Le nobili parole d'addio dell'ultimo dei Kennedy

Le nobili parole d'addio dell'ultimo dei Kennedy L'orazione funebre nella cattedrale di New York Le nobili parole d'addio dell'ultimo dei Kennedy « Ci diede forza nelle ore difficili, saggezza nelle incertezze, e divise con noi i momenti di gioia » New York. 8 giugno. Ecco i brani più significaivi del discorso funebre in nore dì Robert Kennedy, pronunciato stamane dal fraello Edward: « Noi lo abbiamo amato ome un fratello, come un padre, come un figlio. Dai uoi genitori, dai suoi frateli e sorelle più anziani — oe, Kathleen e Jack — egli veva tratto ispirazione per passarla a noi tutti. Ci diee forza nei momenti diffìcili, aggezza nelle incertezze, e divise con noi i momenti di ioia. Era sempre al nostro fianco. « L'amore non è facile da esprimere in parole. Come non lo sono la lealtà, la fiducia, la gioia. Ma egli era tute queste cose. Egli amava la vita, l'amava completamente ed intensamente... «Egli ha cercato di suscitare una coscienza sociale. C'è gene povera, che ha bisogno di aiuto. E noi siamo responsabili verso di loro e, verso questo Paese. Non certo per virtù e per merito nostro, siamo tati abbastanza fortunati da nascere negli Stati Uniti nele condizioni più agiate. Noi pertanto, abbiamo una responsabilità verso gli altri MIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIinilMIIIIIMIIMIIIIIIIIIII che noi.. non stanno bene come « E' un mondo rivoluzionario quello in cui viviamo, e questa generazione nostra e del resto del mondo ha posto sulle sue spalle un cumulo di responsabilità maggiore di qualsiasi altra generazione. « Alcuni ritengono che un uomo o una donna soli non possano nulla contro l'enorme vastità dei mali del mondo. Eppure molti dei grandi movimenti mondiali, di pensiero e di azione, sono nati dal lavoro di un singolo uomo. Un giovane frate ha dato inizio alla riforma protestante, un giovane generale ha esteso il suo impero dalla Macedonia ai confini del mondo, ed una giovane donna ha difeso il territorio francese. E' stato un giovane italiano che ha scoperto il nuovo mondo, è Thomas Jefferson, a 32 anni, che ha proclamato tutti gli uomini uguali. « Questi uomini hanno mosso il mondo e così possiamo noi tutti. Pochi avranno la grandezza per raggiungere la storia, ma ciascuno di noi può agire per cambiare qualcosa nel mondo, e nell'insieme di tutte queste gesta sarà scritta la storia di questa generazione. E' da un numero incalcolabile di atti di coraggio e di fede che viene formata la storia dell'umanità. Ogni volta che un uomo difende un ideale, o agisce per migliorarne altri, o si innalza contro le ingiustizie, egli promuove una piccola speranza, ed incontrandosi da mille diversi centri d'energia e di coraggio queste speranze formano una corrente che può abbattere i più robusti ostacoli. « Pochi sono disposti ad affrontare la disapprovazione dei propri vicini, la censura dei propri colleghi, l'ostracismo della società. Il coraggio morale è un sentimento più raro del coraggio in guerra e dell'intelligenza. Eppure è la qualità essenziale, vitale, per quelli che cercano di cambiare quel mondo che solo a malincuore accetta i mutamenti. Ed io ritengo che in questa generazione quelli che hanno il coraggio di affrontare il conflitto morale troveranno amici in ogni angolo del mondo ». (a. p.) Kathy Fulmer, la giovane che era stata vista vicino all'attentatore di Robert Kennedy. Si è presentata spontaneamente alla polizia per deporre (Tel. A.P.)

Persone citate: Kathy Fulmer, Kennedy, Robert Kennedy, Thomas Jefferson

Luoghi citati: Macedonia, New York, Stati Uniti