresso dei pediatri a Budapest Si tratta di disturbi non gravi, ma che possono rallentare la crescita del bimbo (Nostro servizio particolare) Budapest, giugno. Il congresso ungherese di pediatria si è tenuto nei giorni scorsi a Budapest con larghissima partecipazione di specialisti stranieri. Vari aspetti fisiologici, clinici e terapeutici dell'immunologia e l'obesità sono stati i primi due argomenti trattati, anche con contributi notevoli degli italiani professori Burgio, Fornara e Severi. Poi il congresso si è polarizzato in un Simpr-do sul malassorbimento intestinale del bambino, problema tuttora di grande attualità. Vi hanno pie so parte, ' - seguito ad invito, il prof. Linneweh di Marburg, il sottoscritto, Holzel di Manchester, Weijers di Utrecht, Kerpel-Fronius di Budapest ed altri studiosi tedeschi ed unghe resi. Per malassorbimento intestinale si intende un gruppo di malattie il cui comune denominatore è la diarre cronica, cui consegue un rallentamento della cre¬ scita ponderale e staturale, diminuzione delle proteine, degli idrati di carbonio e dei grassi nonché delle vitamine, di quei prodotti cioè che sono indispensabili per la crescita e per le funzioni dell'organismo nel periodo dello sviluppo. Disturbi del genere si hanno quando mancano, ad esempio per un fattore ereditario oppure acquisito, uno o più enzimi, cioè quei dispositivi chimici che si trovano nella mucosa dell'intestino, ma circoscritti soprattutto al tenue, cioè ad uno dei settori destinati all'assorbimento, oppure secreti da quella piccola ghiandola, chiamata pancreas. L'organismo del piccolo bar^bino, .jer poter utilizzare come combustibile per la propria energia un peptide quale la gliadina, conte nuta nel glutine di gran parte dei comuni cereali quali il frumento, la segala e l'avena, o lo zucchero contenuto nel latte deve scindere dapprima la molecola della gliadina negli amino¬ acidi che la compongono ed il lattosio nei due zuccheri di cui è composto e cioè il glucosio ed il galattosio. Lo stesso dicasi per il saccarosio o comune zucchero di barbabietola o di canna, che per essere utilizzato dall'organismo deve essere scisso nei due zuccheri di cui è composto (glucosio e fruttosio), e per l'isomaltosio che deriva dalla precedente incompleta digestione dell'amido e che per essere ut"' .ato deve essere scisso in due molecole di glucosio. Solamente gli zuccheri più semplici e gli aminoacidi, per limitarci a considerare quegli alimenti di cui si conosce meglio la digestione, vengono assimilati e bruciati nel sangue od accumulati sotto particolari (orme nell'organismo. Se marca uno o più dei rispettivi enzimi deputati alla digestione per esempio della gliadina contenuta nel frumento si ha quella malattia nota da tempo come « CeliachiE. » ma cono¬ sciuta nella vera essenza e curata in modo adeguato solamente da pochi anni. I bambini che sono affetti dalla malattia celiaca sono gravemente distrofici, presentano un addome voluminoso, feci abbondantissime, notevole appetito. Il carattere delle feci è del tutto partic .ilare: sono lucide per il notevole contenuto di grassi, sono schiumose, se si verificano delle fermentazioni. Spesso il bambino che ne è affetto può presentare edemi imponenti con--guenti alla diminuzione delle proteine del sangue, non assorbite e digerite dall'intestino, può presentare gravi alterazioni della calcififa^iong delle os sa sia per il mancato assorbirne to di vitamine liposolubili quali la vitamiri!. D, sia del calcio. La terapia adatta per la malattia celiaca è esclusivamente dietetica. , prof. Paolo Durand Primario Pediatra Istituti Gasllnl - Genova

Persone citate: Burgio, Fornara, Severi

Luoghi citati: Budapest, Manchester, Utrecht