Bonadè Bottino: 50 anni di progetti da via Roma alla grande diga di Kariba

Bonadè Bottino: 50 anni di progetti da via Roma alla grande diga di Kariba Nominato Cavaliere del Lavoro da Saragat Bonadè Bottino: 50 anni di progetti da via Roma alla grande diga di Kariba Tecnico di valore internazionale, l'ingegnere torinese ha dato un importante contributo allo sviluppo urbanistico, economico e industriale del Piemonte - E' stato a lungo responsabile della Divisione Costruzioni e Impianti della Fiat - Il suo consiglio ai giovani colleghi che iniziano la carriera Il Politecnico di Torino nel 1913 laureava un giovane ingegnere, Vittorio Bonadè Bottino, che il Presidente della Repubblica ha ora nominato Cavaliere del Lavoro. L'ambito riconoscimento premia oltre mezzo secolo di attività di un tecnico di valore internazionale che ha potentemente contribuito allo sviluppo urbanistico, economico e industriale di Torino e del Piemonte. Nel dopoguerra l'ing. Bonadè Bottino è stato tra i protagonisti delle maggiori affermazioni del lavoro italiano nel mondo. Nato a Torino il 3 ottobre 1889 da genitori torinesi, dopo la laurea l'ing. Bonadè Bottino, ha partecipato alla guerra 1915-18 guadagnandosi due croci al merito quale tenente dei minatori e nel genio zappatori. Tornato alla vita civile intraprese la libera professione. E' in questo periodo che il sen. Giovanni Agnelli lo chiama a collaborare alle iniziative della Fiat, che lo ha oggi tra i consiglieri di amministrazione dopo avergli affidato, per oltre quarant'anni, la responsabilità della Divisione Costruzioni e Impianti. Chiediamo all'ing. Bonadè Bottino: « Che valore globale potrebbero avere le costruzioni da lei realizzate? ». Allarga le braccia e sorride: «E' un calcolo difficile. Una cosa è certa, mi sono sempre trovato impegnato in opere dove non era consentito sbagliare i tempi di consegna o superare i preventivi di spesa ». Recano la sua firma gli impianti idroelettrici del Moncenisio e della Val Chisone, gli stabilimenti Vetrocoke di Porto Marghera, le grandi officine del Lingotto (in collaborazione con gli ingegneri Matte, Trucco e Cartesegna), gli stabilimenti della Riv in Italia e all'estero. Sono di Bonadè Bottino anche i modernissimi e giganteschi stabilimenti della Mirafiori e tutte le altre fabbriche Fiat sul territorio nazionale e nel mondo, oltre ad autostrade, trafori, oleodotti. Per volontà del sen. Giovanni Agnelli ha progettato e diretto la costruzione dei Sanatori di Prà Catinat, colonie marine ed alpine, il complesso del Sestriere e, più recentemente, il Piano Case Fiat e altre opere sociali e assistenziali. I torinesi meno giovani lo ricordano impegnato nella ricostruzione di via Roma. Non è stato l'unico contributo urbanistico dato dall'ing. Bonadè Bottino alla città: ha realizzato anche l'ammirato complesso di « Torino Esposizioni » ed ha coordinato i lavori di « Italia '61 » presiedendo infine alla trasformazione dei padiglioni per il Centro professionale internazionale del Bit. Nella sua qualità di presidente dell'Impresit Lavori Italia e dell'Impregno ha scritto sull'albo d'onore del lavoro italiano nomi come quelli delle dighe di Kariba e dell'Orinoco, Nigeria e Pakistan, oltre a grandi opere stradali e di bonifica. Il segreto dei nostri successi sulla ribalta mondiale è semplice. L'ing. Bonadè Bottino lo spiega: « E' dovuto all'eccellenza delle nostre maestranze e dei nostri quadri. Poche nazioni hanno operai come i nostri, nessuna ha quadri così perfetti, che sappiano superare le difficoltà impreviste, come è capitato a Kariba, con spirito d'iniziativa, coraggio e persino fantasia ». Ai giovani ingegneri che intraprendono ora la carriera ha due consigli da dare: « Imparate a disegnare bene perché è essenziale saper esprimere le idee con il disegno. Non abbiate troppa fretta itegli inizi di carriera. Dedicate i primi 8-10 anni a perfezionarvi senza dare troppa importanza ai guadagni o agli avanzamenti di grado ». Questa breve intervista si svolge nel suo ufficio, alla Fiat di corso Marconi. Sul tavolo mucchi di telegrammi di amici, collaboratori, personalità che si congratulano per la nomina a Cavaliere del Lavoro. Scorgiamo anche parecchie carte dei lavori iniziati o in progetto. L'ing. Bonadè Bottino soddisfo la nostra curiosità: « Mi sto occupando del prolungamento dell'autostrada Savona-Fossano fino a Torino. I lavori sono cominciati e nella primavera del 1970 si andrà da Torino al mare senza uscire dall'autostrada. Avremmo potuto fare più in fretta ma c'è da costruire un ponte lungo tre chilometri, con piloni alti 80 metri, per superare il vallone della Stura di Demonte. Questo sarà il mio ultimo lavoro ». Resta un attimo in silenzio poi, prevenendo la domanda che stiamo per fargli, soggiunge: « Sì, è vero, darò ancora una mano alla realizzazione della Tangenziale Sud di Torino ». Accenniamo al Traforo del Fréjus e l'ing. Bonadè Bottino soggiunge: «Siamo tutti ùnpegnati a fondo perché è un'opera che ci sta particolarmente a cuore per l'avvenire dei torinesi». E' chiaro che anche « la Tangenziale Sud» non sarà «l'ultimo lavoro » dell'ing. Bonadè Bottino. Sergio Devecchi