I capi dell'Oas in libertà Espulsi 114 stranieri (4 italiani) di Sandro Volta

I capi dell'Oas in libertà Espulsi 114 stranieri (4 italiani) Calma a Parigi dopo il veto alle dimostrazioni I capi dell'Oas in libertà Espulsi 114 stranieri (4 italiani) E' rientrato dalla Spagna l'ex col. Lacheroy, condannato a morte nel '61 per l'insurrezione di Algeri - Forse oggi escono dal carcere il gen. Salan (ergastolo) ed altri ufficiali - Il gollismo cerca l'appoggio elettorale dei fascisti (Dal nostro corrtspondente) Parigi, 13 giugno. Il segretario del partito socialista, Guy Mollet, parlando ieri sera alla radio, ha speso qualche parola a favore dei gruppi studenteschi di estrema sinistra sciolti dal governo, però l'editoriale dell'organo ufficiale del suo partito, Le Populaire, accennava stamani ai « moventi sospetti » dei sostenitori del « verbalismo rivoluzionario » e del « romanticismo delle barricate ». Nel complesso, dunque, tutti sono d'accordo nell'auspicare la fine delle violenze. E' un auspicio che, tuttavia, risulta in gran parte deluso dall'assenza del movimento fascista Occident dalla lista dei gruppi disciolti. Scrive Le Monde: « Quando il decano Grappin prese la de cisione dì chiudere la facol tà di Nanterre, giustificò la misura cól pericolo che l'azione eventuale del movimento d'estrema destra Occident poteva far correre all'ordine. Quando il rettore Roche fece appello alla polizia per sgomberare la Sorbona, spiegò che temeva l'arrivo degli squadristi di Occident i). Il giornale definisce « flagrante anomalia » l'esclusione di Occident dalla misura presa ed afferma che, nell'intenzione di assicurarsi tutti i voti anticomunisti, il governo non vuole avere nemici a destra. L'apertura a destra, evidente fin dal giorno in cui il generale De Gaulle annunziò la costituzione dei comitati d'azione civica e si videro comparire i vecchi petainisti e gli uomini dell'Oas nei cortei gollisti, si manifesta sempre più ampiamente: oggi, infatti, è rientrato dalla Spagna, dove era rimasto sette anni latitante, l'ex colonnello Charles Lacheroy, condannato in contumacia alla pena di morte 1*11 luglio 1961 per la sua partecipazione all'insurrezione militare di Algeri: il mandato di cattura è stato revocato. I giornali annunziano pure come imminente la liberazione del generale Salan e degli altri ufficiali detenuti per 10 stesso motivo, fra i quali 11 capitano Antoine Argould, che venne rapito da un servizio di controspionaggio francese mentre era latitante a Monaco di Baviera. Secondo notizie attendibili, la liberazione dovrebbe avvenire domani. La giornata è trascorsa tranquilla a Parigi; non sono segnalati incidenti neanche dal resto della Francia. Ma sono cominciate le espulsioni degli stranieri « indesiderabili » e non è escluso che le proteste degenerino. Julio Le Pare, il giovane pittore argentino che vinse il premio internazionale nell'ultima Biennale di Venezia, quale rappresentante dell'arte francese, è stato il primo straniero colpito dal provvedimento di espulsione deciso ieri dal governo. In meno di 48 ore, centoquattordici stranieri, fra cui 26 studenti, 6 professori e 18 operai, sono stati espulsi dalla Francia e, in alcuni casi, sono già stati accompagnati alla frontiera di loro scelta. Gli italiani sono, per ora, quattro. Nel gruppo degli espulsi sono rappresentate sedici nazionalità. I tedeschi sono i più numerosi. L'espulsione degli stranieri, in un paese a vocazione cosmopolita come la Francia, che ha il vanto di avere sempre accolto i libelli e i perseguitati politici di tutto il mondo e che deve soprattutto agli stranieri il suo prestigio artistico, è, forse, la misura repressiva che ha più colpito l'opinione pubblica. Lo scioglimento dei gruppi studenteschi trotzkisti, maoisti o anarchici ha trovato, invece, deboli difensori. Non parliamo del partito comunista che, senza manifestarlo apertamente, sembra approvare il provvedimento: « E difficile — scriveva stamani X'Humanité — separare l'imbecillità, l'incoscienza q la provocazione negli appelli e nelle iniziative degli ultimi giorni. Ciò che è chiaro in ogni caso è che la violenza cieca non ha altro risultato effettivo che di fare il giuo co del governo ». I katanghesi, ossia la trentina di ex mercenari reduci dal Congo, dalla Corea e da tutti gli altri Paesi in cui. erano andati a combattere ' per una buona paga, dovranno lasciare entro ventiquattro ore la Sorbona, nella ' quale si erano installati quando venne occupata dagli studenti. La decisione è stata presa stasera dal Comitato d'occupazione in un piano di ripulimento morale e materiale dell'antica università. . Sandro Volta

Persone citate: Antoine Argould, Charles Lacheroy, De Gaulle, Guy Mollet, Roche