Rumor ha rinunciato all'incarico Saragat riprende le consultazioni di Fausto De Luca

Rumor ha rinunciato all'incarico Saragat riprende le consultazioni Dopo II no dei socialisti al centro-sinistra Rumor ha rinunciato all'incarico Saragat riprende le consultazioni Il segretario della de si è recato al Quirinale nel pomeriggio - Ha detto d'aver constatato la impossibilità di fare un governo a tre «come vorrebbero de e pri, e neppure un governo con maggioranza parlamentare precostituita» - Il Capo dello Stato domani e sabato sentirà gli esponenti democristiani, socialisti e repubblicani, poi deciderà a chi dare un nuovo incarico sione che si tratta della linea capace di garantire la risposta adeguata alle attese della società italiana». In attesa del nuovo ciclo di consultazioni al Quirinale, la delegazione democristiana si è riunita questa sera a Piazza del Gesù per un ulteriore esame delle prospettive di soluzione della crisi. E' stato deciso dì convocare per domani alle 17 la direzione. Rumor esporrà ì motivi che 10 hanno indotto a rinunciare, e cioè il rifiuto socialista sia di partecipare al governo a tre, sia di discutere le condizioni politiche e programmatiche che potrebbero assicurare la vita ad un monocolore de o bicolore dc-pri. La direzione dovrà stabilire se insistere sulla richiesta di un impegno o di una garanzia socialista, dando vita ad un braccio di ferro e ad una lotta di resistenza tra de e psu, oppure indicare altre formule. Sì affaccia anche la ipotesi del « congelamento » del governo Moro, cioè di un rinvio dell'attuale formazione governativa davanti alle Camere. Questa ipotesi verrebbe affacciata domani dalla corrente di Taviani. Un'altra soluzione è quella del governo d'affari o governo tecnico, per il quale si porrebbe 11 problema del sostegno parlamentare. Una nota dei socialisti che fanno capo al ministro Mancini sostiene che, poiché attraverso' il monocolore là maggioranza socialista intende « mettere alla prova la de », il governo d'affari non raggiungerebbe questo scopo e perciò « risulterebbero snaturate le decisioni della direzione e del comitato centrale socialista ». In ambienti vicini al segretario De Martino si osserva invece che le deliberazioni del partito non escludono in nessun modo il monocolore d'affari. Si ritiene tuttavìa che prima del monocolore d'affari saranno tentati altri passi verso la costituzione dì un governo politicamente e programmaticamente qualificato. Nel partito socialista le correnti minoritarie favorevoli alla partecipazione al governo non desistono dalla pressione rivolta ad ottenere un rovesciamento di linea. Dopo la rinuncia di Rumor, il ministro Preti ha dichiarato che la situazione si è fatta anco ra più difficile e che « sarebbe auspicabile una riconsiderazione del problema del governo da parte dei partiti dello schieramento democra¬ tico ». Ma la maggioranza formatasi intorno a De Martino e Tonassi insìste sul monocolore de. L'on. Orlandi aggiunge che «la rinuncia di Rumor va messa in relazione alle propensioni e agli orientamenti delle-varie correnti della de, più che agli orientamenti espressi dai socialisti ». A questo proposito il ministro Colombo, smentendo affermazioni del quotidiano comunista, fa sapere di non aver creato ostacoli alla missione di Rumor e, in particolare, di non aver mai posto la sua candidatura alla segreteria della de nel caso che l'on. Rumor avesse costituito il governo. La delegazione socialista convocata da Saragat si riunirà venerdì mattina. Fausto De Luca