Il capellone trovato morto in Po è un sedicenne scomparso da casa
Il capellone trovato morto in Po è un sedicenne scomparso da casa Il capellone trovato morto in Po è un sedicenne scomparso da casa Si era allontanato due settimane fa - Il cadavere affiorato davanti al Castello del Valentino - Altra sciagura: giovane operaio ucciso da un'auto mentre si reca al lavoro E' stato identificato il cadavere del capellone trovato nel Po davanti al Castello del Valentino sabato mattina. E' un ragazzo di 16 anni, Antonio Bucino, abitante in via Carlo Alberto 43 con 1 genitori e quattro fratelli. La famiglia, originaria di Foggia, aveva denunciato la scomparsa di Antonio ai primi di maggio: pochi giorni dopo era stato rintracciato e riconsegnato al padre. Una ventina di giorni fa si è allontanato di nuovo, senza dire dove andava e con chi, come aveva già fatto altre volte. Sabato mattina, a monte della Società canottieri « Cerea », il passaggio di un motoscafo ha smosso il fondo melmoso e ha fatto venire a galla la salma di un giovane: capelli un po' lunghi, pullover su camicia a righe, mocassini di pelle. Non aveva documenti, soltanto un pezzo di carta lacero e sbiadito con sopra scritto Bucino. Un agente del commissariato Nizza, al quale era stato denunciata la scomparsa, si è ricordato del nome: così è stata possibile l'identificazione. Le indagini proseguono per stabilire le circostanze della morte. La salma del Bucino, affidata all'Istituto di Medicina Legale per la perizia necroscopica, presenta delle ecchimosi al volto e, pare, la frattura della mandibola. Potrebbero essere state causate dalla caduta in acqua e dalla corrente che ha trascinato il corpo, ma gli inquirenti non escludono che il ragazzo abbia avuto una colluttazione .con qualcuno in riva al fiume. I genitori e I fratelli pensano piuttosto a una disgrazia. Un operaio che si recava al lavoro in bicicletta è stato ucciso da un'auto. Quando è giunto al pronto soccorso dell'Astanteria Martini non è stato possibile identificarlo perché non aveva con sé alcun documento. Soltanto ieri sera alle 21,30, quattordici ore dopo la sciagura, la sorella, non vedendolo rincasare, ha telefonato negli ospedali ed ha saputo che era morto. Si chiamava Vito Navarra, 27 anni, via Michele Coppino 44: faceva l'operaio, si sarebbe sposato a settembre. Ieri mattina alle sette è uscito da casa in bicicletta per recarsi al lavoro: indossava una tuta blu e un maglione nero, legata alla bicicletta aveva una borsa con le vivande per il pranzo. In via Stradella il Navarra — secondo quanto è stato possibile finora accertare — ha compiuto un improvviso scarto per evitare una rotaia del tram. Alle sue spalle viaggiava la « 600 » di Virginio Conti, 56 anni, via Giulio 6. L'automobilista ha frenato ma non ha potuto evitare di travolgere l'operaio che è caduto ed ha battuto il capo sull'asfalto. E' morto durante il tragitto all'ospedale per frattura della base cranica. — Le condizioni di Giuseppe Castellano 20 anni, via Steffanone 18, ricoverato all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure in seguito a un incidente stradale avve¬ nuto domenica pomeriggio nei pressi di Varigotti, all'uscit» della galleria di Capo S. Donate, si sono ancora aggravate, 1 malici temono che non riesca a superare la notte. Migliora invece Savino Fiorenti. 19 anni, corso Giulio Cesare 12, ricoverato nello stesso ospedale. Nell'Incidente avevano perso la vita sul colpo altri due giovani, Liris Salamini, 19 anni e Franco Zino, 21 anni, entrambi di Savona. — Investito da una moto, mentre attraversava corso Giulio Cesare, l'operaio Elvezio Ivaldi, 49 anni, piazza Crispi 59, è stato ricoverato ieri sera in fin di vita al Martini. L'incidente è avvenuto all'angolo con via Elvo. Il pedone è sceso all'improvviso dal marciapiede e la moto, condotta da Pasquale Di Marco, 20 anni, strada Druent, l'ha investito in pieno scagliandolo In mezzo alla carreggiata. Vito Navarra aveva 27 anni. L'operaio Elvezio Ivaldi
Luoghi citati: Nizza, Pietra Ligure, Savona
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