I tecnici dicono: «Nessun guasto sull'auto in cui morì Scarfiotti» di Tito Sansa
I tecnici dicono: «Nessun guasto sull'auto in cui morì Scarfiotti» I tecnici dicono: «Nessun guasto sull'auto in cui morì Scarfiotti» Conclusa ieri l'inchiesta sul tragico incidente di sabato - Secca dichiarazione del direttore sportivo della "Porsche": «E' stato il pilota italiano a sbagliare» (Dal nostro corrispondente) Bonn, 10 giugno. La Procura di Stato di Traunstein, nella Baviera meridionale, ha concluso questo pomeriggio l'inchiesta tecnica sulle cause della sciagura nella quale sabato, nei pressi di Berchtesgaden, ha perso la vita il pilota italiano Lodovico Scarfiotti. I rottami della « Porsche 910 spider », con la quale Scarfiotti era uscito di strada alla quarta curva del percorso di Rossfeld, durante le prove per la seconda corsa del campionato d'Europa di montagna, sono stati riconsegnati al costruttore. Non sono stati riscontrati difetti tecnici alla vettura, è stato detto. Il mistero sulle cause dell'incidente mortale pertanto si infittisce. Il direttore del reparto corse della Porsche, Hunschke Von Hanstein, con il quale abbiamo parlato, ha preso posizione contro l'intervista a Scarfiotti pubblicata dal quotidiano sportivo bolognese Stadio, nella quale si dice che il pilota italiano avrebbe lamentato difetti allo sterzo della propria vet¬ tura durante una prova in salita sui tornanti del Montseny, vicino a Barcellona. « Sono affermazioni che non corrispondono a verità — ha detto Von Hanstein —. I tecnici non hanno accertato alcun guasto alla vettura di Scarfiotti, che non è mai rimasta in panne ». Von Hanstein nega inoltre qualsiasi connessione tra l'incidente che è costato la vita a Scarfiotti e quello che, quasi contemporaneamente, ha portato fuori strada, e all'ospedale, un altro pilota della Porsche, Rolf Stommelen. E' inesatto quanto era stato detto da tutti sabato, che i due corridori erano usciti di strada quasi nello stesso punto. Tra l'uno e l'altro posto corrono circa tre chilometri. « Lodovico ha sbagliato — ha concluso Von Hanstein —. Questa è l'unica spiegazione che si può dare, dopo che la magistratura ci ha riconsegnato i rottami. Si sentiva forse troppo in forma, troppo sicuro, ed è andato troppo forte, così come è andato troppo forte Stommelen. Personalmente, penso che abbia frenato troppo tardi. E poi ha avuto sfortuna. Di solito, nelle corse in salita, chi esce di strada sfiora una parete e si salva. Lodovico è invece precipitato lungo una scarpata piena di alberi, ha sbagliato, come ha sbagliato Jim Clark, come ha sbagliato Mike Spence ». Tito Sansa
Luoghi citati: Barcellona, Baviera, Berchtesgaden, Bonn, Europa
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