Riconosciuto dalla madre il bimbo abbandonato di notte a Hiontiglio

Riconosciuto dalla madre il bimbo abbandonato di notte a Hiontiglio La donna ha riabbracciato il piccolo Aldo Riconosciuto dalla madre il bimbo abbandonato di notte a Hiontiglio Era stato lasciato dal padre davanti alla villa del medico condotto - L'uomo, probabilmente colto da, pazzia, è ancora latitante e tiene con sé un altro figlio - La famiglia era tornata in Italia dalla Germania per un periodo di ferie (Dal nostro corrispondente) Chivasso, 4 giugno. Il neonato abbandonato, l'altra notte, davanti alla villa del medico di Montiglio è stato riconosciuto dalla madre, Rosa Maturo, di 32 anni. La donna — che si trova al centro di una drammatica e dolorosa vicenda — abita con il marito Armando Razzano, trentunenne, e i figli Giovanni (7 anni) e Aldo (due mesi) a Hambasch, in Germania. Vi giunsero tre anni fa dopo che, provenienti da Amorosi (Benevento), loro paese di origine, avevano preso residenza, per tutto il 1965, a Murisengo. Il 31 maggio di quest'anno tutta la famiglia è partita da Hambasch — dove il Razzano lavora in una fabbrica di laterizi — ed è venuta in Italia su una « Nsu » rossa targata Stoccarda, per trascorrere un periodo di ferie. Domenica mattina, provenienti da Peschiera, sono giunti nei pressi di Rondissone; qui si sono attendati sul greto della Dora, presso il ponte della statale TorinoMilano. La sera, la donna ha allattato il piccolo Aldo, poi con i figli e il marito si è coricata sotto la tenda. Improvvisamente, nel mezzo della notte, Armando Razzano ha afferrato per il collo la moglie che dormiva poi l'ha colpita con calci e pugni. Rosa Maturo, sorpresa dalla i furia del marito, ha cercato di fuggire ma è caduta a terra svenuta. Quando ha ripreso i sensi, l'uomo non c'era più: era scomparso — dopo avere smontato la tenda — con l'auto e i due bambini. La donna, rimasta senza nulla e con addosso soltanto la sottoveste, si è portata sulla statale. Verso le ore 4 un automobilista, rimasto sconosciuto, l'ha vista e l'ha portata a Verolengp. La donna si è recata dai carabinieii a denunciare il fatto. Il marito, nel frattempo si era diretto verso Montiglio: conosceva questi posti, avendo abitato per un anno a Murisengo. Alle 2,30 il Razzano prendeva una drammatica decisione: abbandonare il piccolo Aldo. Lo avvolse in una coperta e lo depose su un mucchio di ghiaia presso il cancello d'ingresso della villa del dott. Gianluigi Fonzone. Il bimbo piangeva mentre il padre si allontanava. Fortunatamente i coniugi Ponzone udirono i vagiti provenienti dalla strada, uscirono all'aperto e trovarono il piccolo Aldo. Al mattino informavano i carabinieri del ritrovamento. I carabinieri di Chivasso. che nel frattempo, su denuncia della Maturo, avevano iniziato le ricerche del Razzano, venivano anch'essi a conoscenza del ritrovamento del bambino: alla volta di Montiglio partiva allora il maresciallo Meinardi, della squadra di polizia giudiziaria, portando con sé la madre di Aldo. E cosi la donna ha riconosciuto nel bimbo suo figlio. II Razzano ha ancora con sé l'altro figlio, Giovanni. L'uomo — che ha l'occhio destro di vetro — è stato segnalato a tutte le pattuglie della provincia; fonogrammi sono stati diramati anche ai posti di frontiera. Domani a Torino, Rosa Maturo sarà interrogata da un funzionario della questura; è rimasta senza nulla, le mancano persino i documenti, che l'uomo nella fuga ha portato con sé. Spera di poter trovare i mezzi per rientrare in Germania, nella sua casa. e. e. Rosa Maturo, di 32 anni, col piccolo Aldo a Montiglio